(foto Ancona calcio)

Il tecnico aveva debuttato proprio nel match di andata contro l’Arezzo ma un girone dopo non è riuscito a dare continuità alla squadra, con la zona playout che è solo un punto dietro. I biancorossi nelle ultime 6 giornate hanno raccolto 5 punti, facendosi rimontare nelle partite contro Sestri Levante, Juventus Next Gen e Rimini. Clima non idilliaco in società, con il direttore Micciola che al mercato non aveva potere di firma. Domani squalificato Saco (uno dei più in forma), probabile 352 con il portiere Perucchini e il centravanti Spagnoli giocatori top

COLAVITTO UN GIRONE DOPO – Partita impegnativa per gli amaranto: al Comunale affronteranno l’Ancona, che con 30 punti occupa la quindicesima posizione in classifica. Sulla panchina dei dorici siede sempre Gianluca Colavitto, tornato per sostituire Marco Donadel proprio prima della gara di andata, che a sua volta era subentrato al suo posto nell’aprile scorso. Napoletano di Pozzuoli, classe ’71, da giocatore dopo le giovanili con il Napoli ha vestito tra le altre le maglie di Juve Stabia, Torres e Avellino. Inizia l’avventura in panchina nel 2002 con il Luco Canistro, poi per lui Casoli, Miglianico, Celano, Vastese, Avezzano e Castelfidardo prima di approdare a Matelica e ottenere la storica promozione in C nella stagione 2019-20. Nell’estate 2021 trasloca assieme alla società nella neonata Ancona-Matelica. Resta sulla panchina dei biancorossi fino all’esonero della primavera scorsa, arrivato alla vigilia dei play-off. Laureato in giurisprudenza, professionista serio e preparato, fa dell’organizzazione di gioco uno dei suoi punti di forza. Bravo a lavorare con i giovani, predilige un calcio fatto di giocate palle a terra e scambi veloci.

IL MERCATO – La società è guidata da Tony Tiong, imprenditore malese nipote di Tiong Hiew King (patrimonio di circa 1,3 miliardi) che è l’amministratore delegato dell’attività del nonno: nel mercato di riparazione ha realizzato diverse operazioni sia in entrata che in uscita, attraverso l’operato del direttore Francesco Micciola. Sono arrivati il difensore Mondonico (Renate), i centrocampisti Prezioso (Potenza) e Vogiatzis (Giugliano) e gli attaccanti Moretti (Brindisi, per lui un ritorno a distanza di appena 6 mesi) e Giampaolo (Recanatese). Hanno lasciato il club Kristoffersen (Pro Sesto), Gavioli (Monterosi), Mattioli (Arzignano Valchiampo), Peli (Pontedera), Lombardi (Cerignola) e Nador (Spal).

ALTALENA BIANCOROSSA – La squadra non sta attraversando un momento brillante (appena 5 punti conquistati nelle ultime 6 giornate) ed è reduce dalla pesante sconfitta interna patita con il Rimini (1-3). Il risultato è arrivato a termine di una partita da i due volti: dopo un primo tempo pimpante e coraggioso, chiuso in vantaggio, la ripresa è stata piena di amnesie, cali di tensione e mancanza di personalità, che hanno determinato la sconfitta, subendo ben 3 reti in meno di 10 minuti. Al termine della gara il tecnico non si è nascosto, dichiarandosi “responsabile ma non colpevole”, senza addossarsi totalmente la paternità della sconfitta. La rimonta subita è la terza in poco più di due mesi, dopo quelle con Sestri Levante (i dorici erano addirittura sul doppio vantaggio) e Juve Next Gen. Il comune denominatore di queste gare è che l’Ancona è stato ribaltato quando era in pieno controllo. Quella visto nell’ultimo periodo è una squadra fragile a livello mentale, che non spicca per personalità. Con i risultati ottenuti negli ultimi turni si è anche complicata la corsa salvezza per una formazione che, dal ritorno di Colavitto, ha vissuto sull’altalena, con una media punti che non lascia totalmente tranquilli club e tifosi.

FRIZIONI IN SOCIETA’ – Anche fuori dal terreno di gioco il clima non è del tutto tranquillo. In settimana una conferenza stampa del direttore Micciola ha messo in evidenza una certa confusione nei quadri tecnici, con ruoli e strategie non troppo chiare e spesso divergenti tra loro, con il ds che in fase di calcio mercato non aveva potere di firma e un rapporto con Colavitto non più solido come negli anni scorsi, complice anche l’esonero della passata stagione. Analizzando i freddi numeri, l’Ancona lontano da casa vince poco (appena due successi in trasferta, una vittoria tra l’altro ottenuta con Donadel in panchina), segna con buona frequenza (33 le reti all’attivo) ma subisce un po’ troppi gol (ben 39 a oggi), che la rendono tra le difese più battute del campionato. Per cercare di limare le reti incassate, Colavitto ha cambiato anche modulo, abbandonando il suo 433 per passare ad un più coperto e pratico 352, che però non ha dato totalmente i frutti sperati.

SQUADRA AI RAGGI X – Il reparto difensivo si poggia sull’esperienza dell’estremo Perucchini, sulla buona fisicità di Cella e sul furore agonistico di Pelizzari, in dubbio però per domenica. Dal suo arrivo a gennaio, una maglia da titolare è stata quasi sempre ad appannaggio di Mondonico, acquistato per portare maggiore esperienza al reparto, ma che per ora non ha ancora convinto a pieno. La difesa sta commettendo diversi errori sia individuali (errate marcature o sbagliate letture) che di reparto e le 7 reti subite nelle ultime 3 gare lo stanno a dimostrare. In mediana, in termini di rendimento il miglior reparto della squadra, sarà assente per squalifica Saco, in gol domenica, leader sia per fisicità che per temperamento. Fuori anche Paolucci, mezz’ala di corsa e discreta tecnica, in un centrocampo dove capitan Gatto ha perso il ruolo da titolare: il giocatore sta vivendo una stagione sottotono, nonostante sia dotato di buona tecnica e discreta personalità. In attacco tutto gira attorno a Spagnoli, in un settore dove uno degli tra ultimi arrivati, Giampaolo, sta dando un buon contributo, dove Moretti ancora non ha inciso troppo dal suo ritorno e dove Energe, punta di buona qualità, viaggia a corrente alternata ma è comunque autore di 5 gol.

una fase del match di andata

MODULO E FORMAZIONE – L’Ancona si presenterà probabilmente con il 352: Perucchini in porta, difesa con Marenco o Pellizzari nel caso fosse disponibile, Cella e Mondonico, con sugli esterni a destra Clemente e sull’out opposto Agyemango o, se recupera, Martina. In mediana ci potrebbe stare il rilancio di Gatto con Prezioso e Vogiatzis. In avanti è certo del posto Spagnoli, con al suo fianco uno tra Energe o Giampaolo.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Filippo Perucchini e Alberto Spagnoli. Il primo, classe ‘91, originario di Bergamo, è portiere con un ottimo curriculum alle spalle. Cresciuto nel Milan e dopo aver esordito molto giovane in C2 con la maglia del Fano, ha difeso in terza serie la porta di Como e Lecce prima di approdare in serie B al Varese. Poi per lui campionati di vertice in C nuovamente a Lecce e poi B ad Ascoli ed Empoli. Ad Ancona dalla scorsa stagione è un estremo caratteriale, potente, con forza fisica, discreto tra i pali e bravo nelle uscite alte, uno che è padrone in area di rigore grazie alla sua fisicità. Nonostante un reparto che ha subito diverse reti è spesso il migliore dei suoi. Spagnoli, 29 anni compiuti ad ottobre, è il cannoniere dei suoi con 10 reti. È alla seconda stagione alle pendici del Conero, dove lo scorso anno è andato per la prima volta in carriera in doppia cifra (11 gol), riuscendo a bissare il traguardo anche in questa. Nel suo passato anche esperienze con Modena, Renate e Mestre. Centravanti moderno, dotato di una buona struttura fisica, combattente, bravo nel gioco aereo e nel lavoro sporco, è uno che non disdegna di giocare per i compagni, abile stoccatore. Svaria tanto nonostante la stazza, capace anche nel fare reparto da solo.

PRECEDENTI – All’andata i marchigiani si imposero con un netto 3-0, mentre l’ultimo precedente al Comunale risale al 31 ottobre 2015, quando le due squadre chiusero la sfida sullo 0-0.