L’allenatrice, dopo aver fatto benissimo lo scorso anno in Primavera, è stata scelta al posto di Eracleous alla guida della prima squadra. Fin qui sono arrivate una sconfitta all’esordio con la Ternana e una bella vittoria esterna sul campo del San Marino. Lei intanto si gode l’emozione del momento e preferisce non guardare troppo al futuro: ”Voglio fare un passo alla volta. Fino a un mese fa allenavo calciatrici giovani, adesso mi ritrovo a guidare ragazze esperte e molto forti. Ci aspetta un intenso finale di campionato, salviamoci e poi tireremo le somme”
La separazione consensuale tra la società e mister Eracleous è apparsa sorprendente agli occhi di molti, ma non a chi era vicino all’ambiente. Il tecnico nativo di Sydney, come dichiarato dallo stesso presidente Massimo Anselmi, aveva bisogno di riavvicinarsi a casa e così di comune accordo è arrivato il cambio in panchina. Ilaria Leoni, ex allenatrice della Primavera, è stata scelta per guidare la prima squadra fino a fine stagione con il compito di portare la squadra alla salvezza. Un compito tosto ma assolutamente alla portata della rosa, che ha già un buon margine di 9 punti grazie all’ultimo successo per 2-0 in casa del San Marino terzultimo. Adesso Verona in casa e Parma in trasferta, dopodiché inizierà il vero tour de force salvezza.
Per sostituire mister Mike il presidente Anselmi ha scelto la soluzione interna. Ilaria Leoni, classe 1989 ed ex portiere, ha giocato alcuni anni nel calcio femminile fra Firenze, Florentia, Atletico Oristano e Castelfranco, vincendo pure due campionati: la serie A2 nella stagione 2009/2010 con il Firenze e la serie B 2017-2018 con il Florentia. Lo scorso anno, alla guida della Primavera amaranto, ottenne una bellissima promozione in Primavera 1 vincendo il campionato con un percorso netto e venendo premiata come miglior allenatrice. Sempre con la Primavera, un anno fa, ha ottenuto un buon piazzamento (con due vittorie in tre gare) alla Viareggio Cup. In questa stagione, prima di lasciare la panchina, le amaranto navigavano al nono posto con 18 punti. Domenica ci sarà l’esordio casalingo (a Cortona) contro il Verona, in quella che sarà la terza gara sulla panchina amaranto per l’allenatrice di Bagno a Ripoli. Finora, come detto, una vittoria e un ko.
Cosa ha pensato quando è arrivata la chiamata del presidente Anselmi?
E’ arrivata in maniera del tutto inaspettata, sono sincera. Ho pensato però fin da subito che fosse una sfida molto allettante e io adoro le sfide, motivo per cui ho subito accettato l’incarico senza esitare un attimo. E’ stato come prendere un treno in corsa che passava una volta sola e io mi ci sono fiondata dentro.
Si aspettava un giorno di sedere sulla panchina dell’Acf?
Onestamente sì, diciamo che ci ambivo per l’esattezza. Come tutte le calciatrici dei settori giovanili sognano di esordire in prima squadra, anche io sognavo un giorno di allenare in serie A e B. Mi ricordo quando già due anni fa osservavo con attenzione gli allenamenti dell’Acf e speravo di guidare un giorno la squadra della mia città.
Adesso che ci è arrivata quale diventa il suo primo obiettivo?
Voglio far crescere le ragazze, anche un passo alla volta, e farle diventare grandi in tutti i sensi, nella speranza di crescere e migliorare anche io con loro e con l’Arezzo. Il calcio va veloce, fino a qualche settimana fa allenavo ragazze giovani, adesso ho fra le mani ragazze e donne esperte e di gran qualità. Io però sono sempre la stessa in tutto e per tutto nel modo di allenare, piuttosto cambiano le ragazze che alleni: età, maturazione ed esperienza che nelle Primavere è normale trovare in maniera differente.
In che stato fisico-mentale ha trovato le ragazze?
Le ho trovate bene da subito, hanno mostrato grande interesse nel seguirmi e fino ad ora non posso rimproverare nulla sul piano della voglia, dell’atteggiamento in campo e durante gli allenamenti. E devo dire che non era nemmeno scontato: subentrare a stagione in corso richiede pazienza da parte dell’allenatore e grande impegno nel mettersi a disposizione da parte delle calciatrici. Erano abituate ad allenarsi diversamente, ma devo dire che a livello fisico le ho trovate pronte, giusto 3 o 4 di loro le abbiamo dovute gestire in maniera precauzionale per evitare infortuni. Per quanto riguarda l’aspetto mentale abbiamo lavorato a fondo in questi giorni: qualche ragazza era un po’ giù di morale ma sono cose che nell’arco di un anno possono capitare. Stiamo curando i dettagli tattici sia a livello difensivo che sul fronte offensivo, dove però dobbiamo migliorare ancora tanto.
Come sono andate le prime due partite della sua gestione dal punto di vista dell’atteggiamento?
Sono state due partite diverse dal punto di vista del risultato: la gara con la Ternana è andata male perché abbiamo perso 3-0, ma considerando che era la nostra prima partita insieme e che loro sono prime in classifica, devo dire che ho trovato risposte importanti sul piano del carattere e della prestazione. Contro San Marino meglio sotto tutti i punti di vista: abbiamo vinto segnando due reti e non abbiamo subito gol, che è sempre importante. E’ stata una vittoria che è valsa doppiamente per tenerci a distanza dalla zona retrocessione. Sono molto contenta di quello che ho visto, abbiamo interpretato le gare con grande voglia.
Chi, fra le calciatrici, l’ha impressionata di più in queste due settimane di lavoro?
Ne potrei citare tante, praticamente tutte, ma se devo dirne una dico Maria Giulia Tuteri. Un autentico esempio per dedizione, impegno e voglia di migliorarsi. E’ giovane e fa enormemente piacere sentirla parlare pure durante le interviste: lei vuole essere d’esempio. Ma come ti ho detto sono enormemente soddisfatta di tutto il gruppo, è molto forte e coeso.
Ci pensa mai ad una sua possibile conferma per la prossima stagione?
In primis penso alla squadra e alla salvezza che ancora dovremo ottenere sul campo. Poi si vedrà. Sicuramente farebbe piacere rimanere qui e continuare un percorso appena iniziato, anche se la testa e le energie devono essere concentrate solo sul finire al meglio la stagione. Quando sarà conclusa ci siederemo a tavolino e tireremo le somme con il presidente.
Quanta percentuale di salvezza si sentirebbe di dare alla sua squadra?
Sono scaramantica e quindi non ti dirò nulla in merito. Mi limito a ribadire il buon percorso che stiamo facendo e sono sicura che ci potremo togliere tante soddisfazioni.
Allora in bocca al lupo.
Viva il lupo!