gennaio 1984, il gol di Traini al Perugia

Prima e dopo il 2-0 firmato Facchini e Ugolotti, che consegnò la salvezza all’Arezzo e mandò in C1 i biancorossi, non ci sono altre vittorie, né al Santa Giuliana né al Renato Curi. Tra le sconfitte più dolorose quella dell’11 maggio 1975, che innescò la rivalità arrivata fino al giorno d’oggi. E poi i tafferugli del 1983, il fallaccio su Strukelj del 1991, il rigore parato da Pellicanò a Morbiducci nel 1984 e la rete di Sanguinetti nel 2011. Cronistoria di sfide infuocate

A Perugia è sempre stata dura per l’Arezzo. Il bilancio dei precedenti lo conferma in modo inequivocabile: 30 partite giocate, 17 vittorie biancorosse, 12 pareggi e un solo colpaccio amaranto che risale al 15 giugno 1986. Quel giorno Riccomini schierò questa formazione: Orsi, Minoia, Butti, Mangoni, Sasso, Gozzoli, Ugolotti (90′ Farina), Di Mauro, Facchini (71′ Neri), Bellini, Muraro. Era l’ultima giornata del campionato di B e l’Arezzo si impose 2-0: gol nel primo tempo firmati da Facchini e Ugolotti, proprio davanti al settore ospiti. Con quei due punti gli amaranto agguantarono la salvezza mentre i biancorossi retrocessero in C1. Poi, a causa dello scandalo scommesse, finirono addirittura in C2.

Prima e dopo, al Santa Giuliana e al Renato Curi, l’Arezzo non ha mai vinto. L’11 maggio 1975, sempre in B, si consumò la sconfitta più dolorosa e controversa di tutte, che innescò la rivalità arrivata fino al giorno d’oggi. L’Arezzo, a caccia di punti per restare in categoria, chiuse il primo tempo avanti 2-1 (gol di Villa e Pienti) ma il Perugia, in corsa per la prima promozione della sua storia in serie A, ribaltò tutto nel finale con Sollier e Scarpa. In casa amaranto quello venne considerato una sorta di tradimento per il patto (non scritto) in piedi dall’anno prima, quando il presidente Montaini aveva salvato il collega D’Attoma dall’accusa di illecito e dalla retrocessione.

Nella lunga lista dei precedenti ci sono ricordi amari come il primo incrocio in assoluto del 19 marzo 1932 (7-0 per il Grifo), quello del 22 maggio 1983 (3-0 biancorosso con tafferugli fuori dallo stadio, tra le cui vittime anche la futura moglie di Serse Cosmi), quello del 7 aprile 1991 (2-1 per il Perugia e Strukelj rotto per un fallaccio di Fermanelli) e quello del 31 gennaio 2021 (3-0 umbro con lo stadio vuoto per il covid nell’anno che portò l’Arezzo in D).

Decisamente più dolci i derby del primo maggio 1965 (1-1, a segno Flaborea, con l’Arezzo che di lì a poco festeggiò il salto in serie B), dell’8 gennaio 1984 (ancora 1-1, Pellicanò che tiene a galla la squadra parando il rigore di Morbiducci e poi pareggio di Traini al 90′ davanti alla nord) e del 12 marzo 2011 (sempre 1-1, stavolta in serie D, con gli amaranto avanti grazie a Sanguinetti e che portano a casa un punto pesante di fronte a una squadra destinata a salire in C2).

Domenica l’Arezzo ci riprova ma dovrà combattere, oltre che con un avversario più su in classifica, anche contro le statistiche.

Totale precedenti

Partite giocate: 61. Vittorie Arezzo: 15. Pareggi: 23. Vittorie Perugia: 23. Gol Arezzo: 53. Gol Perugia: 65.

Totale precedenti a Perugia

Partite giocate: 30. Vittorie Arezzo: 1. Pareggi: 12. Vittorie Perugia: 17. Gol Arezzo: 15. Gol Perugia: 43.