Nikola Sekulov (foto La Casa di C)

I bianconeri, dopo una partenza complicata, sono saliti di rendimento fino a guadagnare il settimo posto, un punto sopra gli amaranto. In rosa, a inizio stagione, anche Huijsen (adesso alla Roma) e Yildiz (ormai stabilmente in prima squadra). Domani probabile 3421: non ci sarà il bomber Guerra (squalificato) e mister Brambilla dovrà rimpiazzarlo con un elemento di caratteristiche diverse. Difesa strutturata ma che ha concesso 44 gol, il punto di forza sta dalla cintola in su

RIECCO LA JUVENTUS NEXT GEN – Iniziano i play-off e per l’Arezzo in programma nel primo turno c’è la trasferta sul neutro di Alessandria contro la Juventus Next Gen. I baby bianconeri con 54 punti, uno in più degli amaranto, hanno chiuso l’annata al settimo posto. In panchina siede sempre Massimo Brambilla, mister a cui piace un calcio propositivo, e suo vice è l’ex Mirko Conte. Durante la stagione hanno dovuto fare i conti anche con le necessità della prima squadra, che ha pescato dalla loro squadra gli elementi di maggiore qualità: Huijsen (che poi a gennaio si è addirittura trasferito alla Roma), Yildiz (22 presenze e un gol in serie A) e Nonge, che però nelle settimane è stato restituito alla Next Gen.

STAGIONE IN CRESCENDO – Il campionato dei giovani bianconeri si è concluso con il miglior risultato di sempre dalla loro comparsa nel 2018. La stagione però non è stata tutta rose e fiori. La partenza è stata decisamente difficoltosa, in un girone he i bianconeri non avevano mai affrontato e con una riduzione iniziale dei costi voluta dal club, che non ha aiutato almeno al principio il lavoro dell’allenatore e del nuovo direttore sportivo della seconda squadra, ovvero Claudio Chiellini, fratello gemello di Giorgio, arrivato a Torino dopo le due annate trascorse a Pisa. Piano piano la compagine di Brambilla ha abbandonato le ultime posizioni in classifica, dopo aver trascorso il Capodanno e l’Epifania nelle sabbie mobili della zona retrocessione, stabilizzandosi in zona play-off, chiudendo la stagione regolare con quattro vittorie nelle ultime sei partite, tra cui la trasferta di Arezzo (0-1). Un aiuto importante alla crescita della squadra ed a far girare la stagione in senso positivo è stato certamente il ritorno di Sekulov, rientrato dopo sei mesi avari di soddisfazioni in serie B con la Cremonese. Ovviamente non è bastato un solo fattore a cambiare il corso del campionato, ma questo assieme ad una crescita costante e naturale di un gruppo con discreta qualità e una buona dose di talento, ha certamente contribuito alla risalita.

LA DIFESA – La Juventus NG soprattutto nel girone di ritorno ha sciorinato un buon calcio, fatto di giocate in velocità e fraseggi stretti. La squadra mette in campo una discreta intensità e quell’entusiasmo tipico della giovane età. Analizziamo i vari reparti. La difesa, dove è fuori da diverso tempo uno degli over in rosa, l’ex amaranto Poli causa rottura del crociato, è reparto strutturato a livello fisico, che si poggia sulle doti del portiere Daffara, sulla tecnica e la cattiveria agonistica di Muharemovic e sull’aggressività in marcatura di Stivanello. Durante la stagione si è messo in luce anche Savona, terzino che Brambilla ha trasformato in braccetto della difesa a tre con buoni risultati, vista l’attitudine del classe 2003 ad accompagnare la manovra. A livello di gol ha concesso qualcosa nelle ultime giornate, portando a 44 reti il proprio passivo stagionale. Linea che causa la struttura fisica dei suoi interpreti soffre le giocate in velocità e concede qualcosa per errori di concentrazione e di marcatura.

IL CENTROCAMPO – In mediana tanto passa dalla qualità e dalla creatività di Hasa, sicuramente il più positivo durante tutta la stagione, ben coadiuvato da Salifou, da Damiani, metronomo e uomo d’ordine della Next Gen, ma soprattutto da Nonge, rientrato ormai in pianta stabile dalla prima squadra, forte e potente fisicamente, con una buona conclusione dalla distanza. Sugli esterni si sono messi in mostra Comenencia, olandese che con strappi e sgroppate sulla destra ha rispettato le aspettative che c’erano intorno al suo passaggio dal Psv, e Turicchia, mancino, che ha dimostrato tutta la sua duttilità e la sua qualità già emerse nell’ultimo Mondiale Under 20.

L’ATTACCO – Sulla trequarti importante, se non decisivo come detto in precedenza è stato il ritorno di Sekulov, che ha dato una scossa fondamentale a livello tecnico. In avanti avrà un peso rilevante l’assenza per squalifica del cannoniere Guerra, classe ’89, in stagione autore di 15 reti, ingaggiato in estate dopo aver condotto alla promozione in B la Feralpi e arrivato per fare da leader e da chioccia ai vari Cerri (il favorito per sostituirlo, 6 gol in campionato, impreziosite dall’esordio in A contro l’Udinese), Mbangula, Anghelè (2005 promosso durante la stagione dalla Primavera guidata da Montero) e Mancini.

Luis Hasa in azione al Comunale contro Donati

MODULO E FORMAZIONE – Brambilla dovrebbe schierare i suoi con il 3421. Certe le assenze di Poli e del portiere Garofani per infortunio, in dubbio Stivanello e Turicchia. Daffara tra i pali, terzetto difensivo composto da Savona, Muharemovic e uno tra Stivanello o Pedro Felipe, sugli esterni a destra Comenencia e sull’out mancino Turicchia o Rouhi. Mediana che dovrebbe vedere Damiani e Hasa, con Salifou e Palumbo come alternativa. Tra le linee Sekulov e Nonge, terminale offensivo Cerri, anche se non è esclusa una maglia da titolare per Anghelè.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Luis Hasa e Nikola Sekulov. Il primo è centrocampista offensivo nato a Sora, ma di origini albanesi. Campione d’Europa all’ultimo torneo Under 19 dove è stato eletto miglior giocatore della manifestazione. Classe 2004, centrale o trequartista, ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile bianconero, arrivando anche a debuttare in prima squadra, durante un’amichevole precampionato contro l’Atalanta. Duttile, può agire anche da mezz’ala o da esterno d’attacco, bravo a livello tecnico, brevilineo, rapido, abile nello stretto, veloce, ottimo dribbling, ma fisico ancora da strutturare per poter reggere l’impatto ai massimi livelli. Due reti fino ad oggi in campionato, impreziosite da diversi assist (6) per i compagni. Sekulov è classe 2002, nato a Piacenza e originario della Macedonia del Nord, ma nazionale giovanile azzurro. Partito dal Piacenza, per poi passare a Parma e Pro Patria, prima della chiamata della Juventus nell’estate del 2016. Da lì il percorso dall’Under 16 alla Primavera e dal 2021 l’occasione nell’allora Under 23, oggi Next Gen. In estate il passaggio alla Cremonese, ma gli appena 18 minuti disputati in stagione, hanno convinto i dirigenti della Juve a riportarlo a casa, per non perdere l’annata. Dallo scorso 12 gennaio una escalation di prestazioni, coronate da 6 reti. Giocatore che nasce come mezz’ala, impostosi all’attenzione come esterno, ma che si sa ben destreggiare anche dentro al campo da trequartista, come spesso Brambilla lo utilizza, o come seconda punta. Buona tecnica, ottima forza fisica, resistente allo sforzo, abile portatore di palla, pericoloso in fase di transizione e preciso al tiro.

PRECEDENTI – I giovani bianconeri sono la bestia nera dell’Arezzo, mai una vittoria fino ad oggi contro i piemontesi. All’andata i padroni di casa si imposero per 1-0 (autogol di Masetti), con lo stesso risultato bissato al Comunale nel sabato di Pasqua grazie ad una rete di Guerra.