Paolo Giovannini, ex dg dell'Arezzo

Il comunicato congiunto del club e dell’ex dirigente, che era anche consigliere d’amministrazione, porta allo scoperto una frattura cristallizzata da settimane, nonostante la versione ufficiale parli di decisione consensuale. Giovannini in due anni ha vinto il campionato di serie D e conquistato i playoff in serie C

Nonostante avesse firmato un contratto decennale all’inizio di questa stagione, Paolo Giovannini non è più il direttore generale della Ss Arezzo. 59 anni, arrivato in amaranto a giugno del 2022, ha costruito la squadra che ha vinto la serie D l’anno scorso e che ha raggiunto i playoff di serie C quest’anno. Ex Castelnuovo Garfagnana, Massese, Lucchese, Pistoiese e Pontedera, Giovannini era anche consigliere d’amministrazione del club amaranto, carica che presumibilmente verrà meno nei prossimi giorni. Che il quadro fosse cambiato rispetto a pochi mesi orsono, era ormai palese. Oggi il comunicato congiunto delle parti porta allo scoperto una frattura cristallizzata ma non spiega i motivi della separazione. Ecco il testo.

Dopo due anni di uno straordinario percorso insieme, la SS Arezzo e Paolo Giovannini hanno deciso, di comune accordo, di interrompere il rapporto di lavoro a partire da oggi. La decisione, consensuale, segue alla comune presa d’atto che la società ha bisogno di una organizzazione diversa per perseguire gli obiettivi sportivi e aziendali dichiarati.

“Paolo Giovannini, che io ho fortemente voluto, ha contribuito alla costruzione di una società organizzata che ha conseguito i risultati sportivi rispettando i budget economici, e per questo lo ringraziamo”, ha dichiarato il presidente Guglielmo Manzo.

“Ringrazio il presidente Manzo e l’amministratore Selvaggio per l’opportunità concessami e per avermi fatto lavorare in completa autonomia in questi due anni, nei quali ho dato tutto all’Arezzo ricevendo tantissimo – ha proseguito Paolo Giovannini. Come recita un vecchio detto, non importa cosa trovi alla fine di una corsa, l’importante è quello che provi mentre stai correndo: per quanto mi riguarda, ho provato emozioni straordinarie, per questo ringrazio la società, i collaboratori, i tifosi, inclusi i sostenitori di Orgoglio Amaranto, sempre vicini al club in maniera costruttiva, che mi hanno fatto sempre sentire importante. Adesso le strade si separano ma i tifosi possono stare tranquilli: questa proprietà regalerà al Cavallino un futuro solido e ambizioso, come questa piazza merita”.