Fabio Caserta, ex Cosenza

L’ex tecnico del Cosenza ha un profilo di grande appeal e due promozioni alle spalle con Juve Stabia e Perugia. Ma costa tanto e vorrebbe restare in categoria superiore. Sondati due tecnici bravi con i giovani: Barilari (campione d’Italia dilettanti e salvezza in C con il Sestri Levante) e Troise (torneo di Viareggio con il Bologna, decimo quest’anno con il Rimini). Piace Longo del Picerno ma è vicinissimo al Crotone

Potesse fare tutto e subito, probabilmente Nello Cutolo porterebbe Fabio Caserta sulla panchina amaranto. 46 anni, due promozioni in B alle spalle con Juve Stabia e Perugia, è un tecnico ancora giovane ma già esperto, che ha lavorato in piazze importanti, quindi abituato alle pressioni. Un profilo che ben si adatterebbe alla situazione attuale dell’Arezzo, dove bisogna ritrovare una linea tecnica precisa dopo gli addii con Giovannini e Indiani. A rendere difficoltoso il percorso c’è il fatto che Caserta, quest’anno esonerato nel girone di ritorno dal Cosenza, la B se l’è conquistata due volte sul campo, ci ha allenato con Juve Stabia e Benevento oltre che con i calabresi, e in categoria vorrebbe restarci. Senza contare che portare un allenatore del genere in terza serie richiederebbe un impegno economico consistente e perlomeno biennale.

Inoltre siamo all’alba del calcio mercato e tanti incastri del puzzle direttori/allenatori devono andare al loro posto, con i playoff di B e di C in corso di svolgimento. L’Arezzo non ha una fretta esagerata ma, ufficializzato l’addio di Indiani, non può nemmeno tenere aperta la questione troppo a lungo.

In piedi ci sono anche altre piste che conducono verso tecnici diversi. La rosa amaranto ha tanti giovani dentro e un allenatore bravo a proseguire il lavoro di Indiani riguardo la crescita degli under, coniugandolo con i risultati, si sposerebbe bene con il nuovo progetto Arezzo. Per questo resta spendibile il nome di Enrico Barilari, 50 anni, reduce da ottime stagioni con il Sestri Levante. Originario di Levanto, nel 2022 ha fatto il suo esordio tra i grandi, promosso dalla juniores del club e ottenendo subito il successo oltre al titolo di campione d’Italia in serie D. In precedenza per lui esperienze alle giovanili della Lavagnese mentre prima, per otto anni, aveva collaborato e lavorato con il vivaio dello Spezia.

Della lista fa parte Emanuele Troise, napoletano classe ’79, che ha iniziato la sua avventura in panchina nel 2012 come vice dell’amico Pecchia a Latina. Nel 2015 era alla Casertana alla Berretti, per poi guadagnarsi la chiamata del Bologna con under 17 e Primavera: nel palmarès la vittoria del campionato Primavera 2 e soprattutto, nel 2019, del Torneo di Viareggio. In rossoblu ha allenato anche Pattarello. Dopo l’esperienza con le giovanili felsinee, una stagione a Mantova, dove raggiunge i play-off ma è subito eliminato dal Cesena, e due alla Cavese, con cui la scorsa primavera ha perso lo spareggio promozione per la C contro il Brindisi. Quest’anno è subentrato a Rimini, portando i romagnoli ai playoff (decimo posto).

Un nome in ascesa era quello di Emilio Longo, da due stagioni al Picerno, guidato a due ottimi sesti posti nel girone C di Lega Pro. Classe 1973, è originario di Salerno e ha diretto Gelbison, Turris, Battipagliese, San Severo, Cavese e Folgore Caratese. Longo però sembra ormai vicinissimo alla firma con il Crotone, che punterà su di lui per rilanciarsi dopo un’annata complicata.

L’Arezzo ha ancora un po’ di tempo per individuare il successore di Indiani. Ma l’obiettivo è di non andare oltre la fine di maggio, anche per rassicurare la piazza che in poco tempo ha perso i punti di riferimenti degli ultimi due anni.