Il direttore sportivo a ventiquattr’ore dall’apertura della campagna trasferimenti: “In agenda un incontro con il Modena per Coccia e con l’agente di Polvani per capire il futuro di entrambi. In attacco importante la conferma di Gucci, mentre Sebastiani per me era in lista: ha scelto lui di andare a giocare altrove. Ci serve un centravanti bravo in area e che sappia legare il gioco. Parigi mi piace come Morra o Spagnoli ma trattative vere non ce ne sono per loro né per Gilli e Calvano. Trombini sarà il titolare, Catanese resta. Il budget è più alto ma non faremo follie”
Migliorare l’ottavo posto dello scorso campionato, plasmando la rosa senza rivoluzionarla. Questo l’obiettivo di Nello Cutolo, direttore sportivo dell’Arezzo cui fa capo l’area tecnica della società. Da calciatore ha messo insieme 648 partite e 150 gol tra serie B, C e D con 13 squadre diverse. Adesso, a 41 anni, gioca la prima, vera grande sfida della nuova carriera. E da domani apre il calcio mercato.
Il primo acquisto è stato Gigli, difensore svincolato dal Rimini. Cosa vi ha convinto a prenderlo?
Vogliamo aumentare la competitività nei reparti e lui, mancino, farà tandem con Chiosa. Era svincolato ma non è stata una trattativa semplice. Alla fine è Gigli che ha scelto noi, aveva tante squadre che lo cercavano.
L’affare Mawuli con il Sud Tirol lascia aperta la porta a un trasferimento di Pattarello a Bolzano?
No. Mawuli l’ho voluto fortemente e il ragazzo era felice di restare. Il Sud Tirol è stato molto disponibile in questo senso. Pattarello ha firmato un adeguamento e allungamento di contratto con l’Arezzo sei mesi fa. L’ambizione di salire in B ce l’hanno tutti i calciatori ma su di lui puntiamo forte. E’ contento di stare qua, noi pure.
Quante possibilità ci sono di trattenere anche gli altri giocatori rientrati alla base per fine prestito?
La prossima settimana faremo delle valutazioni approfondite con il Modena per Coccia. L’intenzione è di confermarlo, i tempi non dipendono solo da noi. Idem per Renzi con l’Empoli, mentre Donati in questo momento è una trattativa più sullo sfondo.
Ci sono diversi under che tornano ad Arezzo dopo aver fatto esperienza in D. Ce n’è qualcuno pronto per la serie C?
Maloku ha vent’anni e viene da due stagioni buone tra i dilettanti. E’ un difensore duttile, può fare il terzino e il centrale, sarà in ritiro con noi. Situazione simile per Fiore, coetaneo di Maloku, mezz’ala che ci farà molto comodo. Il portiere Ermini e l’attaccante esterno Zhupa, 2005 entrambi, andranno in serie D.
Iori, da gennaio in prestito al Lumezzane, è ancora un elemento su cui puntare?
E’ un ragazzo con grandi qualità. Inizierà la preparazione con l’Arezzo, ne approfitterò per parlarci. Su Zona dobbiamo fare alcune valutazioni, Poggesi invece è svincolato dopo la retrocessione della Pro Sesto.
E in attacco? Sebastiani era stato inserito fra i confermati, poi cosa è successo?
Io lo avevo sempre considerato uno dei 23, ha scelto lui di andare altrove per giocare con maggiore continuità. Gucci è una conferma di peso non solo per il valore tecnico ma anche per la sua importanza nello spogliatoio. Ribadisco che vogliamo prendere un centravanti forte per potenziare il reparto, mentre il terzo attaccante sarà un giovane di prospettiva.
Sono circolati tanti nomi in questi giorni: Parigi, Polidori, Morra, Spagnoli. Sono nomi spendibili?
Parigi mi piace, è vero, e anche gli altri sono bravi ma trattative vere non ne ho mai avute con nessuno di loro. Cerchiamo una prima punta in grado di riempire l’area, che veda la porta e che sappia anche cucire il gioco. So per esperienza che il bomber è sempre il colpo più complicato. E va fatto al momento giusto.
Il budget più alto rispetto all’anno scorso verrà spalmato su tutti i reparti o investito per uno/due acquisti soprattutto?
Lo spalmeremo su tutti i reparti. Ho un budget maggiore, è vero, ma va utilizzato per consolidarci in campionato. Non faremo follie.
Risaliti ha rescisso il contratto. Con Polvani seguirete la stessa linea?
La settimana prossima mi vedrò con il suo agente e capiremo meglio. In questo momento, con Masetti reduce dall’infortunio, ci sono quattro centrali in rosa: Chiosa, Gigli, Lazzarini e Polvani. Se Lorenzo dovesse uscire, ci muoveremo di conseguenza.
In porta le gerarchie verranno rimesse in discussione?
Al momento Trombini è il titolare e Borra il dodicesimo. Poi Troise valuterà e vedremo quale sarà il futuro di Borra. Se riesco ad accontentarlo, trovandogli una sistemazione dove abbia maggiore spazio, ne sarò contento. Altrimenti resterà con noi e non sarà un problema. Massima fiducia in Luca e Daniele.
Due classe ’89 non faranno più parte della squadra: Castiglia ha già salutato, mentre Foglia farà parte del settore giovanile?
Castiglia credo voglia continuare a giocare vicino casa. E’ una scelta di vita che rispettiamo. Per Foglia l’idea è quella di inserirlo nel nostro vivaio ma dobbiamo ancora definire i dettagli. In ogni caso continuerà il percorso con noi.
Bianchi e Catanese faranno parte del progetto?
Bianchi verrà seguito da mister Troise e dal suo staff a Rigutino, è un ragazzo che ha dei valori. Catanese è stato un acquisto importante ma non è facile inserirsi in squadra quando si arriva a gennaio com’è capitato a lui. Avrà modo di farsi valere, il mister è molto flessibile tatticamente e questo sarà d’aiuto.
Gilli del Picerno per la difesa e Calvano del Taranto per il centrocampo, nomi che si rincorrono spesso in queste ore. C’è anche l’Arezzo su di loro?
Due ottimi giocatori, esperti e forti. Ma l’Arezzo non li sta trattando.
Ascoli, Perugia, Pescara, Spal, Ternana nel girone B. E’ il più equilibrato dei tre?
Aggiungerei Torres e Virtus Entella. So che quando giochi contro squadre di questo blasone, è sempre dura e noi dovremo allestire una rosa all’altezza, che in gran parte sarà confermata. Conto di iniziare il ritiro con l’85% dell’organico già definito: la prossima settimana vorrei chiudere per due terzini, uno destro e uno sinistro.
Com’è andato questo primo periodo di lavoro da capo dell’area tecnica?
Come mi aspettavo. Non stacco mai, è un impegno h24 e cerco di dare il meglio, anche se commetterò di sicuro degli errori. Ma ho capito che un direttore sportivo bravo non è quello che non sbaglia, è quello che sbaglia di meno.