Mirko Lazzarini, classe 2000

Due stagioni e mezza con l’Arezzo, con 73 gare ufficiali, ne fanno il più presente di tutti nella rosa attuale. L’arrivo nel dicembre 2021, i salti da un piccolo a un grande club, dalla D alla C, da rincalzo a punto di riferimento assorbiti con la combattività di chi ha un sogno da raggiungere e la duttilità per essere impiegato in più ruoli. Il jolly amaranto ha già tante cose alle spalle ma davanti ne ha ancora di più

Da ragazzino di belle speranze a veterano del gruppo. Il passo è stato più celere del previsto e lo status di Mirko Lazzarini è cambiato in poco tempo. Con le sue due stagioni e mezza in amaranto, corredate da 73 gare ufficiali, è il più presente di tutti nella rosa attuale. Pattarello lo eguaglia in quanto ad apparizioni sul campo ma il jolly di Pietrasanta frequenta gli spogliatoi del Comunale da più tempo.

Arrivato ad Arezzo nel dicembre 2021, proveniente dal Real Forte Querceta, ha vissuto le gestioni tecniche di Sussi, Mariotti, Indiani e adesso Troise. E’ stato ingaggiato dall’allora ds Tromboni, è cresciuto con Giovannini e oggi si relazione con Cutolo, del quale è stato compagno di squadra per sei mesi. Ha sperimentato sulla sua pelle la piazza infuocata, in piena contestazione, ritirata sull’Aventino di San Cornelio nel primo periodo della sua militanza amaranto e poi quella ebbra di passione, di entusiasmo nel giorno della festa, 16 aprile 2023, in un clima di coesione con la squadra che si è prolungato per tutto lo scorso torneo.

Arrivato con le credenziali del mediano, è stato impiegato da terzino destro e sinistro, da centrale e pochissime volte da centrocampista. Lui, nato play davanti alla difesa, ha sviluppato una naturale disinvoltura nello switch tra un ruolo e l’altro, guadagnandosi grazie a questa duttilità e a un’interpretazione della gara dinamica e aggressiva, il ruolo di titolare aggiunto.

I salti da un club piccolo a uno più blasonato, poi dallo status di rincalzo a quello di punto di riferimento, infine dalla D alla C sono stati assorbiti con la combattività tipica di chi ha un sogno da raggiungere e si sbatte al massimo per realizzarlo. In mezzo ci sono anche la vittoria del Cavallino d’oro e della Rovesciata d’oro, premi individuali che ha sempre voluto condividere con il gruppo. Ci sono i gol al Perugia, alla Flaminia e al Montespaccato, con l’abbraccio al raccattapalle in un’esultanza diventata subito iconica.

A 24 anni ancora da compiere e con il contratto in scadenza nel 2026, Mirko Lazzarini ha già tante cose alle spalle. Ma davanti ne ha ancora di più.