Oggi la presentazione dei giocatori tesserati negli ultimi giorni di mercato. Il centravanti ex Cesena: “Arezzo piazza di prestigio, porto grande entusiasmo e un po’ d’esperienza. Io in prestito? Penso solo a fare bene, per il futuro c’è tempo”. La punta esterna prelevata dalla Casertana: “Dieci minuti per firmare, orgoglioso di essere qui. Posso giocare in più ruoli, mi piace svariare”
Con un anno di ritardo, l’Arezzo ha messo le mani su Roberto Ogunseye. Classe 1995, nato a Mantova da genitori nigeriani, passaporto italiano, l’anno scorso lasciò il Modena (che ne deteneva il cartellino) e scelse il Cesena. In Romagna ha vinto il campionato senza trovare grande spazio: 25 presenze, 8 dall’inizio, e 4 gol. Il suo contratto, dopo la promozione in B, si era rinnovato in automatico fino al 2026 ed è uno dei motivi per cui l’Arezzo lo ha preso in prestito con diritto di riscatto.
Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, Ogunseye ha vissuto una parentesi importante a Olbia, dove è rimasto tre stagioni e mezza con 25 reti all’attivo. Con la maglia dei sardi andò a bersaglio anche al Comunale, firmando la vittoria per 1-0 datata 15 ottobre 2017. Nel 2020/21 per lui si concretizzò il salto in B al Cittadella (35 partite, 5 gol, playoff), poi il trasferimento al Modena in Lega Pro (25 presenze, 5 reti) e il prestito di due stagioni fa al Foggia, dove mise a segno 11 gol con il Foggia nel girone C di Lega Pro, arrivando alla finale playoff persa contro il Lecco.
Prima punta classica, alto un metro e 90, è andato in doppia cifra solo in Puglia. E’ un centravanti bravo dentro l’area di rigore, forte di testa, a suo agio spalle alla porta ma dotato anche di una discreta velocità. Non disdegna neanche il lavoro di sponda, che è una delle caratteristiche inserite da Troise nell’identikit del centravanti da tesserare. E’ un giocatore di categoria che ha sempre militato in club di vertice, vincendo la C sia a Modena che a Cesena e arrivando alla finale degli spareggi con il Foggia.
Oggi è stato presentato insieme agli altri acquisti di mercato: i centrocampisti Luca Chierico (2001) e Salvatore Santoro (1999) e l’attaccante esterno Camillo Tavernelli (1999), un tifernate che ha mosso i primi passi nella vicina Sansepolcro, per poi fare il salto nei professionisti con il Gubbio. Rapido, svelto, piede destro, è un brevilineo compatto, con forza nelle gambe e caratteristiche prevalentemente offensive. In carriera è stato utilizzato in tutti i ruoli d’attacco (tranne la prima punta) sia nel 433 che nel 4231. Con quest’ultimo sistema, sull’esterno deve dedicarsi anche a ripiegamenti profondi che ne inibiscono lo spunto e l’uno contro uno. Da sottopunta invece sa districarsi ottimamente.
Il Cittadella, dal 2020, gli ha dato modo di giocare in B per due stagioni consecutive (50 presenze totali, 17 da titolare, 4 gol). Successivamente si è trasferito al Novara e alla Triestina in C e poi a Caserta, dove nell’ultimo campionato ha dato un’impennata al suo rendimento (39 presenze stagionali, 6 gol e 3 assist), al punto che per lui si stavano di nuovo per aprire le porte della cadetteria. Un intoppo di mercato ha costretto la Juve Stabia a congelare la trattativa, che sembrava chiusa, e l’Arezzo si è inserito con successo, facendo firmare un biennale al giocatore.