La campagna si è chiusa con 1.583 tessere vendute mentre un anno fa erano 2.057: un trend intuibile già alla fine della fase di prelazione, quando soltanto 943 tifosi avevano confermato il proprio posto allo stadio. In serie C il record è del Catania (12.873 abbonamenti), mentre nel girone B comandano Spal (3.596), Ascoli (2.473) e Perugia (2.335)
Sono 1.583 i tifosi che hanno aderito alla campagna abbonamenti della Ss Arezzo. Lo scorso 24 agosto, al termine della seconda fase di vendita libera, le tessere staccate erano 1.500. Dall’esordio di campionato in poi, quindi, soltanto 83 persone hanno rotto gli indugi e deciso di partecipare: un trend su cui può avere influito il rendimento zoppicante della squadra, battuta due volte di fila in trasferta da Vis Pesaro e Pineto.
Nella passata stagione gli abbonati furono 2.057, record dell’ultimo ventennio. Il saldo negativo di quest’anno è di 474 tessere. Che non si sarebbero toccati i livelli dell’estate 2023 si era intuito fin dal 17 luglio, giorno di chiusura della prima fase dedicata alle prelazioni: soltanto in 943 avevano confermato il proprio posto allo stadio, meno della metà.
Di sicuro un peso lo ha avuto il rincaro dei prezzi, contenuto in curva sud e molto più cospicuo nei settori di tribuna per tutte le tipologie di utente (under 14, under 18, donne, over 65, diversamente abili). Non a caso il colpo d’occhio registrato nelle due gare interne con Campobasso e Legnago è significativo, con la Minghelli che ospita più o meno lo stesso numero di tifosi di sempre e la tribuna molto più vuota.
Arezzo, va detto, non ha mai brillato per fidelizzazione. Prima dello scorso torneo, il primato risaliva alla stagione 2006/07, quella dell’ultima serie B, con 1.896 tessere sottoscritte. L’anno precedente, sempre in B, erano state 1.531. Ma erano altri tempi e la squadra militava in un’altra categoria. Dopo la retrocessione, i tifosi che fecero l’abbonamento in serie C furono 1.036 nel 2007/08, 906 nel 2008/09 e 1.197 nel 2009/10. Poi il club fallì e dovette ricominciare dai dilettanti, con conseguente disaffezione generale.
Successivamente le cose sono migliorate, ma il tetto dei duemila abbonati non era stato mai sfondato. Siamo passati dalle 1.100 tessere del 2015/16 alle 1.373 del 2016/17 (con l’effetto Moscardelli), dalle 856 della stagione 2017/18 (quella della battaglia totale) alle 1.194 del 2018/19, chiusa con la sconfitta in semifinale playoff contro il Pisa. L’anno dopo, addirittura, si scese a circa 900, prima che la pandemia svuotasse gli stadi. Per il 2020/21 e 2021/22 la campagna abbonamenti non cominciò nemmeno.
Nel girone B, la classifica degli abbonamenti, pubblicata da Italiani.it, è questa: Spal 3.596, Ascoli 2.473, Perugia 2.335, Campobasso 2.200, Rimini 2.005, Torres 2.000, Ternana 1.748, Arezzo 1.583, Pescara 1.542, Lucchese 1.046. Il record della serie C è del Catania con 12.873 abbonati, seguito da Vicenza con 7.219 e Avellino con 5.088.