una formazione del Pontedera (foto pagina fb)

I granata hanno cambiato allenatore e al posto di Canzi hanno ingaggiato il suo ex vice Agostini, che vanta esperienze positive nei vivai di Cagliari e Genoa. La squadra ha conquistato gli stessi punti dell’Arezzo, ha segnato più di tutti (8 gol) ma ha concesso tanto (7 gol). Domani sera probabile 352 con il talentuoso Ianesi e il sempreverde attaccante Ragatzu giocatori top

DA CANZI AD AGOSTINI – Trasferta toscana per gli amaranto, impegnati sul sintetico dell’Ettore Mannucci contro il Pontedera che, con 6 punti, occupa la nona posizione di classifica appaiato al Carpi e proprio all’Arezzo. In panchina non siede più Max Canzi, passato alla guida della Juventus Women. Al suo posto Alessandro Agostini. Toscano, originario di Vinci, classe 1979, da calciatore una lunga carriera da difensore mettendo assieme ben 337 presenze in serie A con le maglie di Fiorentina, Empoli, Cagliari e Hellas Verona. Appesi gli scarpini al chiodo nel 2016, inizia la sua carriera da allenatore nel settore giovanile del Cagliari. Dal 2018 al 2020 ricopre il ruolo di secondo proprio del suo predecessore Canzi nella Primavera sarda, prima di diventare il “titolare” della panchina nel biennio 2020-2022. Nel maggio 2022 subentra a Walter Mazzarri alla conduzione della prima squadra cagliaritana per le ultime tre gare in serie A, non riuscendo però ad evitare la retrocessione in B. Nelle ultime due stagioni ha guidato il Genoa Primavera, conquistando la promozione in Primavera 1 e raggiungendo, la stagione scorsa, una comoda salvezza nella massima serie giovanile. Quasi all’esordio tra i grandi, è stato scelto per la capacità di lavorare con i giovani, la grande motivazione e voglia di mettersi sempre in gioco.

INNESTI MIRATI – Il ds Moreno Zocchi, in estate, ha cambiato volto alla squadra ingaggiando tra l’altro diversi under, come di consuetudine a queste latitudini. In porta sono arrivati Calvani (’04 Genoa) e Tantalocchi (’05 Sampdoria), in difesa Maggini (’05 Empoli) e Gagliardi (’04 anche lui dal Genoa), a centrocampo il belga Van Ransbeeck (Legnago), Ladinetti (Catania), Pietra (’03 Spezia), Sarpa (’05 Genoa) e Sala (’05 Pisa). Infine in attacco i colpi da novanta della società del presidente Simone Millozzi, ovvero Simone Ragatzu (Olbia) e Jonathan Italeng (Atalanta under 23), tesserati assieme al 2004 Giacomo Corona (Palermo).

ATTACCO PROLIFICO – Il Pontedera è reduce dalla sconfitta di Pesaro (2-0), al termine di una gara dove ha pagato una prova non ottimale e il maggior cinismo dei padroni di casa. La squadra in queste prime quattro giornate si è distinta per una ottima produzione offensiva e di contro una non eccelsa efficacia difensiva, ricalcando un po’ l’andamento della stagione passata, nonostante un allenatore nuovo e soprattutto un sistema di gioco diverso. Ad oggi la squadra di Agostini ha l’attacco più prolifico del girone con 8 reti sebbene a Pesaro i granata siano rimasti a bocca asciutta per la prima volta. Fatto da segnalare che questi gol sono stati distribuiti fra cinque calciatori: Italeng e Ianesi a quota 2, Ambrosini, Van Ransbeeck e Perretta con uno a testa, a testimonianza di una coralità di gioco capace di portare al tiro con frequenza anche i centrocampisti, bravi soprattutto negli inserimenti senza palla e nelle giocate in velocità.

DIFESA DA RIVEDERE – Il Pontedera sta sciorinando bel gioco, anche se a volte commette qualche errore di troppo nel palleggio, gettando in campo una buona dose di cattiveria e foga agonistica e mostrando il meglio di sé quando riesce a tenere palla a terra, con Ianesi, giocatore offensivo che Agostini sta impiegando da mezz’ala, che si sta imponendo per qualità e giocate anche da categoria superiore. Formazione che, causa la giovane età, viaggia sugli alti e bassi dell’emotività, commettendo svarioni evitabili, a volte con cali di concentrazione, ma che sta esprimendo anche un calcio divertente e propositivo: la partita casalinga vinta 4-1 con il Sestri ne è l’esempio. Per la formazione granata però le noti dolenti arrivano dalla fase difensiva. Fino ad oggi sono 7 le reti al passivo che significano la terza peggior difesa dopo Spal (9) e Sestri (8), alla pari con il Rimini e con il fanalino Legnago. Il dato allarma in casa granata perché in tutte le gare disputate in questo scorcio di stagione, amichevoli comprese, il Pontedera è uscito dal campo senza subire reti in una sola occasione, ovvero la partita di Coppa Italia contro la Pianese, dove tra l’altro sono state decisive alcune parate dell’estremo Tantalocchi.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – La difesa soffre sulle palle inattive e concede conclusioni da fuori area. La mediana è reparto non troppo strutturato fisicamente, ma abile ad abbassarsi e a ripartire negli spazi soprattutto con le sue mezz’ali, con Pietra che si sta ben distinguendo in cabina di regia. L’attacco al momento vede nella coppia titolare Ragatzu-Italeng un duo ben assortito e complementare, con quest’ultimo (ex Montevarchi, 4 reti tra campionato e coppa) che si sta mettendo in luce grazie alle sue doti fisiche, al colpo di testa e all’ abilità nel dialogare con i compagni.

il tecnico Alessandro Agostini

MODULO E FORMAZIONE – Pontedera schierato con il consueto 352. Dubbio in porta tra Calvani e Tantalocchi. Linea difensiva dove Guidi dovrebbe essere certo del posto, poi ballottaggio tra capitan Espeche, l’aretino Martinelli e Cerretti per le altre due maglie da titolare. Pietra dovrebbe agire come play, Ianesi e Ladinetti come intermedi con Ambrosini e Perretta esterni. In avanti Ragatzu e Italeng.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Simone Ianesi e Daniele Ragatzu. Il primo è classe 2002, proprietà Udinese, alla seconda stagione a Pontedera. Estremamente tecnico, imprevedibile nella giocata, nasce trequartista o esterno offensivo: Agostini lo sta trasformando in mezz’ala d’assalto, sfruttandone le sue ottime doti di inserimento senza palla e tra le linee. Bravo nel dribbling, rapido, agile e scattante, calcia con entrambi i piedi, in campionato ha messo a segno già due reti e servito altrettanti assist. Daniele Ragatzu, 33 anni da compiere proprio sabato, è attaccante tra i più prolifici in categoria, capocannoniere due stagioni fa del girone B di serie C con 19 reti. Fermato spesso in carriera dagli infortuni e da un carattere focoso, dopo 8 stagioni tra Olbia e Cagliari, impreziosite da 88 reti, ha lasciato la Sardegna, per affrontare questa nuova avventura. Punta di movimento, generoso anche nel pressare gli avversari, bravo nel dribbling, grande lottatore nonostante un fisico non proprio statuario e dotato di un destro chirurgico. Calciatore di una intelligenza e di una classe davvero sopra la media per la terza serie, reduce dalla retrocessione con l’Olbia e per il momento all’asciutto in stagione, ma cliente sempre estremamente scomodo da affrontare.

PRECEDENTI – L’ultimo precedente tra le due squadre risale allo scorso 9 febbraio quando la partita si chiuse sull’1-1. Arezzo in vantaggio con gol di Montini, ripresa nel finale da un autogol di Donati.