Settembrini in campo nella ripresa

Il centravanti nelle ultime due giornate viaggia alla media di un gol a ogni tiro in porta. In crescita Coccia, Renzi evapora dopo una partenza sprint. Gaddini il più utile dei rifinitori, Santoro subentra ma stavolta non alza il livello del palleggio

Le pagelle di Arezzo-Rimini.

TROMBINI 6 Non beccava gol davanti alla sud dal 10 marzo (Nicastro in Arezzo-Vis Pesaro 2-1). Esente da colpe nella circostanza, poco o nulla sollecitato da un Rimini tignoso dietro, appiccicoso in mezzo al campo ma sterile davanti.

LAZZARINI 5 La prestazione è puntigliosa, ordinata, combattiva ma il pallone del pareggio arriva dentro l’area perché lui lo liscia invece di rinviarlo. Peccato, è un errore che si rivela fatale e gli macchia la pagella.

CHIOSA 6.5 Centrale di destra in una linea formata da tre mancini, compreso lui. L’esordio stagionale in campionato è di sostanza: comanda il reparto e la tipologia di gara lo aiuta. Il Rimini tiene Cernigoi e Parigi in trincea, disinnescarli è meno faticoso del previsto. Un salvataggio prezioso sul colpo di testa di Gorelli nella ripresa.

GIGLI 6 Massiccio e quadrato, difende con vigore l’area anche nella ripresa, quando il Rimini alza la percentuale di possesso. Rischia nel primo tempo con il braccio largo che respinge un’incornata del solito Gorelli.

COCCIA 6.5 Comincia cincischiando qualche palla di troppo, poi viene fuori. Ingaggia un duello niente male con Longobardi e spinge quasi come ai bei tempi. Conferma il trend di crescita che si era notato già a Sassari.

MAWULI 6 Deve cantare e portare la croce, in un reparto a due che per non imbarcare acqua è affidato soprattutto alla sua fisicità. Distribuisce palloni senza grandi guizzi, altri ne recupera, qualcuno lo perde. Non è insufficiente, non è dominante come ci si aspetterebbe (st 13′ Santoro 5 Stavolta il suo ingresso è impalpabile e non alza la qualità del palleggio. L’Arezzo spinge più di foga che di geometria ma crea solo un’occasione su calcio piazzato).

RENZI 5 Evapora minuto dopo minuto nonostante una partenza sprint. Con un solo mediano di fianco deve svolgere un lavoro diverso che lo inibisce e gli toglie l’attacco alla profondità, il suo pezzo forte. I tre centrocampisti del Rimini, rinforzati da Garetto quando Buscè passa al 3511, gli tolgono spazi e iniziativa (41′ st Fiore ng).

PATTARELLO 5 Di riffa o di raffa qualcosa combina sempre, vedi la sportellata su Longobardi che propizia l’1-0 amaranto e il solito cartellino che infligge al suo marcatore, in questo caso Falbo. Ma non è il caterpillar di un anno fa: soffre i raddoppi avversari, non strappa e chiude il match senza un tiro in porta. Manca in partite come questa la sua potenza per spezzare gli equilibri.

TAVERNELLI 5 Reduce dal virus influenzale, è meno straripante di quanto si sperava. Cerca varchi che non trova, resta con il colpo in canna. Un solo guizzo, subito dopo l’1-1, per poco non cagiona l’autogol di Megelaitis (st 13′ Guccione 5 Ha il sinistro stranamente fuori convergenza. Troise lo butta nella mischia per accendere la scintilla ma stavolta sono solo fuochi fatui. Diffidato, entra duro a metà campo e Dorillo gli risparmia il cartellino che avrebbe fatto scattare la squalifica).

GADDINI 6.5 Dei tre rifinitori (quattro con Guccione) è quello che dà di più alla squadra. L’allenatore, oltre a sgassare in avanti, gli chiede anche di legare i reparti e lui si cimenta nel compito con apprezzabile abnegazione. Il gol nasce dall’uno contro uno vinto in fascia contro Falbo. Esce forse troppo presto (13′ st Settembrini 6 Porta un po’ di caos adrenalinico nel finale di gara, litigando con due o tre riminesi e prendendo il giallo per le esuberanze. Però inietta una buona dose di agonismo nella squadra e, da fermo, costruisce l’unica palla gol del possibile 2-1).

OGUNSEYE 7 One shot, one kill. Il centravanti, nelle ultime due giornate, viaggia alla media di un gol a ogni tiro in porta. E per uno che di mestiere fa quello, va benissimo così. Sembra paradossale scriverlo oggi ma la prima punta andrebbe sollecitata di più (31′ st Gucci 6 Il palo gli nega il primo gol stagionale e quello che sarebbe stato il 2-1 per l’Arezzo, dopo una giocata tipica del suo repertorio).