una formazione della Spal (foto di Roberto Manderioli per LoSpallino.com)

La squadra biancazzurra deve scontare il -3 in classifica per il ritardo nei pagamenti Irpef, ha diversi giocatori indisponibili e la scorsa settimana, dopo il ko interno con il Pescara, è stata presa di mira dal pubblico. In campo le difficoltà sono soprattutto in difesa: 19 gol al passivo, 7 da palla inattiva, mai una gara con la porta inviolata. Il tecnico ha cambiato modulo e anche domani utilizzerà il 352 per coprirsi di più: la mezz’ala Zammarini e l’eterno Antenucci (40 anni) i giocatori top

SPAL PENALIZZATA E IN DIFFICOLTA’ – Dopo la bella vittoria di Sestri, l’Arezzo domani sarà di scena al Comunale contro la Spal che, con 7 punti zavorrati dai 3 di penalizzazione a causa dei ritardi dei pagamenti delle ritenute Irpef, occupa la diciottesima posizione: squadra che doveva essere una delle protagoniste assolute del campionato, ma che, fino ad oggi e come nella scorsa annata, ha palesato diverse criticità, che la stanno impantanando in una posizione di classifica non preventivata ad inizio campionato. Il club guidato da Joe Tacopina, in settimana, ha deciso, nonostante la contestazione di venerdì scorso dopo la sconfitta casalinga contro il Pescara (0-1), di rinnovare la fiducia a mister Andrea Dossena. Classe 1981, originario di Lodi, alle spalle una lunga carriera da calciatore con più di 400 presenze tra i professionisti, di cui dieci con la Nazionale maggiore italiana, ha vestito le maglie di Udinese, Palermo e Napoli e in Inghilterra di Liverpool e Sunderland. Appese le scarpette al chiodo, inizia la carriera da allenatore nel 2019 sulla panchina del Crema in serie D, per poi passare su quella del Ravenna, sempre in quarta serie. Nel 2022 diventa allenatore del Renate, mentre nella scorsa stagione ha guidato la Pro Vercelli. Ama un calcio moderno, prediligendo le giocate in verticale e in velocità.

TANTE FACCE NUOVE – Facendo un passo indietro, nel mercato estivo il ds Alex Casella, arrivato anche lui dalla Pro Vercelli, ha decisamente rinnovato la rosa dei ferraresi. Sono giunti a vestire la maglia biancoazzurra il portiere Melgrati (Lecco, ex amaranto), i difensori Sottini (Cittadella), Bachini e Mignanelli entrambi dalla Juve Stabia, i terzini Calapai (Casertana), Ntenda (Juventus NG) e Polito (Messina). In mediana si sono registrati gli ingaggi di Zammarini (Catania), Awua (Crotone, ma proprietà Atalanta), ma soprattutto di El Kaddouri (CFR Cluj), tornato dopo 7 stagioni in Italia dove era stato protagonista con Brescia e Napoli. Inoltre sono arrivati gli esterni Radrezza (Reggiana), Bidaoui (Frosinone) e D’Orazio (Latina) e l’attaccante Karlsson (proprietà Venezia, la scorsa stagione alla Vis Pesaro).

CRISI DI RISULTATI E GOL AL PASSIVO – La Spal arriva alla sfida del Comunale in crisi di risultati: 4 sconfitte (2 consecutive) nelle ultime 5 partite, con una tifoseria sfiduciata e scoraggiata che si è fatta sentire nel dopo gara contro il Pescara. Nell’occasione, per cercare di mettere un freno ai risultati negativi, mister Dossena, che tra l’altro in caso di risultato negativo al Comunale rischierebbe seriamente di essere esonerato, ha deciso di abbandonare il 433, suo marchio di fabbrica, per un più abbottonato 352. Almeno nel primo tempo il nuovo assetto ha dato qualche riscontro positivo, con una Spal che si è mantenuta bassa sulla propria metà campo, aumentando la densità, raddoppiando sul portatore palla e sugli esterni, evitando di lasciare spazi offensivi agli avversari. La squadra era riuscita a rimanere corta e stretta, facendo vedere anche cose discrete come alcune uscite dal basso e buone ripartenze, fino a che, nel finale di partita, ha concesso il solito gol da palla inattiva, vero tallone d’Achille dei ferraresi. Con quello subito dalla capolista sono ben 7 le reti prese da palla ferma. E la difesa, con 19 gol al passivo, è la penultima del campionato dopo il Legnago. Fino ad oggi la Spal non è mai riuscita a terminare una partita senza subire gol.

CARATTERISTICHE – Oltre a questo nella ripresa la squadra ha dei drastici cali a livello fisico, oltre che di attenzione e concentrazione: questo dovuto anche al fatto che, causa infortuni, Dossena ha poca possibilità di rotazioni. Inoltre in queste prime giornate si è avuta la sensazione che sia compagine che pecca a livello caratteriale e di cattiveria agonistica, mancando di leadership in alcuni dei suoi uomini chiave. Per cercare di ovviare a tutto ciò il tecnico ha anche snaturato il suo sistema di gioco, allontanandosi dal suo credo calcistico e affidandosi ad un modulo che al momento pare più adatto e più equilibrato per essere un punto di ripartenza. In difesa il portiere Melgrati sta rendendo al di sotto delle aspettative e anche la mediana sta incontrando troppe difficoltà, soprattutto in fase di palleggio e costruzione, dove l’assenza di El Kaddouri, che in settimana si è riunito al gruppo, ha giocato un ruolo importante. Nonostante l’ultima prova sufficiente per applicazione e voglia, il reparto centrale ha faticato a mantenere le giuste distanze per coprire bene il campo ed essere d’aiuto sia in fase d’attacco che di non possesso. Numeri alla mano, il reparto offensivo è quello che ad oggi ha dato le migliori risposte, con l’eterno Antenucci e con il giovanissimo (classe 2006) Rao, 3 reti, che sta mettendo in mostra la sua buonissima tecnica, la sua imprevedibilità e la sua bravura nel calciare con entrambi i piedi. Per ora sta decisamente deludendo Karlsson, attaccante potente e forte nel gioco aereo, capace nel campionato passato di arrivare in doppia cifra (10 reti con la Vis), nonostante avesse in pratica saltato tutta la prima parte di stagione, che era atteso a Ferrara per la definitiva consacrazione.

il presidente Tacopina con mister Dossena (foto LoSpallino.com)

MODULO E FORMAZIONE – Per quanto riguarda la gara di domani, Dossena deve fare i conti con l’infermeria. Bassoli ed El Kaddouri potrebbero tornare tra i convocati, anche se la loro condizione non è al top, mentre paiono certe le assenze di Arena (lo scorso anno ad Arezzo si ruppe il perone), che si è stirato nel riscaldamento di venerdì, e dei lungodegenti Bachini, Fiordaliso, Saiani e Parravicini. Spal che dovrebbe presentarsi con il 352. Melgrati in porta, Bruscagin, Nador (centrocampista impegnato causa le assenze come difensore centrale) e Sottini a comporre la linea difensiva. Sugli esterni Calapai e Mignanelli, con Buchel in cabina di regia e Awua e Zammarini ad agire come interni. In avanti Rao ed Antenucci, che dovrebbero essere preferiti ai vari Karlsson, Radrezza, Bidaoui e D’Orazio.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Roberto Zammarini e Mirco Antenucci. Il primo è centrocampista classe ’96, lombardo di Casalmaggiore, che la Spal in estate ha prelevato dal Catania. E’ cresciuto nel Mantova, con cui ha esordito in C nel 2014-15, per poi vivere importanti esperienze con Pisa e Pordenone tra serie B e terza serie. Estremamente duttile a livello tattico, jolly della mediana, può essere impiegato come mezz’ala, trequartista e in passato si è disimpegnato bene anche come terzino. Tecnico, esperto in categoria, fa della corsa e della bravura negli inserimenti le sue armi migliori: è uno da tenere d’occhio quando si proietta in area di rigore (4 reti lo scorso anno, ancora all’asciutto in questa stagione). Antenucci invece è tornato lo scorso anno a vestire la maglia biancoazzurra dopo aver lasciato gli estensi in A nel giugno del 2019 per passare al Bari. Giocatore esperto, 40 anni compiuti a settembre, “il Lupo di Roccavivara” è attaccante dotato tecnicamente, abile nell’uno contro uno e nel dribbling, ottima capacità di movimento tra le linee, maggiormente a suo agio quando agisce da seconda punta, anche se è spesso utilizzato da terminale offensivo. Pericoloso sui calci piazzati, abile nel mettersi a disposizione della squadra anche in fase di rifinitura, rendendosi spesso protagonista di assist illuminanti. È il cannoniere dei suoi con 4 reti.

PRECEDENTI – L’ultimo precedente risale al 23 ottobre 2023 quando gli amaranto si imposero per 3-1, grazie alla doppietta di Gucci e alla rete di Mawuli. Gol della bandiera per gli estensi a firma Fiordaliso.