Renzi per un’ora trascina la gara dalla parte giusta, Santoro gioca troppo soft e si fa sfuggire Puletti due volte. Per Gucci una palla giocabile e un rigore procurato. Pattarello come se avesse resettato tutto. Stavolta i subentrati non portano la scossa
Le pagelle di Carpi-Arezzo.
TROMBINI 6 Sul tiro di Puletto che schioda il risultato, sembra mezzo metro più qua di dove dovrebbe stare. Difatti si allunga ma non arriva a prendere una palla insidiosa ancorché neutralizzabile. Molto bravo a togliere dall’incrocio il sinistro di Sereni che poteva chiudere la contesa con un quarto d’ora d’anticipo. Per il resto, poco lavoro.
LAZZARINI 6 Convive con gli acciacchi da qualche settimana e in due gare ravvicinate paga dazio. Prima di chiedere il cambio, porta a casa il compitino. Stranamente molle sull’opposizione a Puletto nell’azione dell’1-0, impreciso sul rigore di Gaddini ribattuto dal legno: con lo specchio della porta spalancato, mastica il tiro col piede debole e Sorzi si salva (22′ st Bigi 5 A Sestri in pochi minuti aveva dimostrato spigliatezza. Stavolta l’impatto è più complicato, prende anche il giallo e spreme poco dal suo spezzone).
DEL FABRO 5 Di nuovo titolare dopo un mese (ultima volta il 29 settembre contro la Ternana). Fino al 2-1 si era barcamenato dentro la partita, poi Gerbi se lo mangia per andare a chiudere il match. Troppo molle su quel pallone, nonostante si trovasse in vantaggio di un paio di metri. Compartecipe di una esitante passività su Puletto, al 10′, che si apre lo spazio per il destro e segna da fuori area.
GIGLI 6 Più solido del compagno. Sportella con Gerbi e limita Saporetti, il quale lascia tracce dentro la partita soltanto alla fine. Esce per infortunio a dieci minuti dal termine (37′ st Concetti ng L’ariete della Primavera viene catapultato in campo per dare sostanza ai convulsi assalti amaranto. Debutto tra i professionisti e un grande in bocca al lupo).
RIGHETTI 6.5 Torna dopo l’infortunio nel suo ruolo naturale, cioè laterale basso a sinistra. Deve ritrovare smalto ma è uno dei più svegli, considerando pure che dalla sua parte gioca quel Tcheuna che è uno dei terzini emergenti della C. Un suo lancio a lunga gittata, preciso al millimetro, propizia il calcio di rigore per l’Arezzo (22′ st Coccia 5 Così così. Troise lo fa entrare per avere maggiore spinta ma ne ricava poco).
RENZI 6.5 Per un’ora trascina la gara dalla parte giusta, facendo legna e qualità in mezzo al campo. Il Carpi gioca basso, lui sceglie i tempi giusti per imbucarsi e difatti l’assist a Mawuli per la rete del pareggio è opera sua. Sorzi gli nega il secondo gol in tre giorni all’inizio della ripresa e quello è l’ultimo sussulto. Di lì in avanti cala e nell’ultima mezz’ora, con l’Arezzo senza più geometrie, si defila.
SANTORO 5 Non ripete la bella prestazione di Sestri. Nonostante il possesso sia amaranto in larghissime percentuali, gioca soft, senza alzare il livello. Puletti se lo scrolla di dosso con troppa facilità in occasione del primo gol e lo infila sul tempo quando apparecchia per il 2-1.
MAWULI 7 La miglior prestazione stagionale per il ghanese, schierato da mezz’ala sinistra nel centrocampo a tre. Una coincidenza? Forse no, perché in quel ruolo può concedersi sortite offensive più frequenti e aggredire il campo con la sua fisicità. Un gol di classe e un’altra occasione pulita propiziata subito dopo l’intervallo. Indicazioni importanti per il futuro quelle del Cabassi.
PATTARELLO 5 Prova a fare quello che faceva una volta ma è come se avesse resettato tutto. L’uno contro uno gli resta in canna, fisicamente soffre i contrasti, non ha più quella prepotenza tecnica che lo rendeva immarcabile. La rabona prima era un segnale di sfacciata supremazia, adesso è diventata velleitaria. Di sicuro la squadra deve aiutarlo e innescarlo in altra maniera, liberandogli spazi intorno, altrimenti raddoppiarlo diventa un gioco da ragazzi. E lui deve darsi una scossa: sembra intimidito, sfiduciato. Il rigore poteva essere l’occasione per fare click nella testa, invece l’ha lasciato a Gaddini senza dire ah.
GUCCI 6 Una palla come si deve in 67 minuti, che lui trasforma in un penalty a favore. Poi il solito ritornello che dura da tre stagioni ormai, forse per caratteristiche di tutte le prime punte o forse per chissà cosa. Fatto sta che chi gioca là davanti deve solo lavorare sporco (22′ st Ogunseye 5 Un pallone decente anche per lui. Buono lo smarcamento, sballata la soluzione. Lì poteva fare meglio e di più).
GADDINI 5 Voto articolato. Confeziona 45 minuti elettrici, volitivi, non sempre lucidi in quel campo pesante. Insolita per un ragazzo lineare come lui l’insubordinazione nel voler calciare il penalty, che innesca un corto circuito pazzesco perché sconfessa le indicazioni di Troise, toglie una chance di riscatto a Pattarello e taglia le gambe a lui stesso. L’allenatore infatti non lo fa rientrare dopo l’intervallo ed è comunque una scelta discutibile (1′ st Tavernelli 5 Dovrebbe dare le spallate più vigorose a un Carpi barcollante e invece non entra mai in partita).