Chiosa, capitano amaranto ed ex capitano dell’Entella, interpreta bene una partita speciale. Gucci entra e aspetta la palla giusta che non arriva mai. Pattarello inibito e provocato. Renzi parte sparato, propizia il gol e poi si eclissa. Tutta la squadra giù di tono nella ripresa
Le pagelle di Arezzo-Virtus Entella.
TROMBINI 6 Molto bravo su Castelli, a metà primo tempo, quando resta in piedi e lo disorienta, intercettandone la mozzarella nell’uno contro uno. Così così nell’uscita che per poco non spalanca il varco del pareggio a Manzi, il quale mette a lato di testa. Incolpevole sul gol di Franzoni: la palla gli sbuca fuori da una mischia e nemmeno Guccione, appostato sul palo, riesce a metterci una pezza.
MONTINI 6 L’avvio è brioso, poi legge male la palla lunga di Ndrecka che apre il contropiede di Castelli e di lì in avanti resta sulle sue. Una serata senza grandi sbavature e senza acuti.
CHIOSA 6.5 Si vede che non è una partita qualsiasi per lui, capitano dell’Arezzo ed ex capitano dell’Entella. Risoluto, energico nei corpo a corpo, talora con qualche fallo di troppo però attento, concentrato, efficace. Nel finale si prende qualche licenza in impostazione: è lui che ispira l’ultima palla gol del match, trovando Righetti con una bella apertura.
GIGLI 6 Finché la squadra pressa e resta compatta, dietro i rischi sono ridotti all’osso. La musica è diversa quando vengono meno le distanze, specie a metà ripresa, però non perde mai la bussola. Santini entra e fa più casino che altro, Casarotto si dedica perlopiù a non scoprire la metà campo. Esce per motivi tattici (33′ st Fiore ng Un quarto d’ora non male, con alcune ingenuità nel regalare falli da punizione agli avversari in trincea ma anche un paio di incursioni sotto la sud che fruttano uno dei due corner del match).
RIGHETTI 6.5 Il piede non è caldo come al solito ma ciò non gli impedisce di disegnare traiettorie avvelenate per i difensori, eseguendo il cross come insegna il manuale del calcio. Suo l’assist per l’unica, vera occasione amaranto della ripresa.
RENZI 6 Avvio sparato, poi la flessione. Per un tempo mangia il campo e non a caso è lui, andando forte in pressione, a mandare in tilt la partenza dal basso dell’Entella, propiziando l’1-0. Dopodiché si eclissa e l’Arezzo si sgonfia (33′ st Gaddini ng Difficile lasciare il segno in così poco tempo. Certo è che i suoi lampi sembrano evaporati dopo il palo di Carpi su rigore).
SANTORO 6 Come molti suoi compagni, offre una doppia versione di se stesso. Finché il motore gira, tira fuori una prestazione tra le più convincenti, soprattutto per l’interpretazione mordace della gara, condita da buona geometria. Nel pressing altissimo che origina il vantaggio, c’è anche lui nei pressi dell’area ligure. I giri di lancette però sono un nemico inesorabile e nel finale, nonostante l’uomo in più, la lampadina non si accende.
DAMIANI 6 Troise aveva fatto pretattica alla vigilia, spiegando che dopo tre mesi di stop ne andava salvaguardata la tenuta. Invece lo ributta dentro dall’inizio a distanza di cinque giorni dal derby di Coppa, spremendone il massimo delle energie disponibili in questo momento. Presente ma meno impattante, generoso ma senza quella garra che aveva spostato gli equilibri al Curi (14′ st Settembrini 6 E’ un’annata strana. Gioca poco e quando gioca, trova sempre il contesto più complicato. Troise inserisce lui e Gucci mentre l’Arezzo ha già imboccato una china pericolosa. Il cap non riesce a cambiare l’inerzia ma perlomeno si muove, palleggia, mette anche le mani al collo all'(ex?) amico Parodi. Un minimo di vitalità ancora c’è).
GUCCIONE 7 La partita si spacca grazie a lui: ritrova il gol dopo oltre due mesi e si fa furbescamente sbattere a terra da Castelli che becca un rosso ingenuo. In pratica il vantaggio e la superiorità numerica portano la sua firma, impreziositi da qualche buona giocata in palleggio. Alla terza gara di fila in dieci giorni, si spenge bruscamente dopo l’intervallo (26′ st Pattarello 5 Verrebbe voglia di entrare in campo e dargli una pacca sulla spalla per rincuorarlo, caricarlo, rimetterlo in sesto. Inibito nel dribbling, vessato da Parodi che lo provoca, innervosito dalla panchina dell’Entella che gli dice chissà che cosa. Calcia sul fondo un pallone che lambisce il palo ed è l’unico sussulto degno di nota).
OGUNSEYE 5 La doppietta di Coppa non produce effetti in campionato. Spreca i primi due palloni e ci resta sotto, nonostante si sbatta per giocare di sponda e aiutare i compagni. Gli capita l’occasione buona per capitalizzare il momento migliore dell’Arezzo e mettere in ghiaccio la gara, affondando l’Entella, e invece strozza il tiro con il piede forte. Col senno di poi, la partita gira (anche) lì. Il digiuno da gol si allunga a otto giornate (14′ st Gucci 5 Vecchi discorsi sempre attuali. Aspetta la palla giusta che non gli arriva mai).
TAVERNELLI 6.5 Un primo tempo frizzante, dinamico, come da tempo non gli capitava. Suo l’assist per il gol di Guccione, suo anche quello per l’occasionissima di Ogunseye dopo una scorribanda in fascia. Quando scocca l’ora di gioco, pure lui sparisce.