La Commissione assetto del territorio ha votato all’unanimità l’interesse pubblico della riqualificazione dell’impianto. Il primo lasciapassare era arrivato il 10 dicembre dalla conferenza dei servizi preliminare
La Commissione assetto del territorio ha votato all’unanimità l’interesse pubblico del progetto di riqualificazione dello stadio Città di Arezzo. Si trattava di un passaggio importante in vista della seduta del consiglio comunale in programma giovedì prossimo, 30 gennaio, in cui la pratica arriverà all’esame dell’aula. Quello di oggi è stato un via libera trasversale che ha messo d’accordo tutte le forze politiche presenti in Cat e rappresentate dai consiglieri Palazzo, Lucacci, Severi, Cornacchini, Borri, Caneschi, Donati Romizi.
Il primo lasciapassare per il progetto era arrivato il 10 dicembre dalla conferenza dei servizi preliminare, convocata dal sindaco e tenutasi alla presenza di numerosi rappresentanti degli uffici comunali, degli enti istituzionali e dei gestori dei servizi di pubblica utilità: anche in quel caso si era registrato un unanime parere favorevole al Documento di fattibilità (Docfap).
Una volta ottenuto l’ok dal parlamento cittadino, la Ss Arezzo presenterà al Comune il progetto definitivo, corredandolo con la bozza di convenzione con l’amministrazione comunale comprendente i criteri generali di esecuzione dei lavori, la durata e le condizioni contrattuali dell’eventuale cessione del diritto di superficie. Inoltre verrà ufficializzato il piano economico-finanziario asseverato da un istituto di credito che indichi l’importo delle spese di predisposizione della proposta e i costi sostenuti per la predisposizione del progetto definitivo e dia conto, anche mediante i ricavi di gestione, dell’effettiva copertura finanziaria dei costi di realizzazione e gestione dell’impianto.
L’inizio dei lavori, salvo contrattempi, è fissato per febbraio 2026, mentre l’opera dovrebbe essere consegnata a giugno del 2030. Investimento complessivo sui 30 milioni di euro con il contributo di New Energy, azionista di maggioranza della Ss Arezzo con il 99% delle quote sociali, e di partner privati.