Il colpaccio di Rimini, arrivato grazie a scelte tecniche profonde e contro un avversario che scoppiava di salute, potrebbe aver prodotto quello scrollone emotivo di cui si avvertiva il bisogno. Bucchi verso la conferma del 433 con Guccione in regia, Capello mezz’ala e il tridente in attacco: ma bisognerà anche correre e fare legna. Ballottaggio Mawuli-Damiani a centrocampo. Il Sestri Levante a caccia di punti pesanti per alimentare le speranze di salvezza
E adesso un po’ di continuità. Il colpaccio di Rimini, arrivato grazie a scelte tecniche profonde e contro un avversario che scoppiava di salute, potrebbe aver prodotto quello scrollone emotivo di cui si avvertiva il bisogno. Alla fine la squadra aveva necessità di rimettersi in sesto mentalmente, che dal punto di vista tattico una soluzione era chiaro si sarebbe trovata. Bucchi ha deciso di imboccare una strada nuova e il Sestri Levante rappresenta un test di rilievo, abbordabile ma da non sottovalutare.
La seconda vittoria di fila, oltre a rilanciare le ambizioni playoff, farebbe calare definitivamente il sipario sul periodo più complicato della stagione, che ha frenato la rincorsa alle prime posizioni e che è costato la panchina a Troise. L’Arezzo si era involuto, smarrendo il filo del gioco e perdendo identità, come testimoniano i risultati di gennaio e febbraio. Ma erano state per lo più le prestazioni a mancare e proprio da quelle Bucchi intende ripartire.
Salvo sorprese, sarà ancora 433 con gli interpreti di Rimini. L’unica eccezione riguarda Mawuli, tornato disponibile dopo la squalifica e candidato a giocare da mezz’ala destra. Il ballottaggio con Damiani è uno dei dubbi di questa vigilia, mentre sul resto della formazione non dovrebbero esserci troppe incognite, visto anche il buon rendimento generale in Romagna. Guccione giocherà ancora da play, in quello che è il dato più stimolante di questo scorcio di stagione. E al suo fianco, sul lato di sinistra, ci sarà di nuovo Capello. L’indicazione di Bucchi è chiara: qualità sì ma solo se al servizio della squadra. Tradotto: ok il piede morbido ma c’è pure da correre, da fare legna, altrimenti viene giù il castello.
Dall’altra parte ci sarà un Sestri Levante che sta lottando per evitare la mannaia dell’ultimo posto. Finisse oggi il torneo, sarebbe retrocesso in D insieme al Legnago senza neanche disputare i playout, perché la forbice con il Perugia quint’ultimo è di 9 punti. Ma la Lucchese, adesso a +10 sui liguri, beccherà sicuramente una penalizzazione e quindi la fiammella di speranza è ancora accesa. La salita, in ogni caso, è ripida: i rossoblu segnano poco, subiscono tanto e soprattutto non vincono mai. L’ultimo successo risale a dicembre e con questo passo è dura pensare di mantenere la categoria.
Longo comunque non vuole mollare: nella conferenza stampa della vigilia ha elogiato l’Arezzo (“piazza importante, atmosfera da calcio vero con il muro amaranto in curva, squadra forte”) e pungolato i suoi a dare il massimo per non lasciare nulla di intentato. Al Comunale sarà 4312 con Durmush (4 gol) squalificato. Si preannuncia una battaglia, una gara agonisticamente tirata perché mancano dieci giornate alla fine e i punti adesso pesano come macigni. La caratura tecnica sposta il pronostico dalla parte amaranto ma serviranno anche coraggio e fisicità. Calcio d’inizio alle 17.30.