Trombini inoperoso per tutta la partita, senza affanni i centrali difensivi contro il tenero attacco milanista. Damiani rompe e propone, Santoro poco convincente in regia, Righetti a sinistra ha perso lo smalto delle prime apparizioni. Coccia e Mawuli subentrano senza incidere, Chierico ruba il pallone decisivo
Le pagelle di Arezzo-Milan Futuro.
TROMBINI ng L’unico tiro nello specchio è di Sia al minuto 95 e finisce in rete. Ma l’assistente aveva la bandierina alzata, altrimenti sarebbe stata una beffa clamorosa. Fino a quel momento, inoperoso e mai chiamato in causa.
GILLI 6 Braccetto destro nell’inedita difesa a tre proposta da Bucchi. A parte i primi venti minuti, in cui soprattutto Magrassi riesce a dilatare il reparto creando un paio di potenziali pericoli, tiene botta senza affanni. I milanisti davanti sono teneri teneri.
CHIOSA 6 Ci mette un po’ a prendere le misure del nuovo sistema di gioco. Le distanze con i centrocampisti non sono quelle giuste, tra le linee si aprono varchi e il Milan ne approfitta in più di una circostanza, anche se produce solo un tiro alto di Magrassi. Poi, piano piano, a livello difensivo le cose si aggiustano. Una serata liscia come l’olio.
GIGLI 6 Seconda volta da titolare con la gestione Bucchi. Beccato dal pubblico per qualche retropassaggio di troppo ma non era lui a dover rischiare la giocata. Esce per crampi (29′ st Lazzarini ng Rivede il campo a distanza di un mese e mezzo dalla manciata di minuti di Terni. Grintoso, carico anche se la nuvoletta di Fantozzi non lo ha abbandonato. Il suo rinvio a occhi chiusi colpisce Turco e diventa un assist per Sia che la infila in porta. Per fortuna c’era fuorigioco).
RENZI 6.5 Mezzo voto in più perché, sulla sponda di Pattarello, fa la cosa più bella di tutto il primo tempo: stop in corsa, dribbling e tiro secco verso l’angolino lontano, disinnescato con bravura da Nava. Da quinto ha più campo da mangiare, che per un motorino come lui è situazione invitante, anche se i colpi migliori gli restano sempre in canna.
DAMIANI 6 Mezz’ala destra di rottura e proposizione. La gamba non gira come ai bei tempi ma è comunque in partita. Fa legna, si sbatte per tappare le falle, ruba un pallone che potrebbe valere un gol e Malaspina, già ammonito, lo stende. Sarebbe secondo giallo ma Gauzolino se ne dimentica. Esce a metà ripresa (19′ st Mawuli 5 Con lui dentro, la gara non si sposta granché. Il vero Shaka resta nascosto chissà dove).
SANTORO 5 A Bucchi è piaciuto, dalla tribuna non ha convinto. Il paragone inevitabile con Guccione lo penalizza, però al di là di questo serviva una regia più continua, incisiva, profonda. La squadra invece ha fatto una fatica boia a costruire la manovra e produrre occasioni da gol.
DEZI 5 Molto bene il primo tempo di Ferrara, zero minuti con il Carpi, discreta la mezz’ora finale di Ascoli, male con il Milan. Alti e bassi di un giocatore che è rimasto fermo fino a gennaio. Ieri sera impalpabile (19′ st Chierico 6 Non spacca ma è protagonista dell’episodio decisivo quando ruba palla a Sia, secondo Oddo con un fallo, innescando il break vincente di Pattarello).
RIGHETTI 5 Si è infilato dentro un tunnel più lungo del previsto. Ad Arezzo debuttò con fare sbarazzino e un piede di velluto, che adesso non usa quasi più. Anche l’atteggiamento è molto meno vivace (19′ st Coccia 5 Dopo cinque panchine consecutive, si presenta gestendo in modo maldestro un paio di palloni lungo la linea dell’out. Uno spezzone così così).
RAVASIO 5 Il vecchio dilemma che si ripropone: la squadra non lo serve o il centravanti non si mette nelle condizioni di farsi servire? Una via di mezzo forse. Fatto sta che dopo il gol al Sestri Levante, quattro partite fa, ha tirato in porta una volta sola contro il Carpi. Tra Ascoli e Milan Futuro, soltanto sportellate, movimenti a vuoto e qualche cosina qua e là.
PATTARELLO 7 L’Arezzo conclude nello specchio due volte in 95 minuti: una con Renzi dopo il suo assist di petto e una con lui in prima persona, giusto per ribadire che questa squadra, in fase offensiva, ha una Pattarello-dipendenza ormai acclarata. Il gol, con un tracciante a mezzo metro da terra, è anche di pregevole fattura. Ed è il primo veramente decisivo segnato quest’anno su azione. Poi esulta polemicamente verso la tribuna, mimando con le mani il bla bla bla mugugnante degli spettatori (40′ st Capello ng).