Mattia Damiani, 22 anni, terza stagione ad Arezzo

Rientrano Guccione e Tavernelli dopo la squalifica, Bucchi mette da parte il 352 utilizzato contro il Milan Futuro e ripropone il sistema di gioco con il tridente offensivo. Ballottaggio in mediana in vista di una partita contro un avversario incostante ma talentuoso

Con il rientro di Guccione e Tavernelli dopo la squalifica, l’Arezzo recupera due pedine fondamentali. E Bucchi potrà rispolverare il 433 che, nella sua testa, è il sistema più redditizio per sfruttare al massimo le caratteristiche della rosa. E’ vero che l’allenatore in queste settimane ha tirato fuori dal cilindro diverse sorprese ma dopodomani l’ipotesi più probabile è rivedere la squadra a trazione offensiva con la linea a quattro dietro, un play, due intermedi e il tridente.

Il 352 disegnato contro il Milan Futuro non ha dato grandi risultati, ingessando la costruzione del gioco e rendendo più complicata del solito la produzione di occasioni da gol. Contro i rossoneri l’Arezzo è andato al tiro soltanto da fuori area e c’è voluta tutta la qualità di Pattarello per indovinare il tracciante giusto che ha schiodato lo 0-0.

Sabato sarà tutto diverso: il fattore campo, il valore dell’avversario, la difficoltà dei duelli individuali. Il Pescara in casa non ha mai marciato a grande velocità, tant’è che ha conquistato 25 punti contro i 33 messi insieme in trasferta. Però ha un organico con diversi elementi talentuosi e l’opportunità concreta di riprendersi il terzo posto in classifica, adesso in mano alla Torres. Sarà una partita tosta, accesa e per fare risultato servirà un Arezzo al top.

Le opzioni per Bucchi sono molteplici, con il dubbio più grande in mezzo al campo. Insieme a Guccione e Capello ci sarà spazio per un’altra mezz’ala di qualità (Chierico o Dezi) oppure toccherà a un elemento di interdizione e contrasto come potrebbero essere Damiani e Mawuli? Detto che c’è anche l’ipotesi Settembrini, giocatore d’esperienza che in certi contesti fa sempre comodo, ne sapremo qualcosa in più domani, dopo la conferenza stampa del tecnico amaranto.

Affrontare il Pescara non è come vedersela con il Milan Futuro e l’equilibrio tra i reparti va sempre salvaguardato. Ma Bucchi ama lasciare le briglie sciolte a una squadra che, se riesce a restare corta e a correre nel modo giusto, ha nella tecnica e nel palleggio due delle sue armi migliori. Di sicuro va trovata una linea da portare avanti fino al 27 aprile. Poi, nei playoff, si potrà solo raccogliere quanto seminato in precedenza.