Alla fine erano 2.945 gli spettatori presenti al Comunale per il derby. Assenti i tifosi perugini, che prima della partenza della squadra per Arezzo, ieri mattina, erano andati a incitare la squadra con un messaggio chiaro: “Sbrana Grifo sbrana”. La Minghelli contro i divieti di trasferta e con un omaggio alla Primavera di Bricca
Alla fine erano 2.945 gli spettatori paganti presenti al Comunale per il derby. Per la partita non erano valide le tessere stagionali di abbonamento (1.583), mentre i sostenitori perugini sono dovuti restare a casa per il divieto di trasferta imposto dalle autorità, fino al termine della stagione, dopo i tafferugli in autostrada con quelli della Lucchese. Prima della partenza della squadra per Arezzo, ieri mattina, la nord era andata a incitare la squadra con un messaggio chiaro: “Sbrana Grifo sbrana”.
Dalla curva Minghelli i cori anti Perugia, nel nome della rivalità, si sono levati soltanto verso la fine della gara, quando il risultato era ormai al sicuro e c’era da festeggiare. Per gli amaranto è la seconda vittoria di fila in casa contro gli umbri: anche nella passata stagione era finita 2-0 e anche quella volta il primo gol era stato segnato davanti alla sud (Risaliti), mentre il raddoppio dalla parte opposta (Gucci).

Più di uno i messaggi lanciati dai gruppi organizzati a suon di striscioni. Nel primo, firmato dalla Fossa, c’era scritto: “Anche lo Stato te l’ha consigliato, non c’è diffida senza reato. Ultras liberi”. Il riferimento è a questa sentenza di cui avevamo scritto nel giorni scorsi. In contemporanea è stata lanciata una torcia sul campo, con l’arbitro che ha dovuto interrompere il gioco per consentirne la rimozione ai vigili del fuoco (multa in arrivo). Un omaggio alla Primavera, che ieri ha vinto il campionato, l’ha firmato il gruppo 10Settembre1923: “Grinta, cuore, passione vera. Tutti in piedi per mr Bricca e la sua Primavera”.
Infine una presa di posizione contro le restrizioni che sempre più spesso inibiscono la partecipazione dei tifosi: “Divieti e imposizioni, basta con queste assurde imposizioni. Trasferte libere”.
