Trovato l’accordo con la Ternana, in arrivo il centravanti classe 1996 che si giocherà il posto con Ravasio. Quattro i suoi incroci da avversario con gli amaranto: l’anno scorso segnò al Comunale dopo appena 14 secondi, nel 2017 quando era al Siena si fece parare un rigore decisivo da Pelagotti
Manca soltanto l’ufficialità per il trasferimento di Pietro Cianci (1996) ad Arezzo. Il centravanti porterà in dote 347 presenze in serie C tra campionato, playoff, Coppa Italia e Supercoppa, corroborate da 76 gol messi a segno. La trattativa con la Ternana è ai dettagli e il semaforo verde comincia a intravedersi. Non è stata un’operazione semplice per molti motivi: la società umbra vive una situazione di clamorosa incertezza e ha bisogno di monetizzare il più possibile, a costo di cedere i suoi pezzi migliori; su Cianci c’erano anche altri club, dall’Ascoli al Brescia, ma l’Arezzo li ha sorpassati; il giocatore ha uno stipendio di prima fascia per la categoria e, dopo che la Ternana lo aveva riscattato dal Catania, era sotto contratto fino al 2027.
C’è voluto un po’ di tempo per limare tutti gli spigoli e alla fine è stata trovata la quadra. Cianci firmerà un triennale o un biennale con opzione per il terzo anno: è l’ultimo tassello che manca alla ricostruzione del puzzle. Ieri il presidente Manzo ha fatto capire che la compravendita avrebbe riguardato solo il trasferimento del cartellino, senza ulteriori conguagli, mentre da Terni le indiscrezioni raccontano di un bonus da parte amaranto, che per la Ternana significherebbe compensare la cifra di 55mila euro versata al Catania poche settimane addietro.

Al di là degli aspetti burocratici, l’Arezzo sta per completare la lista dei 23 con un rinforzo di peso in tutti i sensi: Cianci in carriera ha sempre giocato in serie C (201 presenze nel girone sud, 31 nel girone nord e 67 nel girone centrale), categoria che conosce alla perfezione. Alto un metro e 96, è una prima punta strutturata, abile nelle sponde e nel gioco aereo, con una presenza che si fa sentire dentro l’area di rigore. Mancino di piede, il prossimo attaccante amaranto non è mai stato uno sfonda reti (solo due volte in doppia cifra, tra cui l’anno scorso) ma compensa con la generosità e la capacità di aprire varchi per i compagni. E’ l’alter ego di Ravasio, arrivato a gennaio dal Cittadella, con il quale si contenderà il posto al centro del reparto offensivo nel 433 di Bucchi.
In passato Cianci ha affrontato 4 volte l’Arezzo da avversario: il 7 ottobre 2018, con la maglia del Siena, si fece parare da Pelagotti un calcio di rigore a 12 minuti dalla fine. Al Franchi il derby si chiuse sullo 0-0, con gli amaranto in nove per le espulsioni di Basit e Sala. In campo c’era anche l’attuale ds Cutolo. Al ritorno, pochi minuti per lui dentro un clamoroso 3-3. L’anno scorso con la Ternana, invece, Cianci aprì le marcature al Comunale dopo 14 secondi, segnando di sinistro davanti alla curva ospiti. Era il 29 settembre 2024, i rossoverdi vinsero 2-1. Al ritorno al Liberati, nel match d’esordio di Bucchi in panchina, finì 3-1 per gli umbri: Cianci sfornò due assist per la doppietta di Cicerelli, che ribaltò l’iniziale vantaggio di Pattarello.