(foto pagina Facebook Ac Carpi)

Il club è di proprietà di Claudio Lazzeretti, titolare della Texcart, azienda legata al mondo della moda. In panchina Stefano Cassani, espulso martedì e costretto alla tribuna domani al Comunale. Gli emiliani hanno conquistato in esterna 6 dei loro 8 punti totali, alternando buone prestazioni a qualche difficoltà. Contro gli amaranto probabile 3421 con il centrocampista Rossetti e l’attaccante Cortesi elementi top

IL CARPI DI LAZZARETTI – Dopo la bella vittoria di martedì, per l’Arezzo è di nuovo campionato. Domani al Comunale sarà di scena il Carpi che con 8 punti occupa la dodicesima posizione. Alla guida del club c’è sempre Claudio Lazzaretti, proprietario della Texcart, azienda legata al mondo della moda italiana e internazionale, leadership nel settore, specializzata nella creazione di accessori e finiture creative per il settore del fashion, realizzando etichette tessute e stampate, cartellini, nastri, patch in silicone, articoli di packaging e gadget personalizzati. Lazzaretti, carpigiano doc, è stato l’artefice nel 2021, dopo la mancata iscrizione alla serie C, della rinascita del club biancorosso e nel 2024 del suo ritorno nel calcio professionistico. Confermato il direttore sportivo Marco Bernardi, che nelle settimane scorse ha prolungato il suo contratto fino al 2027. In panchina invece c’è un volto nuovo rispetto alla passata stagione.

LA GESTIONE CASSANI – Dopo due annate ricche di soddisfazioni, è terminato il rapporto tra la società modenese e Cristian Serpini, con la scelta per il nuovo allenatore che è ricaduta su Stefano Cassani. Nativo di Faenza, figlio dell’ex ciclista e ct della nazionale, nonché commentatore televisivo Davide, arriva al Carpi dopo un biennio in D alla guida prima del Victor San Marino e lo scorso anno del Lentigione. Giovanissimo, 36 anni da compiere a ottobre, ha iniziato presto la sua avventura in panchina nei settori giovanili di vari club dell’Emilia Romagna. Nel 2021 la prima esperienza con i grandi nel campionato di Eccellenza, sulla panchina del Del Duca Grama, poi le due ultime stagioni in D. preparato tatticamente, con evidenti capacità nel leggere la partita, abile ad adattarsi alle squadre avversarie. Nonostante la giovane, ha dato sfoggio di essere un motivatore. Non sarà in panchina causa l’espulsione ricevuta nell’ultimo turno di campionato, che gli è costata una giornata di squalifica.

CONTINUITA’ TECNICA – La campagna acquisti estiva ha visto arrivare in biancorosso pochi giocatori, cercando di proseguire con un gruppo che lo scorso anno era apparso coeso e amalgamato. In porta è stato ingaggiato il 2005 Sacchetti dal Sassuolo, in difesa Pitti dal Cesena e Lorenzo Lombardi, fedelissimo di mister Cassani, con lui a San Marino e Lentigione. In mediana tesserati Pietra (Pontedera) e Rosetti, proprietà Bologna ma la scorsa stagione al Sestri. Inoltre sono arrivati il trequartista Arcopinto (Victor San Marino) e in avanti quel Riccardo Forte dal Campobasso che, nel recente passato, era stato un desiderio non troppo velato dell’Arezzo. Il Carpi aveva impattato bene la stagione, 5 punti nelle prime tre gare, ma nelle ultime partite ha raccolto una vittoria e due sconfitte con Ternana e Ravenna (1-2). Nonostante il ko, la prestazione del Carpi è stata, soprattutto nella ripresa, convincente, con i biancorossi che hanno recriminato e non poco con l’arbitro, soprattutto per il rigore concesso al Ravenna che ha deciso la partita e per aver tollerato, a loro giudizio, un gioco troppo duro da parte degli ospiti.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – Nelle prime partite la compagine romagnola è apparsa applicata, determinata, compatta tra i reparti, solida e con una buona dote di cinismo. Qualcosina si è inceppato nelle ultime giornate, con la difesa che non è apparsa ermetica e con la mediana che ha commesso qualche piccolo errore in fase di costruzione. Al netto di questo è compagine da prendere con le molle, perché dei suoi 8 punti, ben 6 li ha raccolti in trasferta dove ha battuto Pianese e Sambenedettese e dove la squadra è stata abile a difendersi e ripartire, sfruttando le ripartenze. Difesa con una buona fisicità, ma non estremamente strutturata, forte in marcatura, con i braccetti che partecipano anche alla prima costruzione. Però qualcosa concede, le 7 reti al passivo lo stanno a dimostrare. La mediana dà il meglio nella fase di non possesso e di ribaltamento dell’azione. Le maggiori difficoltà il centrocampo biancorosso le ha messe in mostra quando deve fare la partita, dove non è apparso preciso in fase di costruzione. Le fasce sono di competenza di Cecotti e Rigo, giocatori di buona corsa e gamba, discreti in entrambe le fasi. In avanti tanto, se non tutto, gira intorno a capitan Cortesi, il giocatore con il miglior rendimento, con il reparto offensivo dove i vari Fall, Gerbi, Forte e Stanziani, che stanno lavorando tanto per la squadra, ancora non hanno trovato la via della rete avversaria.

il tecnico Stefano Cassani

MODULO E FORMAZIONE – Al Comunale arriverà una formazione con qualche assenza. Sono out per infortunio Rodrick Tcheuna, Pitti e Mahrani per problemi muscolari e Forapani causa rottura del crociato. Biancorossi con il 3421. Sorzi in porta, terzetto difensivo composto da Zagnoni, Rossini e con Panelli e Lombardi in ballottaggio per l’ultima maglia. A centrocampo sugli esterni a destra Cecotti e sull’out opposto Rigo. In mezzo Rossetti è la certezza, con l’altro posto che se lo giocheranno Amayah e Figoli, con Casarini che scalpita alle loro spalle, soprattutto dopo la prestazione e la rete realizzata al Ravenna. Tra le linee sicuro Cortesi assieme a uno tra Forte e Stanziani, con Gerbi favorito come terminale offensivo. Non è da escludere l’avanzamento, come nell’ultimo turno, di Amayah, centrocampista di grande corsa e buona fisicità, nella linea dei trequartisti.

ELEMENTI TOP – I giocatori da tenere maggiormente sott’occhio sono Manuel Rossetti e Matteo Cortesi. Il primo, classe 2005, è centrocampista arrivato in prestito dal Bologna dopo la stagione al Sestri. Nonostante la giovane età ha preso subito in mano le chiavi della mediana biancorossa. Nativo di Forlì, è cresciuto nel Cesena dove è rimasto fino al 2018, anno del fallimento della società, accasandosi poi ai felsinei. Lo scorso anno la sua prima stagione tra i grandi in Liguria, conclusa con una retrocessione ma positiva a livello personale. In questa sessione di mercato l’arrivo a Carpi. Mancino, centrocampista che si sa ben destreggiare sia come mezz’ala che come centrale, apprezzabile in fase di costruzione, con una buona intelligenza tattica. Caratteriale, è abile anche nella fase di non possesso. Cortesi, alla terza stagione in biancorosso, classe ’98, è l’uomo di maggiore qualità della truppa di Cassani. Nativo di Ravenna, una carriera interamente trascorsa in Emilia Romagna, è l’anima offensiva dei suoi e il più pericoloso dei carpigiani, mettendo in mostra giocate e prestazioni anche da categoria superiore. Giocatore che nasce trequartista, ma che gioca senza problema anche come seconda punta. Tecnico, bravo a muoversi su tutto il fronte d’attacco, abile sotto porta e apprezzabile anche in fase di rifinitura. È il cannoniere del Carpi con 3 reti.