il settore ospiti deserto al Curi

Derby mutilato al Curi, la curva Pucciarini invoca “trasferte libere” e cancella i cori contro l’Arezzo. Stamani gli striscioni della Minghelli in tutta la città, con l’invito a società e presidenti a tutelare le tifoserie. A Perugia 5.152 spettatori, uno solo di fede amaranto, mentre a pochi chilometri di distanza circa 250 sostenitori del Siena assistevano alla partita della propria squadra a Foligno

Il settore ospiti deserto ha mutilato un derby che, in condizioni normali, sarebbe stato uno spettacolo di adrenalina, di agonismo e di pubblico. Invece no. Il cervellotico divieto imposto ai tifosi amaranto, che con ogni probabilità verrà replicato per quelli biancorossi nella gara di ritorno, ha macchiato il pomeriggio del Curi, consegnando agli annali una sfida sui generis, privata del colore e del calore che l’ha sempre contraddistinta.

In mattinata i gruppi della curva Minghelli hanno tappezzato la città con striscioni di protesta piuttosto eloquenti, invitando anche le società e i presidenti a tutelare i diritti del pubblico, senza recitare la parte delle inerti comparse. Tra slogan coloriti e messaggi forti, l’appello lanciato alle autorità è stato quello più gettonato nell’ultimo periodo: “trasferte libere”.

In questo senso non c’è distinzione di fede e anzi, i classici steccati della rivalità sono stati scavalcati più volte da tutte le tifoserie. Lo ha dimostrato la curva Pucciarini oggi pomeriggio. Dopo pochi secondi di gara, è comparso lo striscione con la scritta “Reprimere e vietare, solo questo sapete fare. Trasferte libere”. Ne sono seguiti dieci minuti di silenzio assoluto in segno di protesta e per tutta la durata del derby, nonostante gli animi in campo fossero bollenti, dalla nord non è partito nemmeno un coro contro i rivali aretini né contro l’Arezzo.

In totale allo stadio c’erano 5.152 spettatori, uno solo con la bandiera amaranto (residente fuori Italia), sistemato nell’angolino sud della tribuna. Tutto ciò mentre, qualche chilometro più in là, circa 250 tifosi del Siena stavano assistendo alla partita della loro squadra a Foligno, per il campionato di serie D. Una concomitanza che, decreto alla mano, ha spinto Casms e prefettura a interdire l’acquisto dei biglietti per il Curi ai sostenitori aretini. Forse avrà vinto la prudenza o forse la burocrazia. Di sicuro abbiamo perso noi e il calcio.