Prelevato a dicembre 2021 dal Real Forte Querceta, ha giocato 91 volte con l’Arezzo tra serie D e serie C, conquistando la promozione del 2023 e mettendo in campo grinta e combattività in più ruoli. Iconico il suo abbraccio con un raccattapalle dopo il gol al Montespaccato davanti alla sud. Adesso giocherà con il Vado che punta alla promozione tra i professionisti
L’Arezzo saluta Mirko Lazzarini (2000). Vincolato fino al 30 giugno 2006, il giocatore ha risolto oggi il contratto, chiudendo la sua esperienza amaranto dopo quattro anni. Lazzarini si sta già allenando con il Vado, capolista del girone A di serie D che punta alla promozione nei professionisti.
Arrivato ad Arezzo nel dicembre 2021, proveniente dal Real Forte Querceta, ha vissuto le gestioni tecniche di Sussi, Mariotti, Indiani, Troise e Bucchi. Ha sperimentato sulla sua pelle la piazza infuocata, in piena contestazione, ritirata sull’Aventino di San Cornelio nel primo periodo della sua militanza amaranto e poi quella ebbra di passione, di entusiasmo nel giorno della festa, 16 aprile 2023, in un clima di coesione con la squadra che si è prolungato in serie C.
Arrivato con le credenziali del mediano, è stato impiegato da terzino destro e sinistro, da centrale e pochissime volte da centrocampista. Lui, nato play davanti alla difesa, aveva sviluppato una naturale disinvoltura nello switch tra un ruolo e l’altro, guadagnandosi grazie a questa duttilità e a un’interpretazione della gara dinamica e aggressiva, il ruolo di titolare aggiunto, nonostante qualche sofferenza durante la scorsa stagione.
I salti da un club piccolo a uno più blasonato, poi dallo status di rincalzo a quello di punto di riferimento, infine dalla D alla C erano stati assorbiti con combattività e attaccamento alla maglia. Nella sua esperienza aretina ci sono anche la vittoria del Cavallino d’oro e della Rovesciata d’oro. Ci sono 91 presenze complessive e i gol al Perugia, alla Flaminia e al Montespaccato, con l’abbraccio al raccattapalle in un’esultanza diventata iconica.
Lazzarini quest’anno non si è mai allenato con il gruppo e fin dall’estate ha lavorato da solo, in attesa di una sistemazione che finora era sempre sfumata. Adesso la chiamata del Vado, con cui punterà a conquistare la seconda promozione della sua carriera. In bocca al lupo!












