Emiliano Pattarello, 26 anno, giocatore dell'anno

Lettori e followers hanno premiato l’attaccante dopo un serrato testa a testa con Tavernelli. Il 2025 ha portato in dote al mancino di Dolo 20 reti complessive, una presenza costante dentro le gerarchie tecniche della squadra e un rendimento al top nel girone B della Lega Pro. Nonostante la flessione dell’ultimo periodo, il sogno della promozione in serie B passa indiscutibilmente dalla fantasia, dagli strappi e dalle giocate del numero 10

Il 2023 era stato l’anno di Niccolò Gucci, bomber della promozione e del ritorno tra i professionisti a suon di gol. Il 2024 aveva premiato Luca Trombini, portiere entrato nel cuore dei tifosi grazie alle sue parate e a un comportamento impeccabile in campo e fuori. Il 2025 ha invece segnato l’affermazione definitiva di Emiliano Pattarello, votato dalla maggioranza dei lettori e dei followers di Amaranto Magazine come uomo simbolo dell’Arezzo. Non è stata un’affermazione plebiscitaria, anzi. Con il compagno di reparto Tavernelli è andata in scena una lotta serrata, chiusa con un margine tutt’altro che ampio. Terza posizione per Mawuli, poi via via tutti gli altri candidati e cioè (in ordine alfabetico) Chiosa, Gilli, Guccione e Righetti.

In tanti, per motivare il voto a favore di Pattarello, hanno scritto che “i numeri non mentono”. E quelli del mancino di Dolo, classe 1999, sono al di sopra di ogni sospetto: 17 presenze nelle 18 giornate di campionato della scorsa stagione con un’unica assenza per squalifica a Chiavari, due su due ai playoff, 18 su 19 in questo girone di andata (squalificato contro il Gubbio), 2 su 3 in Coppa Italia. Anche dal punto di vista fisico e atletico, Pattarello ha sempre esibito un motore perfettamente oliato, che unito alle capacità tecniche ha spinto Troise prima e Bucchi poi a non rinunciarvi mai.

l’esultanza di Pattarello con il salto mortale dopo il gol al Campobasso

C’è poi il dato statistico riguardante i gol, che ha rappresentato il vero salto di qualità dell’attaccante. Fino a due anni orsono, la sua potenza muscolare e le qualità balistiche non producevano un numero proporzionato di segnature. Poi la tendenza si è invertita, grazie alla freddezza nel trasformare i calci di rigore (2 su 3 l’anno scorso, 4 su 4 quest’anno) ma soprattutto a una vena realizzativa costante per tutto l’anno: 3 reti a gennaio, una a febbraio, 2 a marzo, 4 ad aprile, una a maggio, 3 a settembre, 5 a novembre, una a dicembre. In totale sono 20 palloni spediti in fondo al sacco nell’anno solare: l’anno scorso Pattarello chiuse al secondo posto nella classifica marcatori del girone B alle spalle di Cicerelli della Ternana, adesso è arrivato al giro di boa a braccetto con Bruzzaniti del Pineto.

Legato a doppio filo a questa crescita sensibile nell’incisività offensiva, c’è anche il prestigioso traguardo tagliato un mese fa: 40 gol complessivi in amaranto e ottavo posto nella classifica dei bomber di tutti i tempi a fianco niente meno che di Domenico Neri, uno che ha scritto pagine indelebili di storia del club. Il trend è chiaro: 3 gol in serie D fra campionato (2) e poule scudetto (1); 8 gol con Indiani in panchina nella serie C 2023/24; il boom dell’anno passato con 20 reti totali fra campionato (18), Coppa Italia (1) e playoff (1); 9 realizzazioni nel torneo in corso.

Emiliano Pattarello con i premi ricevuti al termine della stagione 24-25

Le cifre sono molto interessanti a 360 gradi. Pattarello ha segnato 23 gol in casa e 17 in trasferta, distribuiti in 32 partite che si sono chiuse 22 volte con la vittoria dell’Arezzo, 3 volte in parità e 7 volte con una sconfitta. Non male nemmeno i dati relativi ai calci di rigore, come accennavamo prima: l’attaccante ne ha calciati 14, con 12 trasformazioni e soltanto 2 errori contro Città di Castello (ottobre 2022, serie D, prima esecuzione) e Vis Pesaro (maggio 2025, playoff).

Esterno offensivo o seconda punta o finto nove, Pattarello è un attaccante muscolare, prototipo del calcio moderno. Ha giocato con le giovanili del Padova, del Cittadella e del Bologna. Tra i professionisti ha vestito le maglie di Renate, Arzignano e Trento, con cui nel 2021 ha vinto il campionato di serie D. E’ tra i pochi nella storia dell’Arezzo ad aver firmato un poker di gol nella stessa partita: gli è successo a dicembre 2024 contro la Pianese al Comunale (vittoria 4-2), 25 anni dopo l’impresa firmata da Bazzani contro il Giulianova (vittoria 6-4). L’anno scorso ha fatto incetta di riconoscimenti e si è aggiudicato Cavallino d’oro, Rovesciata d’oro e Perla Amaranto.

Nell’ultimo periodo ha avuto una flessione di rendimento evidente, coincisa con quella di tutta la squadra che ha raccolto solo 2 punti nelle tre giornate di chiusura del girone di andata. Resta comunque uno dei punti di forza della squadra e il sogno della promozione in serie B passa indiscutibilmente dalla fantasia, dagli strappi e dai gol del numero 10.