I molisani, esclusi dalla C nel 2022, hanno vinto Eccellenza e serie D, conquistando pochi mesi fa anche lo scudetto dilettanti. In panchina uno degli allenatori più carismatici della categoria, con una rosa rivoluzionata sul mercato e di cui fa parte l’ex amaranto Di Nardo (18 gol l’anno scorso). Domani sera probabile 4312 con D’Angelo trequartista alle spalle di Faggioli e Forte, che a gennaio fu vicinissimo all’Arezzo
SI RICOMINCIA – Finalmente si comincia. Domani alle ore 20.45 l’Arezzo farà il suo esordio in campionato tra le mura amiche del Comunale contro il Campobasso. La compagine molisana è tornata in terza seria dopo l’esclusione dell’estate 2022, quando fu lasciata fuori dalla Covisoc per mancati adempimenti con il fisco e a nulla valsero una serie di ricorsi presentati al Consiglio Federale della Figc, al Collegio di Garanzia, al Tar del Lazio passando addirittura dal Consiglio di Stato. A settembre di quell’anno il socio di minoranza della precedente società, l’italo-americano Matt Rizzetta, presidente della North Sixth Group, società che lavora nel campo dei media e del marketing, a meno di una settimana dall’inizio del campionato di Eccellenza, rilevò da Angelo Rispoli, il presidente dell’Us Campobasso 1919, la seconda squadra della città, trasformandolo nel club principale della città e ripartendo così dall’Eccellenza.
EUFORIA ROSSOBLU – I molisani sono reduci da due promozioni consecutive e la scorsa primavera sono stati anche in grado di aggiudicarsi lo scudetto di serie D battendo in finale il Trapani. Club ambizioso che sulla propria panchina ha ingaggiato uno degli allenatori più carismatici dell’intera serie C, ovvero Piero Braglia. Classe ’55, originario di Grosseto, vanta cinque promozioni in carriera con Montevarchi, Juve Stabia, Pisa, Catanzaro e ultima quella di Cosenza nel 2019 quando conquistò la B tramite i play-off. Una buona carriera da calciatore anche con diverse stagioni di A con Fiorentina e Catanzaro, ha tanta esperienza in categoria, reduce dalle buone stagioni alla guida del Gubbio, da oltre 30 anni in panchina, con la sua avventura iniziata proprio dalle nostre parti, alla guida della Bibbienese nel Cnd nel 1989. Pragmatico, caratteriale, istrionico, dalla battuta pronta anche nelle interviste, molto preparato a livello tattico e bravo a lavorare anche con i giovani.
CAMBIAMENTI SUL MERCATO – In estate la squadra ha subito una profonda rivoluzione, salutando diversi dei protagonisti della scorsa stagione, con il ds Sergio Filipponi che ha concluso diverse operazioni. Sono arrivati i portieri Guadagno (scorso campionato a Fiorenzuola e Latina) e Francesco Forte (Guidonia Montecelio), i difensori Mondonico (Ancona), Fort (Fermana), Calabrese (Padova), Bosisio (Renate), i terzini Haveri (proprietà Torino, lo scorso anno diviso tra Ascoli e Catania) e Celesia (Mantova) e il classe 2005 Mancini (Parma). Inoltre sono stati ingaggiati i centrocampisti Scorza (Fermana), Prezioso (Potenza), Pellitteri (‘04 Alessandria), l’esperto D’Angelo (Avellino) e Baldassin (Renate) e infine gli attaccanti Riccardo Forte (Sestri), Spalluto (Monopoli), Faggioli (Virtus Entella) e l’esterno Bigonzoni (’04 proprietà Cremonese). Ancora aperta la questione su uno dei protagonisti dello scorso campionato, ovvero il venezuelano Maldonado, con il centrocampista che sembrerebbe non rientrare più nei piani tecnici di Braglia, ma la soluzione non è semplice, causa il contratto biennale in essere. Il mercato ha certamente innalzato il livello di esperienza, tecnico e qualitativo di una formazione neo promossa ma che ha l’ambizione di essere una delle variabili e delle sorprese del girone, e che tra l’altro è alla ricerca di un altro attaccante di qualità e un terzino destro: interessano Grassini e Raimo della Carrarese, Morelli del Gubbio e Calapai della Casertana. Quello di domani sarà un banco di prova importante per i rossoblù, usciti ai supplementari del primo turno di Coppa per mano del Giugliano (4-1), risultato condizionato dall’espulsione di Pierno nella ripresa, che vorranno testare l’intesa e l’amalgama che Braglia è riuscito a dare in questa fase di preparazione.
CARATTERISTICHE DI SQUADRA – Per quello che si è potuto vedere il Campobasso, come da tradizione delle squadre del tecnico toscano, è formazione che tiene bene il campo, ben equilibrata tra i reparti, che non concede troppo agli avversari, a parte nei supplementari della sfida di coppa, e decisamente temibile in attacco con giocatori con ottime qualità per la categoria come Spalluto, Faggioli, Riccardo Forte, tra l’altro gli ultimi accostati in passato all’Arezzo, e l’ex di giornata Antonio Di Nardo, lo scorso anno autore di 18 reti. In mediana l’esperienza la fa da padrona: D’Angelo, a cui tra l’altro è stata affidata la fascia di capitano alla prima uscita ufficiale, Baldassin, che però sarà assente al Comunale per aver contratto un batterio che lo ha costretto addirittura al ricovero per 10 giorni in ospedale, Prezioso, in gol in coppa, e Scorza, voglioso di rilanciarsi dopo la retrocessione con la Fermana. La difesa è reparto totalmente nuovo ed è qui ancora qualche ingranaggio va registrato, ma dove spicca la fisicità di Mondonico e la buona intraprendenza dei terzini.
MODULO E FORMAZIONE – Il Campobasso dovrebbe schierarsi con il 4312 con alcuni ballottaggi aperti. Guadagno tra i pali, a destra Pierno, sul lato opposto uno tra Celesia e Haveri, mentre in mezzo Mondonico dovrebbe essere affiancato da Bosisio, in vantaggio su Mancini e Calabrese. In mediana Scorza come regista, giocatore con un mancino educato, affiancato da Prezioso e da uno tra Serra o Pellitteri. Tra le linee D’Angelo, in avanti Riccardo Forte e Faggioli, che aveva accusato qualche malanno fisico ad inizio agosto, favorito su Di Nardo e Spalluto. Non è da escludere che Braglia decida di fare gara maggiormente offensiva, con D’Angelo arretrato in mediana, Forte spostato tra le linee e Di Nardo che troverebbe posto in avanti.
GIOCATORI TOP – I giocatori da tenere in maggiore considerazione sono proprio i due attaccanti: Riccardo Forte e Alessandro Faggioli. Il primo, classe ’99, è cresciuto nel Milan dove ha esordito anche in prima squadra nel match di Europa League contro il Rijeka nel 2017. Giocatore che lo scorso anno, a Sestri, ha ritrovato la C dopo averla disputata con Pistoiese, Piacenza, Lecco e Cavese. Seconda punta che si sa ben destreggiare sull’esterno e come terminale offensivo, non troppo strutturato, è alto 1,79, destro naturale che sa colpire bene con il mancino. Protagonista di un’ottima stagione, oggetto del desiderio, non troppo velato, di Paolo Giovannini nella scorsa sessione del mercato invernale, è punta grintosa, dotato di buona corsa, ostinato, che a volte esagera con la giocata personale ma abile a muoversi anche dentro l’area di rigore. La scorsa annata è stata, a livello realizzativo , la migliore della carriera, portando a referto 13 reti. Alessandro Faggioli originario di Penne in provincia di Pesaro, 24 anni compiuti a febbraio, è arrivato in estate dalla Virtus Entella e messo sotto contratto fino al 2027. Giocatore capace di andare in doppia cifra (14 reti), quando tre stagioni fa vestiva la maglia dell’Ancona-Matelica. Nelle ultime due annate non troppe soddisfazioni: prima in maglia Entella ha realizzato 7 gol in 31 partite, con solamente 10 presenze da titolare, poi lo scorso anno appena 2 reti tra la Liguria e l’Arzignano dove era approdato a gennaio. Anche lui non estremamente strutturato fisicamente, lottatore, prima punta di movimento, a cui piace attaccare la profondità, ma che non disdegna disimpegnarsi all’interno degli ultimi 16 metri. Giocatore che ha fatto vedere buone qualità, che ha bisogno di rilanciarsi e di trovare continuità di rendimento.
PRECEDENTI – L’ultimo precedente di una sfida che ricorda sempre la rete più iconica della storia del calcio aretino, ovvero la rovesciata dei sogni di Menchino Neri, risale al 12 ottobre 1986, in serie B. La gara si chiuse sull’1-0 per l’Arezzo di Riccomini grazie ad una rete nel finale di Pagliari.