Emiliano Pattarello, terza stagione in amaranto

Sarà una partita a viso aperto, tattica ma vibrante. Il Pescara ci arriva con la forza dei numeri e il vento alle spalle, gli amaranto invece devono voltare pagina dopo tre gare senza vittorie. Baldini ha già annunciato la formazione: fuori Pierozzi e Dagasso, dentro Staver in difesa e Meazzi a centrocampo. Troise con tre dubbi: Righetti o Coccia, Santoro o Settembrini, Ogunseye o Gucci. 700 pescaresi nel settore ospiti, oltre 4mila spettatori al Comunale

Prepariamoci a una partita a viso aperto, tattica sì ma vibrante, con grande qualità da una parte e dall’altra. Arezzo e Pescara, al di là del sistema di gioco (433), hanno in comune la tendenza a tenere l’iniziativa, a fare possesso, a cercare gli esterni d’attacco per mandarli all’uno contro uno. I numeri dicono che fino a oggi sono riuscite nell’intento con risultati diversi: in modo più sporadico e altalenante l’Arezzo, con maggiore continuità ed efficacia il Pescara.

La capolista ha vinto 10 partite su 13, 6 su 7 in trasferta, ha 3 punti di vantaggio sulla Torres e una gara in meno. Non segna moltissimo (19 reti) ma sfrutta ottimamente le palle inattive, subisce pochi gol (9, terza difesa), manda a rete tanti giocatori e ha la capacità di portare a casa risultati in bilico (9 vittorie su 10 sono arrivate con un solo gol di scarto). Baldini ha più volte sottolineato l’alone di magia che quest’anno sembra circondare la sua squadra, fedele all’immagine di tecnico alchimista che si è costruito in carriera. Non sempre è riuscito a creare feeling con l’ambiente durante la sua carriera ma quando ce l’ha fatta, i risultati sono arrivati.

Marco Chiosa, leader della difesa

Se il Pescara si presenta con il vento alle spalle alla gara di domani, l’Arezzo dovrà ricompattarsi, rigenerarsi e pescare dal serbatoio delle energie fisiche e nervose per venire a capo dell’avversario. Gli amaranto non vincono da tre turni ed è la serie negativa più lunga della stagione: Troise ha ribadito che vuole qualcosa di più e di diverso dai suoi uomini, con l’occasione ghiotta di svoltare proprio contro la prima della classe. Servirà la testa sgombra però, la forza di carattere e anche un’interpretazione garibaldina dei novanta minuti, perché il Pescara corre, aggredisce e fa della frenesia una delle sue armi migliori.

Baldini la formazione l’ha già annunciata, come d’abitudine: fuori Pierozzi e Dagasso, acciaccati, dentro Staver in difesa e Meazzi a centrocampo nonostante sia un trequartista. “Per me sono tutti titolari” ha spiegato l’allenatore biancazzurro, aggiungendo che Sestri Levante o Arezzo poco cambia, il Pescara deve affrontare ogni avversario come fosse la Juventus. Su quest’altra sponda invece resta qualche dubbio in tutti e tre i reparti (Righetti o Coccia come terzino sinistro, Santoro o Settembrini in mediana, Ogunseye o Gucci in attacco) e Troise sceglierà a ridosso della gara.

Prevista una bella cornice di pubblico, con circa 700 pescaresi nel settore ospiti e oltre 4mila spettatori totali al Comunale. Per l’Arezzo comincia un periodo intenso che, prima della sosta di fine anno, prevede la doppia trasferta a Perugia per campionato e Coppa, gli scontri diretti con Virtus Entella e Campobasso, la partita di Lucca e il match interno con la rivelazione Pianese. Calcio d’inizio alle 15 e già si respira l’aria frizzante del big match.