L’erroraccio del portiere ha spianato la strada alla capolista. Regia piatta di Santoro, brutta prestazione per Montini, vita durissima per Ravasio contro la miglior difesa del girone. Ancora rimandato l’appuntamento con la segnatura per Capello. Solido Gilli, brioso Settembrini, spezzone positivo per Guccione (con assist)

Le pagelle di Virtus Entella-Arezzo.

TROMBINI 4 Incappa in una di quelle papere che per un portiere sono un dazio incombente. C’è chi paga una volta al mese e chi, come lui, soltanto una volta a campionato. La palla-saponetta che gli scivola tra mani e gambe spiana la strada all’Entella. Poco prima era uscito fuori tempo su Tiritiello ma si era salvato. Può capitare, è capitato. Amen.

MONTINI 5 Rilanciato in fascia destra, tradisce imbarazzi inattesi, specie nella ripresa dopo un primo tempo senza infamia e senza lode. La palla regalata a Guiu, subito dopo l’intervallo, gli zavorra la prestazione. Sporca troppi palloni, la gestione è rivedibile nonostante non demorda nel prendere l’iniziativa.

GILLI 6.5 Ondeggia in poche circostanze, cioè quando l’Entella sfonda dentro l’area scambiando palla con veemenza e qualità, peccando d’imprecisione al momento del tiro. Sennò regge l’urto senza scompensi, battagliando con le due punte chiavaresi a modo suo, mettendoci corpo e gomiti.

GIGLI 7 Una signora partita. Gioca al posto di Chiosa anche se non può esserne considerato il vice per una questione di caratteristiche. Energico, sempre ben posizionato, preciso nel muovere palla. Chiude da centravanti aggiunto.

COCCIA 5.5 Un approccio incoraggiante i cui effetti evaporano dopo 45 minuti volitivi, impreziositi da un paio di cross alla sua maniera e da un tiro di destro che finisce largo. Alla lunga viene via dalla contesa e a sinistra l’Arezzo non affonda più.

SETTEMBRINI 6 Festeggia la B dei suoi vecchi compagni con 63 minuti briosi, pimpanti, in cui viene a trovarsi due volte in zona gol, roba rara per lui. Peccato che l’assistente segnali un dubbio fuorigioco e che il colpo di testa da ottima posizione termini alto. Finché gambe e fiato reggono, lì in mezzo è il più performante (18′ st Dezi 5.5 Non lascia grandi tracce. Quando Bucchi lo getta dentro, ridisegnando tutto il centrocampo, l’Entella è avanti di due e l’Arezzo smarrisce convinzione. Niente guizzi in un contesto non facile).

SANTORO 5 Segue la corrente, nel senso che la squadra parte benino e il play tocca tanti palloni. Più girano le lancette però e più la vena s’inaridisce. Non è Guccione e non si può pretendere che faccia le cose di Guccione, anche se il raffronto viene naturale. Regia piatta, orizzontale (18′ st Guccione 6.5 Ravviva il finale di partita, smista qualche palla alla sua maniera e manda in area ligure un cross ricamato che propizia la rete di Chierico).

MAWULI 5 Sembra abbia perso la gioia di stare in campo, che il possesso della palla lo intimorisca. Ogni tanto riemerge dal grigiore ma sono lampi isolati: un tackle fatto bene, un colpo di testa per giocare di sponda, una rincorsa all’avversario. Bucchi ha rivitalizzato diversi calciatori, con lui deve completare l’opera (18′ st Chierico 6.5 L’ultimo giocatore capace di segnare subentrando dalla panchina era stato Gucci a Solbiate contro il Milan Futuro, il 10 novembre. Già questo è merito non da poco. La spizzata di testa che infilza Del Frate è una stilettata figlia di un inserimento con i tempi giusti. La parentesi negativa del post infortunio forse è finita ieri).

CAPELLO 5.5 Parte largo a destra per accentrarsi e fare gioco. E’ motivato, si vede, anche risoluto, tant’è che prende il giallo dopo due pedate a Di Mario. Tira in porta pericolosamente, guadagna un paio di angoli e qui finisce la storia. Nella ripresa ti aspetteresti un forcing costante da lui orchestrato e invece non succede nulla, nemmeno quando Bucchi lo sposta a fare il finto nove. L’appuntamento con il primo gol amaranto è ancora rimandato (34′ st Ogunseye ng Non segna in campionato dal 13 ottobre contro il Rimini. Ieri era il 13 aprile e il pensiero che la ricorrenza potesse aiutarlo è balenato in testa. Ma ormai scalare le gerarchie per lui sembra complicato).

RAVASIO 5 Vita durissima contro la miglior difesa del girone, nerboruta e fisicata. I compagni poi lo sollecitano di rado e neanche un rifinitore come Capello è sufficiente per recapitargli una palla scoperta da calciare in porta. Bella e sfortunata la capocciata che chiude il primo tempo, larga di centimetri e unico sussulto del suo tabellino (24′ st Fiore 5.5 Entra sempre con uno spirito positivo. Solo che in mezz’ora gli manca una giocata degna di nota).

TAVERNELLI 6 Sta bene, è in fiducia e lo noterebbe anche un alieno appena sbarcato sulla Terra. Reclama il rigore per un contatto con Parodi, calcia in porta, mette in testa a Settembrini la palla del possibile 1-1, si dà da fare con velocità e incisività. Risucchiato pure lui nel gorgo del tran tran durante la ripresa.