Rispuntano due profili che erano stati sondati anche l’estate scorsa: il terzino sinistro della Ternana e l’attaccante esterno dell’Avellino nella lista del ds Cutolo. Masetti verso la conferma a Piancastagnaio
I playoff di serie B sono terminati ieri sera con la promozione in A della Cremonese e la cocente delusione dello Spezia. I playout del torneo cadetto, dopo la retrocessione d’ufficio del Brescia, si giocheranno a metà mese tra Salernitana e Sampdoria, anche se i campani non vogliono scendere in campo e chiedono una B a 21 squadre per l’anno prossimo. I playoff di C invece cominciano stasera e sabato designeranno l’ultima promossa: Ternana o Pescara.
Tutto questo per dire che i movimenti di calcio mercato sono ancora sporadici e, tranne qualche eccezione, i club restano alla finestra. Alcune società devono ufficializzare allenatori e direttori sportivi, in attesa dei primo luglio quando partirà ufficialmente la campagna trasferimenti (chiusura il primo settembre). Senza contare che venerdì 6 giugno scadono i termini per l’iscrizione alla Lega Pro e non sono da escludere (brutte) sorprese, con riammissioni e ripescaggi destinati a tornare d’attualità.
Qualcosa comunque comincia a muoversi e pure l’Arezzo ha intavolato i primi colloqui. E’ di questi giorni l’indiscrezione che il difensore Lorenzo Masetti (2001), ceduto in prestito a gennaio alla Pianese, sia nel mirino di due club di B come Catanzaro e Juve Stabia. Il contratto in amaranto scade nel 2026 ma l’opzione più probabile è che la società amiatina eserciti il diritto di riscatto e lo confermi in bianconero dopo sei mesi di buon livello, che hanno rilanciato il giocatore dopo l’infortunio al crociato del ginocchio. Quasi scontato, comunque, che Masetti non tornerà ad Arezzo.

Idem dicasi per Sebastiano Bianchi (2003), regista mancino parcheggiato a titolo temporaneo alla Casertana nell’ultimo torneo. Vincolato per un’altra stagione, potrebbe finire a titolo definitivo al Picerno, che lo ha cercato con un certo interesse. Destinato a rientrare nei ranghi, almeno per il ritiro estivo, l’attaccante esterno Mattia Gaddini (2002), nella seconda parte di stagione al Pontedera. Tutta da valutare la situazione di Dario Del Fabro (1995), per il quale il Catania non eserciterà il riscatto. Il suo futuro sarà probabilmente altrove.
Per quanto riguarda gli ingressi, l’Arezzo segue da vicino due profili che piacciono molto al ds Nello Cutolo e che già in passato erano venuti a galla. Il primo è quello di Fabio Tito (1993), terzino sinistro attualmente in forza alla Ternana. Già l’anno scorso, quando il difensore e capitano era in uscita dall’Avellino, ci fu un abboccamento che poi però non andò a buon fine. Titolarissimo sia con Abate che con Liverani, Tito è campano di nascita e a Terni ha disputato una stagione d’alto livello, con 4 assist messi a referto. Il giocatore ha un altro anno di contratto e il suo futuro dipenderà anche da quello degli umbri: la promozione in B o la permanenza in C potrebbero cambiare gli scenari.
Con Samuele Righetti (2001) che ha allungato il contratto fino al 2026, è da decifrare il futuro di Lorenzo Coccia (2002), sul quale l’Arezzo ha investito una bella somma acquistandolo dal Modena ma che è reduce da un’annata così così. Bucchi gli ha concesso poco spazio e il ragazzo, che proprio oggi compie 23 anni, sta riflettendo. Il suo contratto scade nel 2027.
L’altro profilo sotto la lente di Cutolo è quello di Raffaele Russo (1999), esterno d’attacco dell’Avellino neo promosso in B. Brevilineo, piede destro, trova nel 433 il suo habitat naturale a livello tattico. Con gli irpini ha segnato 6 gol e offerto 4 assist, risultando decisivo per il salto di categoria. Anche lui era finito nel mirino dell’Arezzo un anno fa, per poi scegliere di restare in biancoverde. Adesso la situazione è diversa e la sua partenza, nonostante il contratto fino al 2026, sembra già decisa: un piccolo vantaggio per i potenziali acquirenti, che non sono pochi. L’Arezzo è nella lista.