Cinque punti in tre giornate per la Juventus Next Gen, ancora imbattuta. In panchina il tecnico che a Bergamo è stato campione d’Italia Primavera. Domani contro l’Arezzo probabile 352 con l’azzurro Turicchia in difesa, il promettente Faticanti a centrocampo e Okoro (ex Vis Pesaro) in attacco. Tra i possibili convocati anche il montenegrino Adzic, stabilmente in prima squadra
IL REGOLAMENTO DELLE SQUADRE B – Lunch match domenicale per gli amaranto che saranno impegnati al Moccagatta di Alessandria contro la Juventus Next Gen che, con 5 punti, occupa la settima posizione di classifica. Le seconde squadre hanno da rispettare un regolamento diverso dalle altre formazione della terza serie. Con il comunicato n. 344/L del 27 maggio 2025 la Federazione ha dettato le linee giuda per la stagione. È stato deliberato che queste potranno essere promosse in serie B ma non potranno mai partecipare al medesimo campionato della prima squadra, né ad uno superiore. Qualora si verifichi un’ipotesi di compresenza della prima e della seconda squadra nella medesima categoria, la seconda squadra dovrà partecipare alla categoria inferiore. In caso di retrocessione della seconda squadra in serie D, la stessa potrà iscriversi al campionato dilettantistico 2026/2027, ferma restando la possibilità di ripescaggio in terza serie.
ROSE, UNDER E OVER – Le squadre B possono inserire nella lista di gara fino a 26 calciatori, soltanto 4 nati prima del 1° gennaio 2003. Tutti gli altri dovranno essere nati dopo il 31 dicembre 2002. Nella distinta, nel rispetto dei limiti numerici e di età sopra citati, potranno essere inseriti fino a un massimo di 7 calciatori che siano stati tesserati in una società di calcio affiliata alla Figc per meno di sette stagioni sportive. Tutti gli altri calciatori della distinta di gara dovranno essere stati tesserati in una società di calcio affiliata alla Figc per almeno sette stagioni sportive. Inoltre questi non dovranno essere presenti nell’elenco dei 25 calciatori per il campionato di serie A, né dovranno aver disputato più di 50 gare in serie A. Sono però sempre consentiti i passaggi fra la prima e la seconda squadra. Potranno essere utilizzati nelle eventuali gare di play-off o play-out solamente quei calciatori che abbiano raggiunto nel corso della stagione regolare le 25 presenze negli elenchi di gara della seconda squadra e/o delle squadre giovanili (U20, U18,U17) o le 12 presenze qualora il calciatore sia stato tesserato dalla società di serie A a partire dal 1° gennaio 2026. Regolamento un po’ complicato, ma doveroso da segnalare.
LA JUVE DI BRAMBILLA – Tornando al campo, in panchina siede Massimo Brambilla, classe ’73 originario di Vimercate. Ex centrocampista di buon livello con le maglie di Monza, Torino, Parma e Mantova, ex Italia Under-21 con cui nel 1996 ha conquistato il campionato europeo e preso parte alle Olimpiadi di Atlanta. Appesi gli scarpini al chiodo inizia, nel 2010, ad allenare dalle giovanili del Pergocrema dove aveva appena concluso la carriera da giocatore. Dal 2011 al 2015 è a Novara dove guida allievi e giovanissimi nazionali, dopo di che passa all’Atalanta dove nel 2019 vince il campionato e la supercoppa Primavera e partecipa anche alla Youth League. Il 28 giugno 2022 viene ingaggiato dalla Juve, portandola alla finale di Coppa Italia, persa poi contro il Vicenza. La scorsa stagione aveva iniziato sulla panchina del Foggia, esonerato dopo 7 giornate, ma il 12 novembre 2024 è tornato alla giuda dei giovani bianconeri.
CARATTERISTICHE DI SQUADRA – La Juventus NG che è la bestia nera dell’Arezzo, che in sette precedenti tra campionato e play-off ha raccolto solo un pareggio e ben sei sconfitte. E’ una formazione che produce un buon calcio, fatto di giocate in velocità e fraseggi stretti, che mette in campo intensità e quell’entusiasmo tipico delle squadre con una giovane età. In campo, la guida e il fulcro è il capitano, uno degli over a disposizione di Brambilla, ovvero Simone Guerra, che assieme all’altro vecchio Filippo Scaglia è il leader tecnico e caratteriale. La difesa, diretta proprio da Scaglia, è reparto strutturato a livello fisico, che si poggia sulle discrete qualità del portiere Mangiapoco, prelevato dalla Giana, sulla buona tecnica e la cattiveria agonistica del brasiliano Pedro Felipe e su Turicchia, terzino che si sta ben destreggiato come braccetto. In mezzo Faticanti, il senegalese Deme, pescato lo scorso gennaio dal Sasso Marconi in D, e Macca hanno ben iniziato la stagione. In avanti, come spalla di Guerra, si sta facendo largo l’ex Vis Pesaro Okoro, prelevato dal Venezia in prestito oneroso da 200 mila euro, con diritto di riscatto fissato a 2 milioni che diventerà obbligo a determinate condizioni e messo sotto contratto fino al 2030. Assieme a loro, nel reparto offensivo, i 2005 Anghelé e Alessio Vacca, entrambi già a segno in campionato. Imbattuta in stagione, vincitrice in coppa sul Novara (1-0), arriva alla sfida di domenica reduce dal buon pari (0-0) di Ascoli, dove la Next Gen ha sofferto il maggior possesso dei marchigiani, ma che nel finale ha sprecato con Pugno un occasione d’oro per portare a casa i 3 punti.

MODULO E FORMAZIONE – Juve con il 352. In porta Mangiapoco, terzetto difensivo composto da Pedro Felipe, Scaglia e Turicchia. Linea mediana con sugli esterni Perotti e Puczka, che dovrebbero essere preferiti rispettivamente a Turco e Pagnucco, e centralmente Deme, Faticanti e Macca, con Cudrig come alternativa. In avanti Okoro favorito su Anghelé per far coppia con Guerra. Brambilla potrebbe optare anche per il 3421, con l’avanzamento sulla trequarti di Deme e l’arretramento di qualche metro, a cucire il gioco, per Guerra. Fattore da non sottovalutare è la possibile presenza di quel Vasilije Adžić, nazionale maggiore del Montenegro, in pianta stabile in prima squadra, che ha già giocato sia in A che in Champions, ma ancora in età per la Next Gen, dove lo scorso anno ha messo assieme 10 presenze e realizzato 4 reti.
GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Giacomo Faticanti e Simone Guerra. Il primo è centrocampista alla seconda stagione in maglia bianconera. Classe 2004, cresciuto tra Atletico Sora, Frosinone e Roma (con i giallorossi aveva esordito in Europa League contro l’HJK Helsinki), per poi passare in B alla Ternana nella stagione 23/24. Dalla stagione scorsa, come detto in precedenza, è alla
Next Gen. Centrocampista di buona struttura fisica, abile nel gioco aereo, discreta visione di gioco, tatticamente intelligente, maggiormente a suo agio in fase di rifinitura che di finalizzazione. Il capitano Simone Guerra, 36 anni compiuti ad agosto, è il leader tecnico della squadra. Alla terza stagione a Torino, non ha bisogno di grandi presentazioni in categoria, capace di realizzare in terza serie quasi 150 reti. Attaccante centrale o seconda punta all’occorrenza, abile tecnicamente, bravo nel saltare l’uomo, pericoloso in area di rigore e nei piazzati, è un bomber da doppia cifra assicurata, raggiunta consecutivamente nelle ultime quattro stagioni. Bravo anche a legare il gioco e in fase di rifinitura: giocatore chiave per Brambilla non solo in termini di reti realizzate, ma perché conosce benissimo la categoria e perché si sta rivelando fondamentale per la crescita dei ragazzi della Next Gen, non solo dentro al rettangolo verde. Una rete in coppa, mentre è ancora all’asciutto in campionato.