Gabriele Gori esulta dopo un gol in amaranto alla Pergolettese

Il centravanti nel 2019-20 visse una bella annata al Comunale, trampolino di lancio per l’approdo in B. Classe 1999, cresciuto nella Fiorentina, ha vestito tante maglie: Livorno, Foggia, Vicenza, Cosenza, Reggina, Avellino, SudTirol. In ogni sessione di mercato dal 2023 in poi si sono rincorse le indiscrezioni di mercato sua una possibile seconda esperienza ad Arezzo ma le trattative non sono mai decollate. In bianconero ha all’attivo 5 gol e 4 assist. Domenica per lui una sfida al passato

I primi gol in amaranto li segnò alla Pro Patria. Era il 29 settembre 2019, firmò una doppietta e l’Arezzo vinse 3-1. Gabriele Gori, classe 1999, mancino, fu un grande colpo di mercato di quell’estate. Il suo cartellino era ancora di proprietà della Fiorentina, che dopo i “parcheggi” a Livorno e Foggia lo spedì in amaranto con la formula del prestito secco. In viola aveva fatto tutta la trafila nelle giovanili, vincendo il titolo di capocannoniere nell’Under 17, conquistando la Viareggio Cup nel 2019 e indossando la maglia azzurra delle varie selezioni nazionali.

Nella stagione 2019-20, interrotta per la pandemia, realizzò 9 reti in 21 partite, 18 da titolare, con Di Donato allenatore. Fu un’annata che mise in luce le sue doti di attaccante centrale tecnico e allo stesso tempo potente, che gli valsero la chiamata del Vicenza in B, dove raccolse 3 reti in 27 apparizioni. Nell’agosto 2021 la Fiorentina lo mandò a Cosenza. Con i Lupi un torneo iniziato bene, 5 reti in 18 partite, e finito ai box per una miocardite insorta dopo la guarigione dal Covid. Quindi la Reggina guidata da Pippo Inzaghi, che lo schierò in campo in 35 occasioni ma solo 5 da titolare, per 1026 minuti giocati in cui mise a referto 3 reti e un assist. Nel 2023 il trasferimento a titolo definitivo all’Avellino: una stagione e mezza in C con una concorrenza micidiale, 58 presenze, 16 gol, quindi il prestito al SudTirol in B nella seconda parte della seconda stagione (9 gare, 2 gol).

In estate il trasferimento all’Ascoli in prestito con diritto di riscatto. L’avvio di stagione è stato molto convincente: 12 presenze, 5 gol, 4 assist e un contributo fattivo alla manovra offensiva, dove Gori è il terminale di struttura, il punto di riferimento avanzato di una squadra che alle sue spalle schiera elementi rapidi e tecnici. Con la tifoseria bianconera il feeling è scattato subito, anche grazie all’atteggiamento mostrato sul campo: sacrificio, combattività, grinta. Emblematico il gol dell’ultimo a turno a Rimini, con una pressione feroce sul portiere, indotto al clamoroso errore nella partenza dal basso.

Ad Arezzo Gori ha lasciato il ricordo di un centravanti completo, protagonista di gesti tecnici spettacolari come il tiro all’incrocio con cui infilò l’Olbia al Comunale. Sembrava destinato ad altre platee, invece in B non è mai riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista vero, anche se il suo obiettivo resta proprio quello di sfondare in categoria superiore. Il suo nome è stato accostato agli amaranto in ogni sessione di mercato dal 2023 in poi, compresa l’ultima di quest’estate. Poi, per un motivo o per l’altro, la trattativa non è mai decollata: sono via via arrivati Gucci, Ogunseye, Ravasio, Cianci, mentre lui ha girovagato l’Italia. E domenica, per la prima volta, affronterà l’Arezzo da ex.