Sconfitta esterna per l’Arezzo a distanza di otto mesi da quella di Chiavari. Il tecnico in sala stampa: “Il Livorno è questo: spezzetta il gioco, va sulle seconde palle, è aggressivo. Dovevamo capitalizzare meglio le occasioni che abbiamo avuto ma non ci siamo riusciti. Adesso dobbiamo girare pagina in fretta”

Prima sconfitta esterna per l’Arezzo di Cristian Bucchi. Gli amaranto non tornavano a mani vuote da una trasferta dal 13 aprile, quando persero 2-1 a Chiavari con l’Entella.

“La partita è venuta fuori come me l’aspettavo – ha detto l’allenatore. Il Livorno è questo: spezzetta il gioco, va sulle seconde palle, è aggressivo. Dovevamo capitalizzare meglio le occasioni che abbiamo avuto ma non ci siamo riusciti un po’ per la bravura di Seghetti e un po’ per letture sbagliate da parte nostra. Su questo c’è da migliorare. Secondo me la prestazione c’è stata, stavolta non abbiamo capitalizzato gli episodi. Alla fine perdiamo per un autogol e per un’altra rete segnata in fuorigioco. Però non mi va di gettare la croce addosso all’arbitraggio, resto dell’idea che l’Fvs sia uno strumento utile anche se oggi non è stato impiegato nel modo giusto. Tito titolare? Loro fanno densità in mezzo al campo, lasciano spazi sugli esterni e mi aspettavo che i nostri terzini potessero palleggiare con più libertà. Adesso dobbiamo girare pagina in fretta e pensare alla prossima, questa è andata, non possiamo farci niente. Sull’assenza dei tifosi ribadisco ciò che ho sempre pensato: ci è venuto a mancare un sostegno prezioso per una decisione che tutti riteniamo esagerata e ingiusta. Ma non cerco alibi, dovevamo essere noi a fare qualcosa in più”