Gianfranco Ciccone, allenatore dell'Orvietana

Gli umbri hanno vinto alla grande l’Eccellenza e hanno cominciato a spron battuto la stagione, eliminando dalla Coppa Italia prima il Grosseto e poi il Gavorrano. Il tecnico Ciccone propone un calcio arrembante, con il quasi 40enne Bracaletti e l’ex amaranto Tomassini punti di forza e qualità

ORVIETANA D’ASSALTO – Domani allo stadio Muzi di Orvieto inizia la stagione dell’Arezzo. Gli umbri di patron Roberto Biagioli, da oltre quindici anni in seno alla società anche con altri ruoli, sono tornati in D dopo 10 anni dall’ultima apparizione, dopo aver dominato il campionato d’Eccellenza. In panchina il nocchiero della promozione, ovvero Gianfranco Ciccone. Napoletano, classe ’76, discreto difensore in serie D con oltre 350 presenze, militava proprio ad Orvieto nell’ultimo anno dei biancorossi nel massimo campionato dilettanti. Siede sulla panchina degli umbri dall’estate 2020, in precedenza esperienze con Vigor Acquapendente, nella Juniores e come vice di Silvano Fiorucci proprio all’Orvietana. Caratteriale, ha la fama di essere “un martello”, ama calcio propositivo ed è all’esordio assoluto in D.

LA DIRIGENZA – Nella stanza dei bottoni ci sono il dg Alvaro Arcipreti (dirigente esperto e navigato, in passato con Perugia, Samb, Sansepolcro e Anconitana) e il ds Giuliano Cioci: hanno allestito una squadra mediamente giovane, ripartendo dalle conferme degli under Biancalana e Nicodemo e di alcuni protagonisti della promozione: il difensore argentino Guiñazú, i centrocampisti Greco e Proietti e soprattutto capitan Bracaletti, ex Cesena. Dal mercato invece interessanti gli innesti del difensore Sush (Carbonia), dei centrocampisti Ricci (Fano), dei giovani Jaziri (’03, ex Udinese), Filippo Di Natale (’03, figlio dell’ex Udinese Totò, prelevato dall’Empoli) e soprattutto di Simone Tomassini, cannoniere dell’estate biancorossa, ex di turno, arrivato dal Rimini, dove la scorsa stagione ha contribuito alla vittoria del campionato con 5 reti, nonostante sia stato fermato per mesi da problemi fisici.

ENTUSIASMO – La squadra arriva all’esordio in campionato sulle ali dell’entusiasmo dopo aver eliminato in Coppa Italia, con due imprese in trasferta, prima il Grosseto (0-1) e poi il Gavorrano (2-3), superandolo nei minuti finali e in inferiorità numerica grazie ad un gran gol di Tomassini. Quella giocata a porte chiuse a Follonica è stata una partita matta, con tante emozioni e ribaltamenti di risultato, dove gli uomini di Ciccone hanno dimostrato una buona condizione fisica, condita da una prestazione fatta di aggressività al portatore e di costante ricerca del gioco. L’Orvietana è squadra corta, che corre tanto, caratteristica apprezzata anche per tutto lo scorso torneo, tignosa. L’obiettivo è mantenere la categoria senza troppi patemi.

MODULO E FORMAZIONE – I biancorossi dovrebbero essere schierati con il consueto 433. L’unico dubbio riguarda Greco, assente nelle due partite di Coppa. In porta il reattivo classe 2005 Emanuele Rossi, arrivato in prima squadra la scorsa stagione. Linea difensiva con a destra il ballottaggio tra Omohonria e Biancalana (’02), a sinistra Jaziri (’03), in gol contro il Gavorrano, coppia centrale formata dall’argentino Suhs (espulso domenica scorsa) e Alex Borgo. In mediana a dettare i tempi Ricci, ai suoi fianchi Rinaldi e uno tra Carletti e Proietti (’03). In avanti come riferimento centrale Tomassini e sugli esterni capitan Bracaletti e Nicodemo (’01).

Simone Tomassini, ex amaranto

GIOCATORI TOP – I giocatori da tenere in maggior considerazione sono Andrea Bracaletti e Simone Tomassini. Il primo ha grande esperienza, 40 anni da compiere il prossimo gennaio, con alle spalle oltre 60 presenze in B e che in carriera ha vestito maglie importanti in terza serie come quelle del Cesena, della Feralpi e della Triestina. Originario proprio di Orvieto, è alla terza stagione tra le file dei biancorossi. Giocatore di grandi qualità tecniche, che ama ancora oggi, nonostante non sia più giovanissimo, partire dall’esterno di destra ed accentrarsi, abile sui piazzati, discreto in fase conclusiva e in quella di rifinitura. Tomassini (’92) invece è l’ex della partita anche se non ha mai esordito in prima squadra con l’Arezzo. Cresciuto nel settore giovanile amaranto, in carriera ha vestito tra le altre le maglie di Gubbio, Montevarchi, Pineto (nel 2018-19 realizzò 16 reti), Matelica, Gavorrano e Rimini. Attaccante potente, dotato a livello fisico, abile nel gioco aereo, discreto anche a livello tecnico, ama agire dentro gli ultimi sedici metri ma non disdegna di mettersi anche a servizio della squadra. Già in grande forma, autore di 3 reti (una al Grosseto e due al Gavorrano) nei due turni di Coppa, dove ha messo in mostra tutto il suo repertorio, che agli amaranto ha già fatto gol nel lontano campionato 2012-13 quando militava nel Casacastalda, segnando sia all’andata al Comunale, che al ritorno, realizzando addirittura una doppietta.

PRECEDENTI – Ultimo precedente risale all’8 dicembre 2011 quando l’Arezzo guidato da Bacis si impose al Muzi per 2-0 grazie alle reti di Mencarelli e Cissé.