Negli otto precedenti tra i dilettanti, gli amaranto non avevano mai vinto le prime tre gare di campionato. E quest’anno i numeri di Indiani (9 punti, 9 gol segnati, uno solo al passivo) sono i migliori tra tutti i gironi

“Ariva l’Indiani” si legge da più parti, scritto proprio come si pronuncia nello slang tra amici. Una partenza così sparata l’auspicavano tutti ma non era scontata: squadra nuova, allenatore nuovo, insidie vecchie, compreso lo scontro diretto con il Gavorrano alla seconda giornata e il derby esterno con la Sangiovannese alla terza, in una gara tradizionalmente ostica.

E invece l’Arezzo ha messo in fila tre vittorie, firmando il miglior avvio della sua storia in serie D. Questa (purtroppo) è la nona partecipazione al massimo torneo dilettanti e mai in passato si era registrata una striscia del genere. Nel 1993 e 1994 il primo inciampo arrivò già al debutto: 1-1 a Tolentino, 0-0 a Città di Castello. Anche Cosmi, l’unico allenatore che questo campionato l’ha vinto, nel 1995 esordì con un pari senza gol a Gubbio.

La seconda parentesi tra i dilettanti venne inaugurata nel 2010 con una sconfitta per 2-0 a Sesto Fiorentino. Meglio andò l’anno seguente a Città di Castello (vittoria 4-0), ma alla seconda giornata la Flaminia strappò lo 0-0 al Comunale. Nel 2012 l’Arezzo perse 2-1 alla prima a Pierantonio e nel 2013 non andò oltre un nulla di fatto a Scandicci.

L’avvio migliore, prima di oggi, era quello di un anno fa. Convincente 2-1 al Trestina al Comunale e poi colpaccio per 3-1 sul campo dell’Unipomezia. Alla terza, però, fu solo 0-0 contro il Montespaccato. I 9 punti su 9 che ha messo insieme l’Arezzo fanno quindi ben sperare, anche se la strada è lunga, il campionato subdolo, la concorrenza agguerrita.

Dal punto di vista statistico, in ogni caso, i numeri amaranto assumono una certa rilevanza perché sono i migliori in tutti i gironi di serie D (dall’analisi è escluso il gruppo I dove si è disputato un turno solo). A punteggio pieno ci sono quattro squadre: Sanremese (A), Giana Erminio (D), Arezzo (E) e Casarano (H).

Indiani però ha 9 gol all’attivo e uno solo al passivo (differenza reti +8), Sanremese e Giana sono a 8/3 (+5), il Casarano a 7/3 (+4). E’ chiaro che i dati sono parziali e tre giornate di campionato offrono una base troppo ristretta per conclusioni definitive. Però delineano un trend che non è casuale: Giovannini la squadra l’ha costruita proprio per segnare molto e subire poco, come devono essere quelle che aspirano al salto di categoria.

Considerando il clima di sfiducia iniziale, i precedenti e le oggettive difficoltà di conoscenza reciproca tra giocatori e staff, questi 9 punti (con due gare in trasferta peraltro) sono un ottimo biglietto da visita e un toccasana per l’ambiente. I risultati portano entusiasmo che porta risultati che portano entusiasmo eccetera eccetera, in un circolo virtuoso che si autoalimenta. Antenne dritte e piedi per terra, gli inciampi sono sempre possibili. Ma questo clima fa bene a tutti. E va preservato.

Nato nel 1972, giornalista professionista, ha lavorato con Dahlia, Infront, La7 e Sky. Scrive anche per Arezzo Notizie e Up Magazine, collabora con Teletruria dal 1993. E' il direttore di Amaranto Magazine