un altro esame per l'Arezzo sulla strada verso la C

Gaddini in forse, Persichini acciaccato, tre diffidati. Indiani arriva alla partita con il Città di Castello con qualche punto interrogativo riguardo la formazione. Probabile rientro di Lazzarini, Foglia e Zona dal primo minuto. In duemila allo stadio per spingere la squadra verso una vittoria fondamentale

Gaddini in forse, Persichini con la schiena che fa le bizze, tre diffidati (Castiglia, Risaliti, Settembrini) da gestire anche in previsione della trasferta di Livorno. Indiani ha qualche nodo da sciogliere alla vigilia della partita contro il Città di Castello, che l’allenatore ha definito una trappola.

Però Machi, tecnico dei biancorossi, sta peggio del collega. La sua squadra viene da tre sconfitte di fila, ultimamente prende tanti gol e domani non potrà utilizzare il grande ex Calderini (squalificato) e nemmeno i portieri Nannelli e Genovese, oltre al centrocampista Massai (tutti infortunati). In casa tifernate l’umore non è dei migliori, con la zona playout distante soltanto un punto e un calendario in salita nelle prossime tre giornate.

Proprio in virtù di questo, Paolo Indiani ha raccomandato prudenza e attenzione alla squadra. “Mancano nove turni alla fine del campionato – ha detto il mister – e la lotta per la C è ristretta a noi e alla Pianese. E’ vietato perdere concentrazione e sottovalutare chi ci troviamo di fronte. Dobbiamo dare il massimo come sempre e metterci la stessa cattiveria delle ultime settimane”.

Gaddini (6 gol nel girone di ritorno, sempre a segno quando è partito titolare) ha la schiena che lo tormenta. A oggi potrebbe giocare come no: una decisione verrà presa a ridosso del match. Persichini, pure lui acciaccato, partirà dalla panchina e al centro dell’attacco ci sarà Gucci. In difesa Lazzarini ha diverse chances di tornare dall’inizio al posto di Risaliti, con possibile staffetta fra Castiglia e Settembrini a centrocampo (e Foglia dal primo minuto).

Per il resto si profilano pochi altri cambiamenti, tipo Zona per Poggesi a sinistra. In avanti Bramante, Convitto e Pattarello si giocano una maglia (due se Gaddini dovesse stare fuori), con il baby Cantisani, autore del gol vittoria sette giorni fa, come primo cambio nel 433.

Gli amaranto vengono da quattro vittorie consecutive (7 gol segnati, uno subìto), sono reduci dalla battaglia sotto la pioggia di Ponsacco che ha fruttato tre punti eroici e si trovano in vetta alla classifica a +2 sulla Pianese. Difficile pensare che possano snobbare l’impegno, a prescindere dalle difficoltà contingenti degli avversari.

La squadra ha imparato a giocare con meno svolazzi e più mestiere, coniugando qualità tecnica e tempra caratteriale, puntando sul bel gioco ma badando anche al sodo. Quello di domani è l’ennesimo esame probante di una volata all’ultimo punto con la Pianese.

In tribuna ci saranno circa duemila tifosi ma, probabilmente, mancherà Piero Mancini. L’ex presidente amaranto, oggi consigliere d’amministrazione del Città di Castello, ha dichiarato che seguirà la partita da casa. Rinunciando a mettere piede, da avversario, nello stadio dove ha vissuto vittorie speciali e tremende sconfitte.