il dg Paolo Giovannini

Il direttore ha partecipato alla trasmissione Sotto Rete di Teletruria e ha commentato l’avvio di campionato: “Ho visto volti imbronciati dopo lo 0-0 di Ghivizzano. In parte lo capisco ma non voglio sentire sfiducia né scoramento. I gol che non arrivano? E’ un periodo così, non ha senso dare responsabilità solo a Diallo e Boubacar. Spero di passare il turno in Coppa e di vincere domenica, tornando a segnare. Così anche il mister sarà meno nervoso”

“Spero di passare il turno in Coppa e di vincere domenica, segnando qualche gol. Così il mister sarà meno nervoso”. Paolo Giovannini, ieri sera ospite di Sotto Rete su Teletruria, sfoggia il sorriso migliore per rasserenare Paolo Indiani e tutto l’ambiente dopo il pareggio di Ghivizzano.

Un compito anche paradossale, visto che la classifica dell’Arezzo è la migliore che si potesse immaginare. Difatti il direttore generale spande fiducia e ottimismo, pur senza tralasciare i problemi che sono venuti a galla: “La squadra ha sempre trovato il gol, fin dalle ultime amichevoli. Adesso è un periodo in cui fa più fatica a buttarla dentro ma la responsabilità non è solo di Boubacar e Diallo. Sono convinto che miglioreremo, perché il nostro è un gioco di qualità. Poi, se proprio ci sarà da cambiare qualcosa, cambieremo. Io comunque non voglio avvertire sfiducia né scoramento. Domenica ho visto volti imbronciati per il pari e in parte lo capisco, anche se nel calcio non c’è nulla di scontato. Può capitare di costruire tante occasioni, non segnare e doversi accontentare di un punto. Ci sono pure gli avversari e secondo me il Ghiviborgo è stato bravo a colmare il gap tecnico con la corsa e l’applicazione. Per quanto mi riguarda, sono stracontento di come i ragazzi hanno lavorato dal ritiro a oggi e anche dei risultati”.

Giovannini ha poi detto la sua sul campionato: “Serve calma, non si possono avere 80 punti a ottobre. Noi disponiamo di una rosa competitiva e con margini di crescita. Polvani e Risaliti hanno già giocato con Indiani, Convitto e Poggesi per esempio no. Ne cito due ma vale per molti. Quindi mi aspetto di vedere progressi costanti, come se lo aspettano gli allenatori delle altre squadre. Il torneo è giovane, è presto per fare i conti. Di sicuro noi siamo avanti, questo è innegabile”.

Il dg ha concluso allargando lo sguardo al futuro, prossimo e remoto: “Vincere la serie D ad Arezzo è il minimo sindacale. Il mio obiettivo è dimostrare che qui si può fare calcio tra i professionisti nel modo giusto, diventando un modello di riferimento. La Coppa a Livorno? Vogliamo qualificarci. Ci sono alcuni assenti, il mister farà delle rotazioni ma non ho dubbi legati alla fatica del turno infrasettimanale. I giocatori sono giovani, stanno bene, possono anche giocare di domenica e mercoledì”.

Nato nel 1972, giornalista professionista, ha lavorato con Dahlia, Infront, La7 e Sky. Scrive anche per Arezzo Notizie e Up Magazine, collabora con Teletruria dal 1993. E' il direttore di Amaranto Magazine