Trombini dorme sonni tranquilli, buono il rientro di Castiglia a centrocampo. Convitto firma un gol da 8 in pagella dentro una partita non sempre all’altezza dei suoi mezzi. Assist decisivo per Settembrini, Pattarello avrebbe meritato la segnatura
Sotto tono e sotto ritmo nel primo tempo, dominante nella ripresa. Con l’uno due a firma Diallo e Convitto, l’Arezzo riscatta il primo stop coi Mobilieri e un primo tempo balbettante, rilanciandosi in cima alla classifica. Gli amaranto espugnano il “Bernicchi” per la terza volta nella storia e consolidano il primato. Intendiamoci. Anche oggi, in zona gol, l’Arezzo ha scialato di brutto, ma Diallo ci ha messo la sua seconda firma e Convitto ha aggiunto l’eurogol. Cosa avrà detto ai suoi Indiani negli spogliatoi, dopo quei 45′ in cui l’Arezzo non sembrava neanche il suo? Di sicuro è tornata in campo un’altra squadra, che si è messa a giocare come l’uomo di Certaldo comanda. Padrona del gioco e del campo, poteva anche goleare. La traversa di Convitto, a porta vuota da sottomisura e l’errore di Pattarello dagli 11 metri, sono i massimi esempi del solito spreco settimanale. Ma l’Arezzo è tornato a vincere con doppietta e Diallo ha bissato il “Del Buffa”. Questa notte, dopo la battaglia, ci ritoccherà sognare il fischiante di turno, come il principe di Condè: “Tighille, chi era costui?”. Ma, con il derby in tasca, sarà comunque un bel sogno per chi ama il Cavallino. Al “Bernicchi” erano in cinquecento. E non meno erano quelli rimasti a brindare in poltrona.
Trombini 6,5 Graziato da Doratiotto su assist di Calderini, si è gustato il derby fino in fondo. Risaliti, che è un amico, una volta gliel’ha data corta, perché non si addormentasse. Mezzo voto in più per essere rimasto sveglio.
Pericolini 6,5 Dopo un inizio un po’ complicato, si è ripreso alla grande. Del resto avere incontrato Elio sotto il suo Castello, per uno sbarbato come lui, è stata proprio un’esperienza formativa.
Lazzarini 7 Il nostro Lazzaro “Alzati e cammina”, asfaltato da Calderini in quell’allungo micidiale, è resuscitato dopo la cilecca di Doratiotto. Così, piano piano, ha alzato il ritmo e l’audacia e ha addomesticato un altro Indiano della zona, da cui guardarsi.
Risaliti 6,5 Ha guidato le operazioni di dietro con la proverbiale maestria e la linea del fuorigioco da geometra del catasto. Vero Calderini? Un paio di volte ha anche impedito a Trombini di addormentarsi, con i suoi disimpegni.
Zona 7,5 Uno dei pochi che ha assaltato anche il primo tempo. Un paio di volte ha sbagliato misura. Padrone della sua fascia (e non solo) per 80 minuti, ha suonato la sveglia ai compagni. Giusti applausi per lui dal popolo amaranto all’uscita dal campo. Per noi il migliore, con Damiani e Diallo.
Damiani 7,5 Si sapeva che il suo recupero era importante. L’ex Udinese ha confermato, anche al Bernicchi, tutto il bene che si è detto di lui. Tra i più assidui in contenimento e tra i più precisi in impostazione, il classe 2003 ha assicurato tanta sostanza nel cuore del centrocampo.
Castiglia 6,5 Buono il suo rientro. Il direttore d’orchestra della banda di Indiani è più adatto al pop che al rock. Insomma non si scapicolla, ma mette al servizio della squadra la sua esperienza e un’antica classe, che non è acqua.
Settembrini 6,5 Il capitano non vive il suo miglior momento, ma è uno dei pochi inamovibili. Capito l’antifona? Ha fornito a Diallo l’assist per il gol più importante, con una delle sue tante accelerazioni non sempre fortunate. Un perfetto gemello del pensante Castiglia.
Pattarello 6,5 Sottotono nel primo tempo, impetuoso nella ripresa, in cui però si è fatto parare il rigore da Nannelli. L’affondo e l’assist per l’impossibile traversa di Convitto (o una delle topiche di Teghille?) restano una delle cose migliori della partita.
Diallo 7,5 Tra i più attivi nel primo tempo, si giova anche dell’infortunio di Brunetti e, nella ripresa, sfrutta al meglio l’assist filtrante di Settembrini per tornare al gol. Già lo aveva fatto nell’assist d’esterno di Convitto, ma Teghille annulla per fuorigioco. O era Fighille?
Convitto 7 il gol, con stop da virtuoso, accellerazione da sprinter e sinistro chirurgico sull’uscita di Nannelli, varrebbe da solo l’otto in pagella. Un voto in meno per il resto della sua partita, non all’altezza del repertorio.
Bramante, Poggesi e Boubacar 6 Una mezzoretta di ruotine per loro, a risultato acquisito
Dema e Forte ng