Due gli ex tra i rossoblu: l’allenatore Nofri e il centrocampista Marchi, uno dei migliori l’anno scorso in amaranto e quest’anno già a quota 5 gol. L’attaccante rumeno è fuori per la frattura del metatarso, un’assenza pesante per i laziali. Domani probabile 4312 con Sabattini trequartista. Il regista Garufi e il centravanti Sciamanna i giocatori top

LA FLAMINIA DI NOFRI – Vincere per cercare di raggiuntare la vetta, questo l’obiettivo dell’Arezzo nella sfida interna del Comunale contro la Flaminia. I laziali occupano attualmente la quinta posizione con 33 punti appaiati al Gavorrano. In panchina, dal 13 ottobre 2021, siede una vecchia conoscenza del calcio nostrano, uno che ha vestito l’amaranto sia come giocatore che come allenatore, ovvero Federico Nofri. E’ un allenatore che non bisogno di grandi presentazioni, uno a cui piacciono squadre corte ed aggressive che sappiano giocare a calcio. Il mister ha sposato appieno il progetto tecnico del presidente Bravini, che ad inizio stagione si era prefissato l’obbiettivo di migliorare l’ottavo posto della passata stagione e magari di lanciare qualche giocatore di prospettiva (come Sabattini, Pagliari o Lo Curto). Nel mercato invernale il ds Scardala non ha effettuato operazioni in uscita, ma per allargare le opzioni di scelta del mister ha ingaggiato due under, il difensore Ilari (’02) dal Molfetta, l’esterno offensivo Santilli (’03) dal Trastevere e l’attaccante Simonelli dalla Viterbese.

SQUADRA ORGANIZZATA – La squadra è reduce dal pareggio interno contro il Tau (0-0), risultato condizionato dal forte vento e da un campo non proprio in perfette condizione. Quella laziale è formazione esperta per la categoria che durante la stagione ha sempre dimostrato di essere organizzata, tignosa, che si affida molto alla qualità e alla fisicità dei suoi attaccanti e alla solidità dei suoi centrocampisti, dove saranno da tenere d’occhio gli inserimenti dell’ex Marchi, già autore di 5 reti in campionato. Strutturata in difesa, reparto guidato da capitan Gasperini, che domenica ha tagliato le 100 presenze con la maglia rossoblu, ma anche abile a far partire il gioco da dietro, sviluppando un buon calcio per qualità e velocità di gioco per la categoria.

SIRBU KO – Nell’economia del gioco dei laziali sta pesando l’assenza del giocatore di maggior tasso tecnico e imprevedibilità, ovvero Dorin Sirbu, out da due mesi a causa di un infortunio al metatarso del piede. Oltre a lui, Nofri dovrà fare a meno del lungodegente Della Pina, mentre dovrebbero essere pienamente recuperati Abreu e Lo Curto, out nella sfida di domenica scorsa. Fino a oggi i rossoblu hanno fatto bene in casa, dove hanno conquistato 23 dei 33 punti totali, e un po’ meno fuori (2 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte)

MODULO E FORMAZIONE – Flaminia che dovrebbe schierarsi con il 4312 e il centrocampo a rombo. In porta Zappalà (’03), linea difensiva con l’esperta coppia formata da Gasperini e Fumanti al centro, mentre a destra potrebbe agire Pagliari (’04) e sull’out opposto Lo Curto (’03) preferito a Simoncini (’02). In mediana come frangiflutti davanti alla difesa, anche con compiti di impostazione, agirà Garufi, come mezzeali il coriaceo Mattia e Marchi, mentre da raccordo tra i reparti potrebbe muoversi Sabattini (’01). Centrocampo che come prima alternativa vede il figlio d’arte Matteo Mandorlini. In avanti a far compagnia a Sciamanna ci dovrebbe essere il portoghese, originario dell’isola di Madeira, Léo Abreu, 5 reti in stagione, anche se non è escluso l’utilizzo dall’inizio o a partita in corso dell’esperto Wilson Cruz, 3 le sue realizzazioni in campionato.

il rigore di Settembrini che decise il match di andata

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente, senza considerare l’ex di giornata Alessandro Marchi, sono Sergio Garufi e Jacopo Sciamanna. Il primo è centrocampista alla seconda stagione alla Flaminia, classe ’95 nativo di Giarre, con diverse partite in serie C (Santarcangerlo, Catanzaro, Matera, Lupa Roma e Reggina, dove fu fermato dalla rottura del crociato), una manciata in serie B e addirittura una presenza in A (pochi minuti contro l’Atalanta) tutte con la maglia del Catania. Mediano tignoso, aggressivo, bravo in entrambe le fasi di gioco, discreto nel muover palla, porta sostanza e qualità: le 2 reti e i diversi assist serviti per i compagni in stagione lo stanno a dimostrare. Sciamanna, 33 anni da compiere a maggio, è attaccante esperto con tanta D alle spalle. Cresciuto nella Lazio, ha superato le 100 reti in carriera ed è andato diverse volte in doppia cifra (14 gol lo scorso anno, solamente 3 in questa). Mancino puro, non troppo alto, ma discretamente strutturato, cattivo negli ultimi sedici metri, bravo anche a giocare anche fuori dall’area e in rifinitura grazie ad una buona tecnica, che gli consente di muoversi da regista offensivo. Però potrebbe soffrire una marcatura arcigna e pressante da parte dei difensori amaranto.

PRECEDENTE – L’ultimo precedente al Comunale tra le due squadre risale allo scorso 15 maggio, ultimo turno di campionato, quando gli amaranto di Mariotti si imposero per 3-1 grazie alle marcature di Persano, Lazzarini e Calderini (rete ospite realizzata da Ancillai).