Sei partite a marzo, quattro ad aprile: l’Arezzo (un solo successo nelle ultime sette giornate) insegue altre tre vittorie per mettere al sicuro la permanenza in categoria. Domani arrivano i dorici di Colavitto, reduci da un periodo di flessione nelle prestazioni e nei risultati. Verso la conferma del 4231: Coccia potrebbe rientrare a sinistra, Damiani verso la conferma a centrocampo, Pattarello e Gucci sicuri del posto in attacco. Il ricordo del “Pao”

Galleggiare nel limbo della classifica, ritrovarsi la zona rossa più vicina oppure aumentare il ritmo verso la salvezza: la partita di domani può dire molto sul futuro prossimo dell’Arezzo, come ha sottolineato Indiani in conferenza stampa. Se l’obiettivo è veramente quello di blindare la permanenza in categoria nel mese di marzo (sei partite contro Ancona, Vis Pesaro, Fermana e Juventus NG in casa, contro Gubbio e Pineto in trasferta) per poi sprintare ad aprile (Lucchese e Perugia fuori, Torres e Sestri Levante al Comunale), allora non è più tempo di indugiare.

Quello con i dorici è un crocevia insidioso, sia per le statistiche che per l’attualità. Gli amaranto non battono l’Ancona da 44 anni e la squadra biancorossa, giù di corda per un rendimento deficitario che la tiene appena sopra la zona playout, ha comunque un organico di tutto rispetto. Le assenze di Paolucci e Saco a centrocampo in questo senso sono un problema non da poco per Colavitto e un vantaggio in più per Indiani, che però ha le sue gatte da pelare.

In difesa non ci sono Masetti e Risaliti, entrambi squalificati, mentre Coccia e Renzi, reduci da infortuni, non giocano una partita intera da mesi. I due sono comunque disponibili e non è escluso che Coccia possa partire dall’inizio. Dando per scontata la conferma del 4231, in mediana c’è il solito ballottaggio aperto a più nomi: dai 2003 Bianchi e Damiani ai più esperti Catanese e Settembrini, passando per Foglia e Mawuli. Considerando le ultime prestazioni, è probabile che Damiani resti tra i titolari, mentre la scelta per la sua “spalla” si intreccia con quelle del reparto avanzato.

Gucci e Pattarello sono sicuri del posto, con Gaddini e Guccione che andrebbero a formare un quartetto molto offensivo (già utilizzato in passato) per sfruttare qualità tecniche e velocità, oltre che per dilatare le difficoltà difensive dell’Ancona. Sarà una partita equilibrata, come suggerisce lo stato di forma di due squadre che ultimamente non vanno fortissimo: una vittoria in sette giornate per l’Arezzo, 5 punti in sei giornate per l’Ancona.

Prima dell’inizio della gara, la Fossa e i gruppi della curva sud Lauro Minghelli ricorderanno Francesco Paolucci detto “Pao” a vent’anni dalla sua scomparsa. Prevista una suggestiva coreografia e la consegna di un ricordo alla famiglia.