Gucci esulta dopo l'1-0 alla Flaminia

Domani alle 15 gli amaranto giocano a Seravezza contro un avversario in salute e su un campo sintetico di ultima generazione. Dopo il tonfo di Terranuova e la vittoria contro la Flaminia, a Indiani serve continuità per riconquistare la vetta della classifica. Formazione tutta da scoprire: Convitto unico acciaccato, solo Gucci sicuro della maglia da titolare

Paolo Indiani, ripensando al 2-0 sulla Flaminia della scorsa settimana, ha parlato di “vittoria nuova”. Il riferimento non è al punteggio ma alle modalità con cui è stata acquisita, con un’attenzione maggiore alla fase di non possesso, una concentrazione massima fino alla fine. Sono caratteristiche che l’Arezzo, più portato a palleggiare che a difendersi, lodato dal primo giorno per la qualità dei suoi interpreti, non ha nel dna e che ha dovuto affinare piano piano.

La speranza dell’allenatore, e dei tifosi con lui, è che la mazzata di Terranuova abbia aperto gli occhi allo spogliatoio e messo il gruppo di fronte all’aut aut: o si cambia o il campionato non si vince.

L’Arezzo delle prime 6 giornate, capace di conquistare 18 punti su 18, si è smarrito cammin facendo. E’ rimasto un organico forte, con tanti ricambi di livello, ma senza continuità. Tant’è che con 23 punti messi insieme in 15 giornate, e il rovescio di Terranuova fresco fresco, perfino il presidente si è scomodato per inchiodare tutti, calciatori e staff, con le spalle al muro.

Indiani la lezione, se così vogliamo chiamarla, l’ha capita. E domenica contro la Flaminia ha ordinato alla squadra di gestire il gol di vantaggio, rinunciando agli arrembaggi che sono parte integrante della sua filosofia ma che espongono a qualche rischio di troppo. In campo si è visto un Arezzo meno bello ma più pratico, che nel finale ha segnato il 2-0 e che domani a Seravezza andrà a caccia di conferme.

Nella prima partita della storia in casa dei lucchesi, gli amaranto troveranno di fronte un avversario solido, in fiducia, imbattuto da 8 giornate, che da due mesi sta scalando la classifica grazie a un buon equilibrio tra reparti e ai gol di Benedetti, capocannoniere del girone con 15 reti.

Si giocherà su un campo sintetico di ultima generazione e questo non dovrebbe inficiare più di tanto il giro palla delle squadre, con l’Arezzo decisamente a suo agio quando si può dare aria alla manovra. Ma a fare la differenza, come detto, sarà quell’applicazione mentale dentro la gara che non sempre Settembrini e compagni hanno saputo mettere in luce.

Per quanto riguarda la formazione, Indiani ha tutti disponibili tranne Convitto, sofferente per un fastidio al flessore della coscia. Di sicuro non partirà dall’inizio e non è escluso che possa accomodarsi in tribuna per evitare guai peggiori. Fatta eccezione per Gucci, difficile individuare i possibili titolari, con i ballottaggi che riguardano tutti i ruoli in tutti i reparti. Il modulo di partenza, stando anche alle indicazioni emerse dall’amichevole di giovedì contro il Gubbio, sarà ancora il 433.

Poco meno di 200 i tifosi amaranto al seguito della squadra. A 12 giornate dal termine del campionato, ogni punto pesa sempre un po’ di più e l’Arezzo, staccato di una lunghezza dalla capolista Pianese, ne ha già buttati via troppi. E’ tempo di cambiare passo.