Gli 8 successi di fila conquistati negli ultimi due mesi rappresentano la seconda striscia in cento anni di storia, con Indiani che ha la possibilità di allungare la serie. Quasi settant’anni fa, l’Arezzo fece risultato pieno in tutte le gare del girone di ritorno, dominando il torneo di Promozione. Conte in serie B e Cabrini in C1 si fermarono a 6
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, l’Arezzo sta scrivendo un pezzo di storia. La promozione in serie C è l’obiettivo primario, ovviamente, e tutto il resto viene dopo, comprese le 8 vittorie di fila. Ma da un punto di vista statistico questa stagione è molto fertile. Basti pensare che soltanto una volta, in cento anni di calcio, gli amaranto avevano inanellato una serie di successi più lunga.
Il record risale alla stagione 1955/56, quando la squadra militava in Promozione e dominò il torneo. I ragazzi di Giuseppe Andrei vinsero tutte le partite del girone di ritorno, ben 15, stabilendo un primato che difficilmente potrà essere battuto. Dal 5 febbraio, giorno del 3-1 in casa della Pro Firenze, al 27 maggio, domenica del 3-0 al Montevarchi, furono risultati pieni uno dopo l’altro. Totale: 57 punti su 60, miglior attacco e miglior difesa, concorrenza sbaragliata, salto in quarta serie.
Il duello, se così si può definire, tra l’Arezzo attuale e quello di quasi settant’anni fa, era cominciato già in avvio di stagione. Grazie alle 6 vittorie iniziali consecutive, Paolo Indiani aveva eguagliato l’abbrivio del suo vecchio collega, fallendo la “settima” con lo 0-0 di Ghivizzano. Il pari a reti bianche aveva stoppato all’epoca anche Scatizzi e compagni, bloccati dalla Sangiovannese al “Mancini” il 20 novembre 1955.
Quest’anno, tra il 5 febbraio e il primo aprile, la squadra ha fatto fuori, nell’ordine: Flaminia in casa (2-0), Seravezza fuori (2-1), Ghiviborgo al Comunale (2-0), Ponsacco in trasferta (1-0), Città di Castello al Comunale (1-0), Livorno all’Ardenza (4-0), Montespaccato in casa (3-1) e Grosseto sul neutro di Poggibonsi (2-1). Una striscia da 24 punti che ha sgretolato quasi definitivamente la concorrenza, anche se ancora manca il conforto della matematica per il salto di categoria.
Una sequenza così significativa non si registrava da anni. Nel 2000/01, in serie C1, l’Arezzo di Antonio Cabrini vinse 6 partite consecutive a metà del girone di andata: 4-1 alla Reggiana, 2-1 ad Alessandria, 2-1 sul Livorno, 2-1 a Lucca, 2-1 contro il Como, 2-0 a Bergamo con l’Alzano. La sconfitta casalinga con lo Spezia frenò l’ascesa di una squadra che arrivò ai playoff.
Nel 2006/07, in serie B, anche gli amaranto di Antonio Conte infilarono 6 successi uno dietro l’altro durante la rimonta del girone di ritorno: 2-1 al Vicenza, 2-1 a Pescara, 1-0 al Piacenza, 3-0 al Cesena, 3-1 al Verona, 2-1 a Crotone prima di perdere 5-1 al Comunale contro la Juventus. Quell’annata, purtroppo, si chiuse con la retrocessione.
Il traguardo da tagliare quest’anno, come detto, è la promozione in serie C. Ma l’Arezzo ha la possibilità di allungare l’elenco delle gare da 3 punti, a cominciare da quella di giovedì con l’Ostiamare. E ritagliarsi uno spazio ancora più importante a pochi mesi dal centenario.