L’allenatore ha commentato l’ufficialità del suo rinnovo biennale di contratto: “Mai avuto la tentazione di andarmene, aspettavo solo un incontro per parlare di programmi. La dirigenza ha intenzione di consolidarsi in C l’anno prossimo e poi tentare di fare qualcosa di più importante. Con il Trestina avremo tante defezioni ma mi auguro che la sconfitta con il Tau ci dia la spinta giusta”

E’ una vigilia particolare per Paolo Indiani. Domani arriva il Trestina e poche ore fa l’Arezzo ha annunciato il rinnovo di contratto dell’allenatore per due stagioni. “Abbiamo parlato di programmi – ha detto stamani il mister in conferenza. La società ha intenzione di consolidarsi in C l’anno prossimo e poi tentare di fare qualcosa di più importante. Ma è stata quasi una formalità. Mi aspettavo una fiducia rinnovata perché credevo di meritarmela, però confesso che dal punto di vista umano mi ha fatto molto piacere. Il calcio professionistico è un’altra cosa, è diverso, è una grande soddisfazione per me e per tutti. La tentazione di andarmene non ce l’ho mai avuta, aspettavo solo che ci incontrassimo e che sentissi la fiducia che ho avuto. Domani con il Trestina vale molto per loro, mi auguro che la sconfitta con il Tau ci dia la spinta giusta. Purtroppo abbiamo delle defezioni ma daremo il massimo: Lazzarini e Risaliti sono squalificati, Settembrini non si è mai allenato. Gaddini credo abbia chiuso la stagione, deve risolvere i suoi problemi con calma e adesso sarebbe inutile metterlo a rischio. E’ stato ed è importantissimo per noi, anche in prospettiva futura. Domani entrerò allo stadio con la serie C già conquistata, mi farà un gran bell’effetto”