il capitano amaranto Andrea Settembrini

Parola d’ordine: reagire. L’Arezzo gioca stasera alle 20.45 in Abruzzo con l’obiettivo di riscattare la brutta prestazione e la sconfitta di Pesaro. Ancora fuori Chiosa, Damiani e Montini. Il tecnico amaranto medita su un paio di aggiustamenti in difesa, primo ballottaggio stagionale Gucci-Ogunseye in attacco

Parola d’ordine: reagire. La sconfitta di Pesaro ha messo l’Arezzo di fronte al primo intoppo della stagione e mister Troise è stato molto chiaro: bisogna subito voltare pagina e dimostrare che lunedì si è verificato un semplice incidente di percorso.

I contrattempi non mancano perché è vero che sono arrivati quattro rinforzi dal mercato, due in attacco e due in mezzo al campo, ma è vero pure che Damiani starà fuori per un altro mese, che Montini non ha smaltito l’influenza e che Chiosa non ha recuperato dal malanno muscolare al flessore della coscia.

L’allenatore, alla luce di questo e di qualche prestazione singola poco convincente contro la Vis, si è preso tutto il tempo disponibile per meditare sulla formazione da schierare in campo. Probabile che ci sia qualche aggiustamento al fine di lasciare intatti i pregi della squadra e limitarne i difetti venuti a galla. Lazzarini potrebbe spostarsi dal ruolo di terzino a quello di centrale difensivo per integrare la fisicità di Del Fabro con una sveltezza maggiore rispetto a quella che può offrire Gigli. A destra non è da escludere l’impiego di Renzi, che tornerebbe così nel ruolo in cui è stato impiegato la scorsa stagione. Questa mossa non sarebbe indolore, visto il rendimento dell’ex Empoli in mediana, però lì adesso c’è l’alternativa Chierico, un furetto che accoppia qualità e quantità. A meno che, e non è ipotesi da scartare, Troise non decida di giocare con soli due centrocampisti per rimpinguare il reparto offensivo, dove si registra il primo ballottaggio stagionale Gucci-Ogunseye (il primo favorito). C’è anche una terza strada: confermare in blocco l’undici schierato cinque giorni fa e contare sulla voglia di rivalsa della squadra.

Di fronte ci sarà un Pineto che ha iniziato il campionato con due 0-0 di fila, mentre in Coppa Italia aveva vinto a Pescara 2-0 e perso con identico risultato con il Perugia. E’ una squadra che segna poco ma con una difesa solida, che utilizza un sistema di gioco insidioso come il 343 e che ha diversi elementi di categoria. Andrà presa con le molle, combattuta con le armi dell’agonismo e della corsa, terribilmente spuntate a Pesaro. In tal caso, la superiore caratura tecnica dell’Arezzo verrebbe fuori e diventerebbe un prezioso ago della bilancia.

Guccione, Pattarello (tre gol nei due precedenti a Pineto), il nuovo arrivato Tavernelli, Gaddini, Santoro se troverà spazio in regia, sono giocatori tecnici, capaci di alzare la qualità del palleggio e indirizzare il match. E’ la dote che fa dell’Arezzo una delle formazioni accreditate per i primi posti, a patto che lo 0-3 di Pesaro non abbia lasciato strascichi e che l’approccio alla gara sia quello che si richiede a un campionato equilibrato come la serie C. Tra poche ore sapremo.