don Alvaro con gli aretini Sereni e Pelagatti

Il parroco della pieve di Santa Maria è un punto di riferimento per tanti fedeli. E non solo. Sempre vicino alle sorti dell’Arezzo, ha rinnovato anche le tradizioni della Giostra. Stasera, dopo la messa delle 18 in cattedrale, incontro con la gente

La stretta di mano vigorosa, lo sguardo che ti scruta in profondità, il sorriso bonario di chi si pone nei confronti del mondo con la giusta dose d’indulgenza. Don Alvaro Bardelli, parroco della cattedrale e ora della pieve di Santa Maria ad Arezzo, parla con identica umanità dal pulpito e quando si trova in mezzo alla gente. E’ un pastore che il gregge sa tenerselo stretto, in un’epoca in cui la fede sta cedendo terreno ad altre priorità. Forse più appaganti ma anche più futili.

Oggi, 2 luglio 2023, don Alvaro festeggia i 50 anni di sacerdozio. Dalla prima messa celebrata alle Chianacce è passato mezzo secolo. In questo lungo periodo ha potuto scandagliare l’animo umano, trovando spesso il grimaldello per scardinare ansie e frustrazioni. Ad Arezzo dal 1992, ha assorbito l’humus della città, vivendola appieno al fine di capirla, interpretarla, aiutarla. Don Alvaro è il custode della Madonna del Conforto e degli sportivi, con i quali festeggia le vittorie e mitiga le sconfitte. E’ un cuore amaranto, se ci passa la definizione, sempre vicino alle sorti dell’Arezzo. E’ il parroco del popolo e della Giostra del Saracino, che ha valorizzato grazie a cerimonie diventate parte integrante della manifestazione: dalla preghiera di ringraziamento subito dopo i successi in piazza fino al Te Deum qualche giorno più tardi. E all’offerta dei ceri al Beato Gregorio X e al patrono San Donato.

Stasera alle 18 è in programma la messa in cattedrale. A seguire, presso i campini che si trovano accanto alle scale mobili, l’incontro con i fedeli per un saluto. Sempre nello stile sobrio che ha caratterizzato don Alvaro.

“Perché la gente mi vuole bene? Io credo molto in certi valori come la disponibilità, la semplicità – ha detto il parroco ad Arezzo Notizie. E la capacità di ascoltare senza giudicare nessuno. Questo crea vicinanza”.