Il tecnico amaranto premiato nella sua Certaldo insieme all’allenatore campione d’Italia e al mister che ha portato la squadra locale in serie D, entrambi compaesani. “Sono arrivato ad Arezzo perché c’era e c’è un progetto ambizioso. Adesso non vogliamo fermarci”

Tanti applausi e i complimenti del suo collega e compaesano Luciano Spalletti, campione d’Italia con il Napoli. Per Paolo Indiani quella di ieri è stata una bella serata, l’ennesima di un percorso professionale che lo ha portato a conquistare dieci promozioni, l’ultima delle quali con l’Arezzo.

Il tecnico amaranto è stato ospite di “Certaldo nel pallone” insieme a Spalletti e Alberto Ramerini, reduce dalla vittoria del campionato di Eccellenza con la squadra locale. La cittadina fiorentina, rappresentata dal sindaco Giacomo Cucini e da centinaia di sportivi presenti all’evento, presentato dal giornalista Mario Tenerani, ha celebrato tre dei suoi figli prediletti che nell’ultima stagione hanno centrato obiettivi prestigiosi.

A tutti quanti è stata consegnata la cipolla d’oro, in ricordo dei rispettivi successi. “Sono arrivato ad Arezzo perché c’era e c’è un progetto ambizioso – ha detto Indiani sul palco. Dovevamo vincere, abbiamo vinto e adesso non vogliamo fermarci”.

Per lui le parole dolci di Spalletti: “Nel calcio di oggi si cercano i professionisti più bravi per raggiungere i risultati. Poi ci sono gli specialisti per i sogni impossibili. Paolo Indiani è uno specialista della vittoria”.