Il direttore generale, sette promozioni in carriera in cinque piazze diverse, oggi compie 59 anni. Ma il regalo, più che riceverlo, sta meditando di farlo alla tifoseria con un colpo di mercato. Oltre al centravanti, l’Arezzo cerca un terzino e un centrocampista di qualità

Paolo Giovannini festeggia il suo 59esimo compleanno tra una trattativa e l’altra. Il direttore generale dell’Arezzo deve ancora riempire la casella del centravanti, l’operazione che potrebbe dare un volto diverso a tutta la squadra. “Ma non c’è fretta – ha detto ieri – e non ci faremo prendere dall’ansia”. In entrata altri due affari da condurre in porto: un terzino e un centrocampista in grado di alzare il tasso qualitativo del reparto. Con Bianchi che sta vivendo quest’estate con il futuro in bilico tra conferma (ha comunque firmato un triennale) e cessione a una delle squadre che lo corteggiano.

Capo dell’area tecnica, fiduciario della società, consigliere d’amministrazione, Giovannini ha invertito il corso degli eventi ad Arezzo e posto le basi per un calcio sostenibile e redditizio, sia dal punto di vista gestionale che dei risultati. Il 16 aprile, giorno del 3-1 alla Pianese, si è tolto lo sfizio della settima promozione conquistata in carriera in cinque piazze diverse (Castelnuovo Garfagnana, Massa, Lucca, Pontedera le altre): sono numeri che non mentono.

Adesso, all’alba della seconda stagione in amaranto, c’è da vincere la sfida del consolidamento, mentre online i tifosi gli recapitano decine di messaggi di auguri. Anche se il regalo, più che riceverlo, Giovannini sta meditando di farlo alla piazza con un bel colpo di mercato.