Shaka Mawuli in azione contro il Cosenza

Non male l’Arezzo visto all’opera a Bastia, con un impianto di gioco collaudato e una fisionomia riconoscibile. In rosa mancano ancora un centravanti, un centrocampista e un laterale sinistro: trattativa a buon punto per il 2002 del Modena

Non male l’Arezzo. Ordinato in campo, con un impianto di gioco collaudato, per niente a disagio di fronte un avversario di B. Il calcio d’estate è rinomato per produrre abbagli e miraggi, specie se nelle gambe ci sono dieci giorni scarsi di allenamento, ma le prime impressioni sono positive. Poi il tempo dirà su cosa bisognerà crescere e migliorare.

Contro il Cosenza, la squadra di Indiani ha rispolverato le certezze acquisite l’anno scorso, sia nel modulo che nella costruzione del gioco: 433 armonico, con la linea di difesa impavida nell’accorciare in avanti e due esterni offensivi chiamati a puntare l’uomo e inventare. I ritmi sono ancora quelli che sono ed è normale. Però si vede una base, una fisionomia, eredità delle scelte di mercato con 14 elementi confermati.

Segnali incoraggianti, da ribadire in futuro, sono arrivati da Mawuli. Chi si aspettava un semplice frangiflutti davanti alla difesa, capace solo di respingere il pallone, avrà strabuzzato gli occhi. Il ghanese, per caratteristiche, non è Pirlo ma non è nemmeno un mero distruttore di gioco. Si muove, si fa dare palla anche quando è pressato, sa smistarla con cognizione. Eccelle in fase difensiva, questo sì, abbinando al contrasto una disinvolta predisposizione al palleggio. Le referenze tecniche su di lui sono buone, tant’è che il SudTirol l’ha mollato solo a titolo temporaneo. Senza intoppi fisici, quest’anno potrebbe rilanciarsi.

Coccia contro Marchi in Arezzo-Gavorrano di due anni fa

Tra i nuovi, menzione per il terzino Montini, destro di piede che in carriera ha giocato spesso a sinistra. A Bastia il debutto è andato liscio come l’olio, favorito da un anno di esperienza in C che vale molto per un 2001. Attento dietro, propositivo nel dialogo con il compagno di fascia Pattarello, a suo agio con e senza pallone.

Infine Iori, cresciuto alla distanza dopo un avvio in sordina. Indiani lo ha schierato sul lato sinistro del tridente, come da previsioni. L’ex Pergolettese ha buon passo, resistenza, generosità nel ripiegare. E quando può cimentarsi nell’uno contro uno, tira fuori il meglio del repertorio. Contro il Cosenza non ha concluso in porta però ha disegnato tre o quattro cross tagliati, cattivi, che per i difensori sono sempre insidiosi.

In generale, un po’ tutti se la sono cavata con profitto, da Polvani a Lazzarini, da Settembrini a Pattarello. La squadra non è ancora quella definitiva, tant’è che Gucci ha giocato 78 minuti prima di cedere il posto al giovane Capitani. Manca un centravanti (Bianchimano e Gomez restano piste aperte), manca un centrocampista e, stando alla dichiarazione d’intenti della società, manca anche un terzino sinistro.

A tal proposito, c’è una trattativa in corso con il Modena per Lorenzo Coccia, classe 2002, l’anno scorso in prestito alla Carrarese (27 presenze, 14 da titolare). Mancino, cresciuto nel vivaio del Frosinone, due stagioni fa giocò in serie D contro l’Arezzo con la maglia del Gavorrano. Elemento di gamba, veloce, è un profilo su cui Giovannini e Cutolo hanno messo gli occhi da tempo. L’affare potrebbe chiudersi a breve.