Il presidente soddisfatto dopo la presentazione delle nuove divise nella sede di Unoaerre: “L’imprenditoria si è riavvicinata alla società di calcio ed è tanta roba per noi. Le maglie sono tutte belle, quella amaranto però è la mia preferita. Di Pasquale? C’è questo cambiamento da fare, ho dato disponibilità a uno sforzo economico ma il dg mi ha sorpreso e mi ha garantito che non serve”

Una presentazione in grande stile e un bel ritorno d’immagine sotto tutti i punti di vista. Per Guglielmo Manzo e per l’Arezzo è stata una mattinata da segnare con il circoletto rosso sul calendario.

“Siamo nella sede di Unoaerre, un’azienda storica della città, in un’atmosfera positiva ed è troppo bello – ha detto il presidente. L’imprenditoria si è riavvicinata al popolo aretino che segue il calcio, è tanta roba per noi. Abbiamo fatto un gran lavoro sul marketing, è giusto che nell’anno del centenario ci siano sulle maglie sponsor locali. La divisa più bella? Difficile scegliere, però la prima, quella amaranto, è la mia preferita, anche se pure le altre due hanno significati importanti alle spalle”.

Manzo ha fatto anche un cenno agli ultimi sviluppi di mercato: “I direttori mi hanno detto di questa situazione che si è creata con Di Pasquale, ci sarà un piccolo cambiamento da fare. Mi hanno anche spiegato il motivo ma lo tengo per me. Giovannini ha carta bianca come sempre, in rosa abbiamo già under e over importanti, c’è il giusto mix con un allenatore che per noi è vangelo. Sforzi economici? La disponibilità da parte mia c’è tutta ma Giovannini mi ha detto che non gli serve e mi ha anche sorpreso. Farà un’uscita e un’entrata, mi ha garantito che il budget iniziale non verrà sforato. Vogliamo fare le cose per bene ma senza voli pindarici che porterebbero solo danni”.