l'ex amaranto Daniele Iacoponi

In estate il cambio al vertice del club biancorosso, passato al gruppo del finanziere italo-svizzero Stefano Petracca, operante nel settore sanitario. In panchina l’argentino Raimondi, con una rosa giovane e molto cambiata rispetto all’anno scorso. Ceduto Santini all’Entella, in attacco sono arrivati Cernigoi e Morra. Tra gli elementi top il lituano Megelaitis. Domani probabile 4231, con Ubaldi e Langella fermati dal giudice

IL NUOVO RIMINI – Finalmente si comincia. Domani alle ore 20.45 l’Arezzo farà il suo esordio in campionato in terra romagnola, ospite del Rimini. A luglio, in riva all’Adriatico, si è consumato il cambio al vertice della società. Alfredo Rota, artefice del ritorno del club tra i professionisti, ha ceduto la proprietà alla DS Sport S.r.l. Società Benefit, che opera nel mondo del fitness, del wellness, del benessere e dello sport. Sodalizio affiliato al gruppo del finanziere italo-svizzero Stefano Petracca, operante a livello globale nel settore sanitario. Il nuovo proprietario ha messo al vertice dei biancorossi la moglie Stefania Di Salvo. A capo dell’area tecnica è stato scelto Antonio Di Battista, in precedenza responsabile del vivaio del Pescara e capo scouting del Bologna, che assieme al direttore sportivo Andrea Maniero ha decisamente e profondamente rivoluzionato la squadra.

CALCIO MERCATO – Sono arrivati, nelle ultime settimane, giocatori di esperienza e buona qualità per la categoria come gli attaccanti Morra (Piacenza), Cernigoi (Crotone) e Ubaldi (Pisa, lo scorso anno a San Donato), il centrocampista Langella (Cerignola), l’ex Iacoponi, che il Parma ha mandato a Rimini dopo la stagione a Foggia e per ultimi il giovane Stanga dal Lecco e Lombardi, lo scorso anno ad Imola, ma di proprietà della Reggina. In precedenza erano stati ingaggiati i mediani Megelaitis (Viterbese) e Leoncini (Spezia), l’esterno Lamesta (Alessandria), un altro che recentemente aveva vestito l’amaranto, ovvero il portiere Colombo e il difensore Gorelli, che sono andati a sopperire partenze di giocatori importanti come Haveri, Gabbinelli, Zaccagno, ma soprattutto Santini, accasatosi all’Entella. Nelle ultime ore di mercato dovrebbe arrivare anche il nuovo terzino sinistro, Francesco Semeraro, attualmente in forza al Gubbio.

MISTER RAIMONDI – Alla guida della squadra, dallo scorso 15 luglio, è stato chiamato l’argentino Gabriel Raimondi. Nato a Buenos Aires nel 1977, ex difensore con le maglie di Casarano, Gallipoli, Pisa, Perugia, Cosenza e infine Pontedera, con cui ha chiuso la carriera nel 2012, diventa subito vice di Christian Lionel Diaz nell’Iquique, massima serie cilena, partecipando anche alla Coppa Libertadores. Nel giugno 2015 diventa allenatore del Sestri Levante in serie D, l’anno successivo è collaboratore tecnico del Torino al fianco di Sinisa Mihajlovic, con cui lavorerà poi anche al Bologna fino al gennaio 2022. Nell’ottobre scorso entra nello staff della Nazionale dell’Uruguay e partecipa ai mondiali del Qatar. In biancorosso suo vice è Maurizio Tacchi, ad Arezzo con Camplone in panchina. 

MINUTAGGIO – Raimondi dovrà in breve tempo cercare di plasmare la squadra, rinnovata quasi in toto, con tanti giocatori arrivati da poco e che andrà a caccia del minutaggio, nella speranza di migliorare la classifica della scorsa stagione. La rosa è decisamente numerosa con abbondanza di scelte in mezzo e nel reparto offensivo, dove però alcuni elementi top come Morra e Ubaldi, appaiono in ritardo di condizione, visto che si sono aggregati ad agosto. Nell’ultima uscita contro il Riccione United (1-1), i romagnoli sono apparsi in ritardo a livello fisico, mancando ancora di ritmo, come sostenuto anche dal mister biancorosso, con qualche meccanismo da oliare, soprattutto in difesa, che è andata in difficoltà se attaccata sugli esterni e frontalmente.

MODULO E FORMAZIONE – La manovra offensiva passerà tanto dai guizzi di Iacoponi e Accursi, dalla fantasia e dagli inserimenti di Tonelli e dalla fisicità di Cernigoi. Rimini che dovrebbe schierarsi con il 4231 con Raimondi che dovrà fare a meno degli squalificati Langella e Ubaldi e di Delcarro, out per un operazione alla caviglia. In porta Colombo, linea difensiva con Rosini a destra e Acampa a sinistra: non è da escludere però l’inserimento su una delle due fasce del terzo ex di giornata, Laverone, con la coppia centrale che probabilmente sarà composta da Gorelli e Gigli. In mediana a dettare i tempi Megelaitis, affiancato da Leoncini. Sulla trequarti a destra Accursi, centralmente l’esperto e talentuoso Tonelli e sull’out mancino Iacoponi. Terminale offensivo Cernigoi, in vantaggio su Morra.

GIOCATORI TOP – I giocatori da tenere in maggior considerazione, escluso l’ex Iacoponi, sono Linas Megelaitis e Iacopo Cernigoi. Il primo è centrocampista lituano classe ’98, nel giro della propria nazionale con cui vanta 16 presenze. Arrivato in estate dopo la retrocessione della Viterbese, è mediano non troppo strutturato fisicamente, coriaceo (le tredici ammonizioni rimediate la scorsa annata in Tuscia lo stanno a dimostrare), abile in fase di non possesso, ma dotato di buon piede e discreta visione di gioco. Apprezzabile nel far girare la palla e nel dare i tempi ai suoi. Cernigoi, 28 anni, mantovano, originario di Levata, è la classica prima punta potente, abile nel riempire l’area di rigore e forte nel gioco aereo, dall’alto del suo metro e 93, ma anche apprezzabile a livello tecnico. Cresciuto nel Milan, nonostante fino ad oggi in carriera non sia stato un bomber da doppia cifra, raggiunta una sola volta in D con la maglia della Virtus Veriona (17 reti), ha vestito maglie importanti come quella del Vicenza in B e Pisa, Juve Stabia, Pescara, Feralpi e per ultimo Crotone in terza serie. Nota di colore, Cernigoi ha girato alcune scene del film “Il Campione”, pellicola con Stefano Accorsi che parla appunto di calcio, dove ha interpretato il ruolo di capitano della Roma.

PRECEDENTI – Ultimo precedente sul sintetico dello stadio Neri tra le due squadre risale all’8 maggio 2016, quando la sfida si chiuse in parità (1-1). Nel finale il riminese Mancino, dal dischetto, si fece ipnotizzare da Baiocco, condannando i suoi ai play-out e poi alla retrocessione.