Il ghanese e l’esterno d’attacco, autore del 2-0, sono i migliori in campo. Bene tutti: serata di emozioni per capitan Settembrini, baluardo Polvani in difesa, vivace Pattarello, sempre attento Trombini. Scampolo di gara per Chiosa e Kozak

Le pagelle di Rimini-Arezzo.

TROMBINI 7 La maglia da titolare è un premio al suo buon precampionato. Debutta in C senza ansie, sicuro con i piedi, si prende la scena con due interventi pesanti durante il serrate finale del Rimini. Di fronte a lui il coetaneo Colombo, che gli aveva lasciato il posto in amaranto un anno fa.

RENZI 6 Comincia alla sua maniera, facendo tante cose a passo lesto. Soffre poco dietro, si propone costantemente davanti. Un bel martello, come avevamo imparato a conoscerlo. Col passare dei minuti, si eclissa un po’. E’ un 2004, era all’esordio con i grandi, ci sta (24′ st Lazzarini 6 Azzanna subito la partita a modo suo. E il Rimini, pur spingendo con foga, non spaventa più Trombini).

MASETTI 6.5 Veloce, attento, sbriga con disinvoltura il lavoro che c’è da fare. Cernigoi crea pochi grattacapi, Lamesta svaria ma incide relativamente. Più sollecitato dopo l’ingresso di Morra, con il Rimini che va ad appoggiarsi su due punte di ruolo. Peccato per il fallo, evitabile, che gli costa il giallo e la punizione da cui nasce il 2-1. Tutto considerato, buona gara (30′ st Chiosa 6 Indiani gli concede una ventina di minuti nel momento più delicato. Pulito, sereno, contribuisce a spegnere le fiammate biancorosse).

POLVANI 7 Baluardo là dietro. Fisico e intelligenza, con quella nonchalance che caratterizza il suo stile. Sembra che giochi la partitella, invece arriva sempre primo sul pallone.

COCCIA 6.5 Nel momento migliore dell’Arezzo, è una spina nel fianco destro degli avversari. Falcata ampia, eleganza, buon piede. Assiste Iori e va da solo quando trova spazio. Cross in mezzo, ripiegamenti, contrasto. Bel giocatore.

SETTEMBRINI 7 Il capitano sente aria di casa: ci sono 500 concittadini nel settore e la C è roba sua. Tira fuori una prova debordante, fatta di strappi e possesso palla, di pressione alta su Megelaitis per togliere aria e libertà al lituano, con un’occasione fallita che poteva sfruttare meglio. Capitano con la numero 8, la maglia amaranto stile Fibok nella notte del ritorno tra i prof. Emozioni.

MAWULI 7.5 Non giocava 90 minuti dal 2 marzo 2022: SudTirol-Fidelis Andria, Coppa Italia di C. Il dato è significativo e spiega il venir meno delle energie durante il chilometrico e sfibrante recupero concesso da Ramondino. Eppure il ghanese, con quelle leve lunghe, sradica palloni dai piedi avversari fino al triplice fischio, guadagnandosi l’ovazione del settore. Palleggiatore, uomo diga, metronomo a seconda dell’occorrenza. Un partitone.

BIANCHI 6.5 Con Settembrini che si alza, il 433 amaranto diventa un 4231 dove lui e Mawuli formano la coppia di mediani. Si cala con il piglio giusto nel clima gara, smista palla con efficacia e non si tira indietro quando c’è da affondare il contrasto. Suo il primo tiro del match che scalda le mani di Colombo (30′ st Foglia 6 Venti minuti fatti con la testa, come voleva Indiani. Un destro dalla distanza avrebbe meritato miglior sorte).

PATTARELLO 7 Indiavolato, più lucido nelle giocate. Parte a destra e da lì confeziona dribbling, conclusioni e un assist a Gucci con l’esterno piede che per poco non propizia il gol. Il raddoppio nasce dal suo mancino quando Indiani lo aveva spostato di fascia. Si mangia il 3-0 ed è la macchia di una partita piena di lustrini (15′ st Guccione 6 Impatto così così. Uno con il suo piede, in quel momento della gara, doveva fare a fette un Rimini che giocava quasi solo all’arrembaggio. Qualche errore di troppo, poi si riprende).

GUCCI 7 Il conto della serva è questo: un colpo di testa a botta sicura che carambola sulla nuca di un avversario, con palla in angolo. Un piattone al volo, su cross dalla bandierina, su cui Colombo fa un paratone. Un gol da uomo d’area scafato: stop e tiro in un fazzoletto e con rapidità. In più, sponde e botte prese in protezione palla. Non segnava in serie C dal 30 gennaio 2022, ha scelto la notte giusta per interrompere il digiuno (15′ st Kozak 6 Gioca lo scampolo di gara più complicato, con l’Arezzo basso e in sofferenza. Dedizione, umiltà, sacrificio per i compagni. Spirito giusto in attesa di una condizione al top).

IORI 7.5 Il più positivo insieme a Mawuli. Conferma le robe belle del precampionato, attaccando con vivacità, tecnica, forza. Punta l’uomo e aiuta i compagni, è un esterno moderno che non si stanca e conserva capacità di incidere. Rispetto al passato, non propone la monogiocata sterzata-tiro ma varia soluzioni, cercando pure la punta in area (idem per Pattarello di là). Segna il 2-0, giusto premio a una serata extralarge.